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Presentato oggi, nella Sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni, il Rendiconto sociale Inps Sicilia 2024. Nel corso della sua relazione di apertura, la presidente del Comitato regionale Inps Sicilia, Valeria Tranchina, ha passato in rassegna i dati contenuti nel documento appena pubblicato, evidenziando gli aspetti più salienti: “La Sicilia è, nonostante le criticità, una regione resiliente, che continua a essere attrattiva e, dunque, in grado di richiamare nuovi investitori. C’è, per questo motivo – ha continuato – l’esigenza di rafforzare le pubbliche amministrazioni con organici di numero adeguato e con più formazione, ma anche di promuovere un Sistema a rete, tra ambiti governativi – università e scuole – sistema delle imprese – organizzazioni sindacali – enti del terzo settore, per intraprendere un rilancio condiviso del territorio, contraddistinto da legalità e competitività”.

Il rendiconto sociale regionale_2024 (Pdf)

I principali indicatori confermano l’andamento dell’anno precedente. A partire dalla situazione socio-demografica della Sicilia, la cui popolazione è composta da meno di 4 milioni 800 mila cittadini, con il 51,2% di donne e il 48,8% di uomini, dei quali circa il 20% ha una età tra 0-14 anni e il 23,2% maggiore dei 65 anni, con un evidente ricambio generazionale parecchio debole. Quindi, costante andamento naturale a saldo negativo, conseguente all’aumento dei decessi e alla progressiva diminuzione delle nascite. Negativo è anche il saldo dei flussi migratori che vede aumentare rispetto ai 2 decenni precedenti il flusso in uscita verso l’estero e le altre regioni d’Italia, soprattutto della fascia di età compresa tra i 18 e i 39 anni per entrambi i generi.

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“Se ci focalizziamo, poi, sul mercato del lavoro – ha, ancora, ricordato, la presidente Tranchina – registriamo, nel periodo in osservazione, una significativa ripresa del Pil regionale, un aumento lieve, rispetto al 2023, dell’occupazione, anche se la maggioranza delle assunzioni (riferite per lo più ai settori commercio, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e ristorazione, costruzioni) si riferisce a contratti a tempo determinato, stagionale, a intermittenza e in somministrazione. Diminuiscono, inoltre, le imprese, delle quali il 96% è rappresentato dalle micro-imprese; un dato che deve fare riflettere, se si pensa che all’interno delle cd. Imprese di medie e grandi dimensioni vengono conteggiati anche gli Enti Locali, le Istituzioni dello Stato e le Istituzioni Pubbliche Sanitarie. In sintesi, nonostante un migliore “dinamismo dei numeri” rispetto all’anno precedente, permane un consistente gap con il resto del Paese in tutti i dati riportati – come in tutto il Sud Italia”. Le altre differenze col resto del Paese – ha proseguito – riguardano le retribuzioni e gli importi medi dei trattamenti pensionistici”.

“Chiudo il mio intervento di oggi  – ha infine detto – affrontando il tema delicato delle Relazioni con l’utenza. E’ qui che, soprattutto grazie all’impegno del personale di tutte le sedi siciliane dell’Istituto, all’effetto dell’automazione dei processi, della riorganizzazione del lavoro e del potenziamento di alcune sedi, coerente alle trasformazioni nel mercato del lavoro, è stato possibile confermare l’alta qualità del servizio dell’Istituto a cittadini e imprese. Determinante, certo, rimane qui il ruolo svolto dagli intermediari accreditati, consulenti del lavoro e commercialisti, ma soprattutto dei Patronati per la presenza capillare su tutto il territorio e l’interazione con i cittadini tutti. Da ultimo, desidero altresì evidenziare il buon lavoro svolto sul Contenzioso Amministrativo da parte dei Comitati, provinciali e regionale, e delle Commissioni speciali”.

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Dopo la relazione della Presidente Tranchina, il direttore regionale Inps Sicilia, Sergio Saltalamacchia, ha dato conto del lavoro svolto, nei rispettivi territori di riferimento, da tutte le strutture dell’Istituto, non mancando di sottolineare alcune, importanti, novità, nel frattempo intervenute anche in periodi più recenti. “Il trascorso esercizio finanziario – ha affermato – ha riconfermato il pieno consolidamento del percorso avviato verso l’ottimizzazione dei servizi istituzionali. Si tratta di un processo virtuoso, al quale ha certamente concorso il rafforzamento della stretta sinergia tra l’Istituto e i suoi intermediari istituzionali, primi tra tutti gli Enti di patronato. Nel corso del 2024, questa sinergia si è espressa, in particolare, in un intervento formativo rivolto al personale dei Patronati che ha raggiunto e interessato oltre 1.600 discenti e impegnato, sul campo, circa 60 risorse, tra organizzatori, esperti di materia ed esperti di sede. Analogo intervento è stato, poi, realizzato nei confronti delle scuole pubbliche”.

Dagnino: “Anche Inps conferma crescita regionale”

Così l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino: “In Sicilia, nel 2024, gli occupati sono aumentati di 57 mila unità, mentre i disoccupati sono diminuiti di 44 mila. Nello stesso anno il pil dell’Isola si è assestato a 110 miliardi con una crescita significativa nel periodo post pandemico. Tutti gli indicatori confermano che la regione ha imboccato un percorso segnato dal forte dinamismo. Il governo Schifani continuerà a stimolare e accompagnare questo processo di crescita”.

“La missione prioritaria – ha aggiunto Dagnino – è costruire politiche di investimento capaci di proseguire e consolidare gli effetti positivi del Pnrr, accompagnando lo sviluppo strutturale dell’Isola. Al tempo stesso, è fondamentale stimolare la crescita e il rafforzamento del nostro tessuto produttivo. Come sottolinea lo stesso Rendiconto, il 96% delle imprese siciliane è costituito da microimprese, mentre le piccole imprese rappresentano appena il 3%, circa 11 mila realtà. Solo l’1% è costituito da aziende di medie e grandi dimensioni, includendo anche le pubbliche amministrazioni”.

“In questa direzione – ha proseguito l’assessore – il governo regionale ha già avviato misure concrete: da un lato, il varo di un intervento specifico per favorire le aggregazioni tra imprese, dall’altro, l’istituzione di una task force per l’attrazione di investimenti privati. La sfida resta impegnativa, ma il percorso è stato tracciato: lavoro, imprese, giovani e coesione sociale sono e resteranno i pilastri della nostra strategia di rilancio”.

 



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