I tempi cambiano, con loro anche le aziende. A volte, addirittura, interi settori si trasformano. È questo il caso delle compagnie di erogazione di servizi – elettricità, metano e acqua in primis – che negli ultimi dieci anni sono passate dalla semplice fornitura di materia prima al supporto a tutto tondo per i propri clienti.
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«La storia di molte imprese di “utility”, tra cui la nostra, è partita dalla necessità di portare energia e gas nelle case», spiega Luca Zanchi, general manager di Metano Nord: «Nel nostro caso, si è trattato di metanizzare il nord Italia. Il nostro compito era soddisfare un bisogno concreto: avere acqua calda in casa. Fino al nuovo millennio, le “utility” erano questo: costruire la rete e portare la materia prima nelle abitazioni e nelle aziende». Poi, però, le cose sono cambiate: a partire dal 2000 la gestione delle infrastrutture si è separata dalle vendite. «C’è stato un cambiamento nel fabbisogno primario: tutti avevano la materia prima. Diventava fondamentale modulare i costi e i servizi per garantire il miglior rapporto qualità-prezzo. Abbiamo scoperto piano piano che la “commodity”, cioè l’elettricità o il gas, non è solo la materia prima, ma anche tutto il servizio che le sta intorno», ricorda Zanchi.
La crisi energetica ha accelerato il cambiamento: «Il Covid-19 e la guerra in Ucraina hanno stravolto il settore. Dal 2020 al 2022, il prezzo del gas è aumentato di 20, 25 volte a parità di guadagno del fornitore. In un contesto simile, tutti gli operatori onesti – non solo Metano Nord, ovviamente, ma anche i principali competitor – fanno prezzi simili per la corrente e il gas. Ciò che distingue l’uno dall’altro sono i servizi collaterali: il supporto ai clienti nella lettura delle bollette e i prodotti che offriamo per l’efficientamento delle case, per esempio». Addirittura, la compagnia bergamasca ha deciso di estendere la propria presenza sul territorio – una scelta controcorrente rispetto al resto del settore – con sette punti vendita proprietari e 14 negozi partner, nonché con un piano che porterà Metano Nord a raggiungere i 200 «flagship», ossia gli «angoli» all’interno di punti vendita terzi come venditori di telefonia, reti internet e fibra ottica, entro fine 2025.
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L’altro aspetto della trasformazione delle compagnie di «utility» è la fornitura di fonti energetiche rinnovabili e di prodotti per l’efficientamento delle case. «Uno dei servizi offerti è l’installazione di pannelli fotovoltaici per case e aziende, che piace molto ai nostri clienti. C’è poi un altro intervento consigliato, ovvero l’implementazione di pompe di calore per le abitazioni: si tratta di un processo che richiede lavori invasivi, ma che sempre più famiglie decidono di eseguire sulle proprie abitazioni. Stiamo già lavorando con dei partner per inserire nel nostro parco servizi il montaggio di nuovi infissi: chi esegue tutti e tre questi lavori può vedere la classe energetica dell’immobile aumentare di quattro livelli, specie in caso di abitazioni con qualche anno in più», spiega Zanchi. «Ci impegniamo, poi, a fornire ai clienti gas ed elettricità da fonti rinnovabili, tramite un continuo lavoro sulla filiera di fornitura della materia prima. Efficienza e sostenibilità sono diventate le parole chiave delle “nuove” utility».
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