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“Opera strategica per l’Umbria e il Centro Italia”


Il Parlamento ha dato il via libera a un emendamento che segna un punto di svolta per il futuro delle infrastrutture nel Centro Italia: la Galleria della Guinza verrà raddoppiata. L’intervento è stato inserito tra le opere prioritarie da progettare da Anas nel contratto di programma 2021-2025, approvato nelle Commissioni VIII e IX della Camera durante l’esame del decreto Infrastrutture promosso dal Ministro Matteo Salvini.

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A rivendicare il risultato è l’onorevole Riccardo Augusto Marchetti, Segretario della Lega Umbria, che parla di “traguardo storico per l’Umbria, dopo anni di immobilismo della sinistra”. Ma anche due volti noti della politica regionale, Donatella Tesei, già presidente della Regione, ed Enrico Melasecche, ex assessore alle Infrastrutture, definiscono l’approvazione come “un passo decisivo per una direttrice strategica che collegherà in modo moderno e sicuro Tirreno e Adriatico”.

Un’infrastruttura dimenticata, ora tra le priorità nazionali

Il raddoppio della Galleria della Guinza, tratto fondamentale per il completamento della E78 Grosseto-Fano, era rimasto per decenni il simbolo dell’incompiuto. Adesso, grazie all’emendamento approvato, entra ufficialmente nell’elenco delle opere da progettare con priorità nel contratto tra Stato e Anas.

L’infrastruttura attraversa tre regioni chiave – Toscana, Umbria e Marche – e interessa direttamente importanti distretti economici, da Arezzo all’Alto Tevere fino alla provincia di Pesaro-Urbino. “Non è solo un tunnel – afferma Marchetti – ma un’arteria vitale per la logistica delle imprese, per il rilancio del turismo e per colmare un divario infrastrutturale che penalizza le aree interne”.

Nel 2024, era stato aperto il cantiere per l’imbocco umbro della galleria, con l’inizio dei lavori lungo la SP 200 a San Giustino, e la cerimonia congiunta tra Umbria e Marche aveva già anticipato un cambio di passo. Ma ora, con l’inserimento formale tra le opere prioritarie, si accende il semaforo verde anche per la seconda canna del tunnel, attesa da decenni.

Dalla pianificazione alla concretezza: un iter lungo cinque anni

Melasecche e Tesei ripercorrono il lavoro portato avanti dalla Regione Umbria fin dal 2020, quando il raddoppio della Guinza fu inserito nel piano nazionale Italia Veloce con un primo stanziamento di 86 milioni di euro. In seguito, l’apertura di un tavolo tecnico con Marche e Toscana e la promozione di protocolli d’intesa interregionali hanno consolidato un percorso condiviso.

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Nel 2022, Anas ha avviato le progettazioni mancanti, con ulteriori fondi per la prima canna e gare d’appalto per oltre 90 milioni di euro. “Abbiamo superato l’immobilismo grazie a un lavoro amministrativo costante e concreto – dichiarano Melasecche e Tesei e oggi raccogliamo i frutti di quell’impegno”.

Con l’ultimo passaggio parlamentare, si entra ora in una fase decisiva. Il contratto Anas 2021-2025, aggiornato con il nuovo emendamento, permette l’avvio della progettazione del raddoppio, utilizzando risorse già disponibili. “Spetta ora ad Anas procedere con rapidità, per dare seguito a un’opera che non può più attendere”, concludono i consiglieri leghisti.

Una risposta all’isolamento delle aree interne

Oltre alla portata strategica per il traffico merci e passeggeri tra Tirreno e Adriatico, l’intervento rappresenta anche una risposta concreta all’isolamento delle aree interne. La Guinza, infatti, si inserisce in un contesto infrastrutturale che ha a lungo penalizzato lo sviluppo socio-economico del Centro Italia.

Con la sua realizzazione, si prospetta un beneficio diretto in termini di riduzione dei tempi di percorrenza, ottimizzazione dei costi logistici per le imprese e maggiore attrattività turistica per i territori attraversati. L’Alto Tevere, nodo industriale umbro, potrà così contare su un collegamento veloce verso i porti tirrenici e adriatici, con ricadute importanti su export e investimenti.

L’iter è tutt’altro che concluso, ma l’approvazione dell’emendamento rappresenta un passaggio politico e tecnico di svolta, che riporta la Guinza tra le priorità nazionali. Un traguardo che la Lega rivendica come proprio, ma che adesso chiede a tutti gli attori istituzionali, Anas in primis, una fase attuativa efficace e trasparente.



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