Imprese straniere ed export spingono l’economia della Tuscia. Manifattura, commercio e ristorazione in calo

Un’economia resiliente e l’importanza dell’imprenditoria straniera al centro del rapporto sull’economia dell’alto Lazio. La fotografia è stata scattata dalla Camera di commercio, in occasione delle Giornate dell’economia durante la quale è stato presentato il quarto rapporto, ossia un’analisi dello stato di salute dell’economia locale.

Imprenditoria straniera al centro

Il presidente Domenico Merlani ha aperto i lavori, moderati dalla funzionaria camerale Paola Rita Nives Cuzzocrea, sottolineando la capacità di tenuta dell’economia della provincia di Viterbo, anche in un periodo caratterizzato da forte incertezza geopolitica. “I dati – dichiara Merlani – confermano la resilienza del nostro territorio, capace di affrontare le sfide globali mantenendo una solida base economica. Un ruolo crescente in questa dinamica è giocato dall’imprenditoria straniera. È fondamentale riconoscere il contributo che queste imprese apportano al tessuto economico e sociale della Tuscia. Ci auguriamo, inoltre, una sempre maggiore semplificazione nell’accesso al credito e una crescente sburocratizzazione al fine di incentivare gli investimenti da parte delle imprese”.

Come emerge dal rapporto economico, l’imprenditoria straniera, pur pesando meno sul totale (8,9% a Viterbo contro 11,3% in Italia e 13,3% nel Lazio), ha registrato una crescita significativa del +2,9% tra il 2023 e il 2024 e del +29,5% guardando all’ultimo decennio. I settori preferiti dalle imprese straniere sono le costruzioni (31%) e il commercio (29,3%). Gli imprenditori comunitari, in particolare dalla Romania, rappresentano una quota significativa dell’imprenditoria straniera nella Tuscia.

Il Pil

A illustrare dettagliatamente il rapporto è stato il segretario generale della Camera di commercio Francesco Monzillo, offrendo una fotografia dell’economia viterbese. La crescita del prodotto interno lordo a livello mondiale nel 2024 è stata del 3,3%, con proiezioni del 2,8% per il 2025 e del 3,0% per il 2026, secondo il Fondo monetario internazionale, Weo, aprile 2025. L’Italia ha registrato una crescita del Pil dello 0,7% nel 2024, con proiezioni di 0,4% per il 2025 e 0,8% per il 2026. La Tuscia ha mostrato una variazione positiva del valore aggiunto tra il 2024 e il 2025, sebbene il valore aggiunto pro-capite a Viterbo (20.870 euro) rimanga al di sotto della media nazionale (29.305 euro) e regionale (33.893 euro).

Dinamica delle imprese

Nel 2024 il numero di imprese a Viterbo è aumentato dello 0,4%, ma settori tradizionali come l’agricoltura (-0,3%), la manifattura (-2,9%), il commercio (-1,9%), l’alloggio e la ristorazione (-1,7%) e le costruzioni (-0,6%) hanno registrato cali. Tuttavia, i servizi di supporto alle imprese (+1,1%) e le attività professionali e tecniche (+1,7%) hanno mostrato una crescita.

Export

Le esportazioni da Viterbo sono aumentate del 10,8% nel 2024, superando la crescita del Lazio (+8,5%) e dell’Italia (-0,4%). L’agroalimentare ha trainato questa crescita con un +23,6%. Nonostante un avvio meno brillante nel primo trimestre 2025 nelle esportazioni, il mercato del lavoro a Viterbo ha mostrato segnali positivi nel 2023/2024 con un aumento dell’occupazione del 10,8% e un tasso di occupazione a Viterbo che si è attestato al 63,9%, mentre il tasso di disoccupazione è al 5,8%.

Il nuovo servizio di analisi dati interattivo

Durante l’evento è stato presentato anche il nuovo servizio interattivo camerale, realizzato insieme a Infocamere, per la consultazione in maniera immediata di dati economici delle province di Viterbo e Rieti.

Alla Giornata dell’economia hanno partecipato istituzioni, associazioni di categoria e rappresentanti della società civile. Sono intervenuti il consigliere regionale del Lazio Daniele Sabatini, il prefetto Gennaro Capo, il vicesindaco Alfonso Antoniozzi, la rettrice dell’Università della Tuscia Tiziana Laureti, il consigliere regionale del Lazio Enrico Panunzi, il comandante provinciale della Guardia di finanza Carlo Pasquali, l’imprenditore e membro della giunta della Camera Rino Orsolini, il direttore dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro della diocesi Jacopo Gianmmatteo, l’assessore Patrizia Notaristefano e il presidente di Confagricoltura Remo Parenti.