La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Inps, ecco tutti i bonus da restituire


Stretta contro i furbetti dell’assegno di inclusione ma anche richieste di restituzione del bonus asilo nido. Il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, e il Procuratore generale della Corte dei conti, Pio Silvestri, hanno siglato un protocollo di intesa per contrastare le appropriazioni indebite dell’assegno di inclusione e dei contributi legati al supporto formazione lavoro. In provincia di Salerno viene richiesto il rimborso del bonus nido con somme che arrivano anche a 10mila euro.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

COS’È L’ASSEGNO DI INCLUSIONE

Con la fine del reddito di cittadinanza, il governo ha introdotto delle nuove misure per fornire un sostegno a chi versa in difficoltà economica. Introdotto nel gennaio 2024, con il decreto Lavoro n. 48/2023, proprio in sostituzione del reddito di cittadinanza, l’assegno di inclusione è un contributo mensile destinato alle famiglie a baso reddito. L’erogazione procede a pari passo con un percorso personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

CHI PUÒ FARNE RICHIESTA

L’assegno di inclusione può essere richiesto dai nuclei familiare residenti in Italia, con persone con disabilità, minorenni, over 60 oppure persone in condizione di svantaggio, inserite in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali validati dalla Pubblica amministrazione. L’Isee del nucleo familiare non può superare i 10.140 euro annui. Nel caso di nuclei familiari con minorenni, l’Isee va calcolato con la tipologia “minori” e la soglia del reddito familiare sale a 6.500 euro, dai 6mila dell’anno prima, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, fino a un massimo complessivo di 2,2, elevato a 2,3 in presenza di disabili o non auto sufficienti.

I REQUISITI ISEE

Il redito familiare sale a 8.190 euro se il nucleo è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, o da persone di età pari o superiore a 67 anni, con la presenza di disabili o con una condizione di non autosufficienza, sempre da moltiplicare per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. L’assegno è di 500 euro al mese che può arrivare fino a 630 euro per nuclei con disabili. Se l’abitazione di residenza è in affitto, scatta un ulteriore bonus da 280 euro al mese.

I CONTROLLI SULLA REGOLARITÀ

Per prima cosa, il mancato aggiornamento dell’Isee comporta la sospensione del pagamento. I controlli sono effettuati dall’Inps che, in caso di regolarità delle verifiche, dà il via libera all’erogazione a Poste Italiane, che fornirà o ricaricherà le carte prepagate con l’importo relativo all’assegno di inclusione. L’accordo tra Inps e Corte dei conti, di durata biennale, ha il fine di rafforzare i sistemi di controllo preventivo. Tra le novità, c’è l’adozione da parte dell’Inps di tecnologie innovative, con lo scambio di informazioni sempre con la Corte dei conti, per facilitare l’identificazione di irregolarità e frodi.

LE RICHIESTE DI RESTITUZIONE DEL BONUS NIDO

Ad Altavilla Silentina, in provincia di Salerno, sono partite decine di richieste di restituzione del bonus nido. In alcuni casi alle famiglie si richiedono cifre fino a 10mila euro, da versare entro 30 giorni. La vicenda ha scatenato forti polemiche tra le famiglie che si trovano così a dover fronteggiare una situazione imprevista. Il bonus nido, previsto della legge 232/2016, è un contributo economico erogato alle famiglie per sostenere la frequenza agli asili nido sia pubblici sia privati. Un contributo pensato per supportare la natalità, con importi che variano da 1.500 euro fino a 3.600 euro l’anno, in base all’Isee e alla data di nascita del bambino.



Source link

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare