Il mercato delle infrastrutture fisiche per data center ha registrato un incremento del 17% su base annua nel primo trimestre del 2025. Si tratta del quarto trimestre consecutivo di crescita a due cifre: una performance alimentata dai continui investimenti di hyperscaler e provider di colocation che stanno sviluppando capacità per far fronte alla domanda di carichi di lavoro basati sull’intelligenza artificiale.
Il report Dell’Oro: l’AI è una forza strutturale
A evidenziarlo è Dell’Oro Group, che nel suo report trimestrale esplora nel dettaglio le dinamiche del verticale a livello globale. Il documento offre una panoramica completa del mercato dell’infrastruttura fisica dei data center, includendo dimensioni e previsioni per aree tematiche: gruppi di continuità, gestione termica, distribuzione dell’alimentazione in cabinet e sbarre, distribuzione dell’alimentazione in rack, rack IT e sistemi di contenimento, nonché software e servizi. Lo studio inoltre analizza la ripartizione dei ricavi di produzione per provider di servizi cloud, telco, colocation e segmenti di clientela enterprise.
“Il passaggio all’elaborazione accelerata sta rimodellando il panorama dei data center”, commenta Alex Cordovil, research director di Dell’Oro Group. “L’AI è più di un semplice fattore positivo: è una forza strutturale che guida la domanda di nuovi paradigmi. Il raffreddamento a liquido sta guadagnando rapidamente terreno e le architetture di alimentazione ad alta densità si stanno evolvendo rapidamente, con rack che dovrebbero raggiungere presto i 600 kW e configurazioni da 1 MW già allo studio”.
Infrastrutture fisiche per data center: gli highlights del mercato
In questo scenario, Dell’Oro evidenzia che tra i principali fornitori di soluzioni e componenti alla base delle infrastrutture fisiche per data center, c’è un testa a testa tra Schneider Electric e Vertiv, praticamente alla pari per quota di mercato globale, separate da appena un decimo di punto percentuale.
In termini di crescita regionale, sebbene tutte le aree analizzate abbiano registrato notevoli incrementi, il Nord America ha superato le altre con un aumento del 23% su base annua. La regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e la Cina sono state caratterizzate da una crescita di poco inferiore al 10% in dollari statunitensi, nonostante circa un terzo di questa crescita sia attribuibile all’apprezzamento della valuta.
Sul piano delle tecnologie adottate, il giro d’affari del raffreddamento a liquido diretto è più che raddoppiato nel primo trimestre 2025, consolidando il suo ruolo di soluzione termica di riferimento per le implementazioni di intelligenza artificiale ad alta densità. Dell’Oro prevede che il mercato globale del raffreddamento a liquido supererà i 2,5 miliardi di dollari di fatturato per l’intero anno 2025.
La distribuzione di energia rimane il segmento in più rapida crescita del verticale, con i sistemi blindosbarre in aumento di oltre il 40% su base annua. Fornitori come Eaton, Legrand, Siemens e Vertiv hanno aumentato la capacità produttiva per soddisfare la crescente domanda di architetture di alimentazione generali e scalabili.
Dell’Oro evidenzia infine che sono soprattutto gli hyperscaler a stimolare la domanda: i primi dieci fornitori di servizi cloud sono cresciuti del 30% su base annua. I segmenti di clienti cloud e di colocation hanno rappresentato il 74% della crescita totale del mercato delle infrastrutture fisiche per data center.
Sostenibilità e alta efficienza energetica: i driver degli investimenti
I data center rappresentano una sfida nuova e complessa anche per i grandi investitori immobiliari. Le strategie Esg tradizionali non sono più sufficienti: nella scelta delle componenti infrastrutturali serve un approccio su misura, che si basi su indicatori specifici come Pue (Power Usage Effectiveness) , Wue (Water Usage Effectiveness), Ref (Renewable Energy Factor) e Cue (Carbon Usage Effectiveness).
La sostenibilità, d’altra parte, non può prescindere dall’innovazione tecnologica anche sul fronte delle fonti di approvvigionamento energetico. Tra le soluzioni emergenti si stanno in particolare distinguendo gli Small Modular Reactor (Smr), micro-reattori nucleari promettono energia stabile e a basso impatto, ma restano ostacoli legati a costi, accettabilità e tempi di adozione. Ci sono poi sistemi a olio vegetale idrotrattato e storage a batteria per sostituire i generatori diesel tradizionali. Sul piano del raffreddamento e del consumo idrico, infine, soluzioni come il Direct-to-Chip e il raffreddamento a immersione stanno riducendo drasticamente il consumo di acqua, mentre si affermano nuove metriche di sostenibilità legate alla gestione dei fluidi.
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