Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, torna nel territorio della Direzione Regionale Toscana e Umbria per incontrare imprenditori toscani e umbri e proseguire il proficuo confronto diretto, stimolo al dialogo, all’attenzione per le tematiche locali ed allo sviluppo di strategie dedicate per la crescita e la prospettiva internazionale. La cornice scelta per l’appuntamento è la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi di Arezzo, parte del patrimonio di Intesa Sanpaolo e inserita a livello nazionale nelle progettualità di valorizzazione artistiche e culturali in armonia con le attività di Gallerie d’Italia, polo museale della banca. L’incontro è stato occasione di analisi della situazione economica, grazie al contributo del Research Department di Intesa Sanpaolo, e sugli sviluppi di opportunità offerte dal Gruppo bancario come il recente accordo siglato con Confindustria a livello territoriale, oltre che per condividere le nuove linee di accesso ai mercati esteri. Una strategia che il primo Gruppo bancario italiano persegue da tempo e che intende consolidare in questa fase di complessità internazionale, accompagnando le imprese nella diversificazione dei mercati esteri di riferimento e nella ricerca di nuove opportunità , come avvenuto nella recente Missione a Dubai grazie alla quale sono stati attivati network efficaci per accompagnare e sostenere le imprese italiane, in uno sviluppo non solo commerciale ma anche strategico. La dinamica del contesto economico nazionale e locale evidenzia i punti di forza del tessuto produttivo del territorio e le opportunità disponibili. I dati sull’export toscano e umbro del 2024, superiori ancora una volta alla media nazionale, testimoniano la resilienza e la competitività delle imprese del territorio sui mercati globali, nonostante le persistenti incertezze dello scenario internazionale. Una propensione all’export, che colloca la Toscana e l’Umbria tra le regioni più rappresentative per l’eccellenza delle produzioni Made in Italy e per la forte capacità di penetrazione sui mercati internazionali. La Direzione Regionale Toscana e Umbria, guidata da Tito Nocentini e motore degli interventi sul territorio, anche nel 2024 ha sviluppato un’importante attività in termini di sostegno alla crescita e all’economia reale, con nuovo credito per famiglie e imprese toscane e umbre pari a 3,3 miliardi di euro. Nel primo trimestre di quest’anno, le erogazioni a PMI e privati ammontano a circa 1 miliardo di euro. A sostenere la grande capacità competitiva di Toscana e Umbria, vi sono le numerose specializzazioni sui territori e la presenza di distretti e filiere corte a livello locale. In tal senso particolare attenzione viene posta alle politiche di filiera che, grazie al Programma Sviluppo Filiere, in Toscana vede Intesa Sanpaolo gestirne 84, di cui 13 sostenibili, coinvolgendo oltre 1.700 fornitori, 6.700 dipendenti e un giro d’affari di quasi 10 miliardi di euro. In Umbria sono 14 le filiere gestite, di cui 6 sostenibili, con il coinvolgimento di oltre 1.200 fornitori, 2.700 dipendenti e un giro d’affari di quasi 2,5 miliardi di euro. I progetti ESG nelle due regioni, dal lancio delle linee di finanziamento S-Loan e Circular Economy, hanno beneficiato di oltre 910 milioni di euro, premiando le aziende toscane e umbre impegnate in obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale. All’incontro con gli imprenditori insieme a Stefano Barrese hanno partecipato Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo e Giovanni Foresti, Economista Research Department Intesa Sanpaolo. L’appuntamento è stato anche l’occasione per svolgere una visita guidata alle preziose collezioni custodite dalla Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi alla presenza del Presidente dell’omonima Fondazione, Luca Benvenuti.
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