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Microcredito

per le aziende

 

“Serve un piano chiaro per tutti i lavoratori”


Assemblea affollata, oggi martedì 29 aprile, nella sala del consiglio di fabbrica di Acciai Speciali Terni. A convocarla è stata la Cgil, con la partecipazione dei delegati Fiom e delle altre categorie, per fare il punto sulla vertenza in corso e definire la linea da portare al tavolo convocato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il prossimo 2 maggio.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

A intervenire anche Claudio Cipolla, segretario generale della CGIL di Terni, che ha ribadito: “La soluzione finale deve riguardare tutti i lavoratori, non solo quelli diretti ma anche chi lavora in appalto e in somministrazione”.

AST Terni, la CGIL chiede certezze sul futuro industriale

Al centro del confronto sindacale, ancora una volta, il mancato accordo di programma tra istituzioni, azienda e parti sociali. Secondo i sindacati, i ritardi stanno minando la tenuta produttiva e sociale dello stabilimento. Dopo mesi di interlocuzioni, il piano industriale di Arvedi non è ancora formalizzato e i sindacati denunciano una mancanza di trasparenza sui prossimi passi.

“Non possiamo continuare a lavorare con annunci e intenzioni vaghe. Servono impegni precisi, nero su bianco”, ha sottolineato la CGIL durante l’assemblea. Il nodo è soprattutto politico: senza un’intesa formale sugli investimenti, i 1.500 dipendenti diretti e le centinaia di lavoratori dell’indotto rischiano di restare senza un orizzonte chiaro.

Il sindacato insiste: “Tutti devono avere le stesse tutele”

Uno dei temi centrali sollevati oggi è la condizione dei lavoratori somministrati e degli addetti delle ditte in appalto, spesso esclusi dalle trattative. Il sindacato ha denunciato che, a fronte di anni di attività nello stabilimento, molti precari non sono ancora stati stabilizzati.

“Chi lavora stabilmente dentro AST deve avere le stesse tutele degli altri”, ha detto Emiliano Moscatelli (Fiom), rilanciando la richiesta di assunzioni dirette per chi opera tramite agenzia. Una posizione condivisa anche da Filcams-CGIL per il comparto dei servizi in appalto, colpito da recenti riduzioni di personale.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

La CGIL ha parlato di “una questione di dignità e di giustizia”, evidenziando che “non si può rilanciare un sito industriale se si tagliano fuori interi pezzi della sua forza lavoro”.

Obiettivo della CGIL: investimenti reali e garanzie per l’indotto

Oltre agli aspetti contrattuali, la CGIL ha posto l’accento sugli investimenti ambientali promessi dall’azienda. La copertura delle rampe delle scorie e la riduzione delle emissioni sono stati accolti come segnali positivi, ma secondo il sindacato “non bastano senza una cornice strategica”.

“Servono date certe, cantieri avviati e un piano operativo credibile”, ha spiegato Cipolla. La preoccupazione è che, in mancanza di un accordo di programma firmato, le promesse restino tali.

Il sindacato ha annunciato che, in assenza di risposte concrete entro maggio, verranno valutate iniziative di mobilitazione a livello territoriale e nazionale.

Nasce il primo comitato referendario aziendale nella provincia

A margine dell’incontro è stato annunciato anche l’avvio del primo comitato referendario aziendale nella provincia di Terni. Sarà coordinato da Emiliano Moscatelli (Fiom) e Manuel Polizzi (Filcams) e avrà il compito di informare i lavoratori sui cinque quesiti referendari promossi dalla CGIL, legati a diritti, lavoro e cittadinanza.

L’iniziativa rientra nella campagna nazionale lanciata dal sindacato per coinvolgere direttamente i luoghi di lavoro nelle battaglie politiche e sociali in corso.

“Il referendum è uno strumento di partecipazione diretta, anche dentro le fabbriche”, ha dichiarato la CGIL. Il comitato sarà attivo fin dai prossimi giorni all’interno dello stabilimento, con assemblee informative e distribuzione del materiale.  

Il 2 maggio 2025 è previsto un incontro cruciale presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), convocato dal ministro Adolfo Urso, per discutere il futuro dello stabilimento di Acciai Speciali Terni (AST). All’incontro parteciperanno rappresentanti dell’azienda, della Regione Umbria, del Comune di Terni e delle organizzazioni sindacali di categoria

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