Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il 24 aprile 2025 due decreti finalizzati all’attivazione dei percorsi di specializzazione per docenti sul sostegno, un passaggio fondamentale nel panorama delle riforme scolastiche italiane. Questi provvedimenti sono nati per rispondere a una delle problematiche del sistema educativo italiano: la carenza di docenti propriamente formati in tema di sostegno. Con la firma dei decreti, il governo intende affrontare questa sfida, offrendo nuove opportunità di formazione ai docenti e garantendo che ogni studente con disabilità riceva un’educazione di qualità , supportato da insegnanti preparati e competenti.
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L’obiettivo della riforma
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Le misure recentemente adottate si inseriscono in un quadro di riforme che mirano a migliorare la qualità dell’istruzione in Italia, con particolare attenzione all’inclusione scolastica. Quello del sostegno è un settore che richiede competenze precise per rispondere alle esigenze degli studenti con bisogni educativi specifici. La riforma, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, si propone di ampliare la platea di docenti qualificati per l’insegnamento sul sostegno, includendo anche docenti precari che hanno maturato esperienza sul campo, ma non hanno ancora una formazione specifica.
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I decreti firmati dal Ministro Valditara
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I due decreti, il Decreto Ministeriale n. 75 e il Decreto Interministeriale n. 77, sono stati firmati dopo un ampio confronto con diverse realtà istituzionali e sindacali, tra cui il Ministero per le disabilità , l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica e il Ministero dell’Università e della Ricerca. Questi decreti rispondono a un’esigenza concreta: garantire a tutti gli studenti con bisogni educativi specifici docenti adeguatamente formati, non solo in base alla teoria, ma anche attraverso la pratica maturata sul campo.
Il primo decreto, il DM n. 75, prevede l’attivazione di un percorso di 40 crediti formativi per quei docenti che, pur non avendo la specializzazione, hanno lavorato come insegnanti di sostegno per almeno tre anni negli ultimi cinque. Questo percorso mira a consolidare le competenze maturate sul campo, arricchendo la preparazione degli insegnanti con una formazione teorica e pratica adeguata.
Il secondo decreto, il DM n. 77, è rivolto a quegli insegnanti che hanno già acquisito un titolo di formazione sul sostegno ma che, per varie ragioni, non sono riusciti a completare la loro formazione secondo gli standard italiani. Questi docenti potranno frequentare corsi di 48 crediti formativi (o 36 se hanno già un anno di esperienza sul grado di istruzione specifico) per completare il loro percorso di specializzazione.
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Modalità dei corsi e durata
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I percorsi di specializzazione si terranno in modalità telematica e sincrona, con esami in presenza. Questo approccio permette di superare le difficoltà logistiche legate alla formazione, consentendo ai docenti di partecipare a corsi da remoto, pur mantenendo un alto livello di interazione e coinvolgimento. Le attività di tirocinio, che sono previste in entrambi i percorsi, saranno svolte in presenza, presso diverse istituzioni scolastiche, e varieranno a seconda del grado di istruzione del docente. La durata minima dei corsi sarà di quattro mesi, garantendo un periodo sufficiente per una formazione completa e approfondita.
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Le opportunità per i docenti precari
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Questi nuovi percorsi di specializzazione sono una grande opportunità per i docenti precari che, pur avendo accumulato anni di esperienza sul campo, non possiedono ancora una qualifica specifica per l’insegnamento sul sostegno. Con i decreti firmati, il Ministero mira a valorizzare il lavoro di questi insegnanti, dando loro la possibilità di consolidare le competenze acquisite e di accedere a una formazione che li prepara al meglio per affrontare le sfide quotidiane in aula.Â
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L’importanza dell’inclusione scolastica
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Il tema dell’inclusione scolastica è oggi più che mai centrale nel dibattito educativo e la specializzazione dei docenti di sostegno è un passo essenziale verso una scuola più equa e inclusiva. L’inclusione non riguarda solo l’inserimento degli studenti con disabilità , ma implica un approccio educativo che rispetti le diversità , valorizzi ogni alunno e crei un ambiente in cui ogni studente possa sviluppare il proprio potenziale.
Con l’introduzione di questi percorsi di specializzazione, il Ministero dell’Istruzione e del Merito dimostra il proprio impegno a garantire che ogni studente, indipendentemente dalla propria condizione, possa accedere a un’educazione di qualità , supportato da insegnanti formati e competenti. Queste misure non solo rispondono a una necessità pratica di formazione, ma rappresentano anche una dichiarazione di intenti nei confronti di una scuola più inclusiva, aperta e attenta alle esigenze di tutti gli studenti.
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