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Regio Retica, Valtellina e Grigioni sempre più vicini


Un progetto politico inedito che mira a unire sempre di più la Valtellina al Canton Grigioni. È entrato nel vivo, con un evento a Sankt Moritz, il progetto Interreg Regio Retica fortemente voluto dalla Provincia di Sondrio, per una gestione condivisa delle tematiche di confine

Un lavoro per avvicinare sempre di più la Valtellina al Canton Grigioni. È entrato nel vivo il progetto Interreg Regio Retica, con l’incontro all’Hotel Reine Victoria di Sankt Moritz, con la presentazione dei prossimi ste, dopo l’evento inaugurale intitolato “Valtellina Grigioni 2024, per un nuovo patto” andato in scena lo scorso novembre a Sondrio. L’iniziativa, come è noto, mira a rafforzare la collaborazione transfrontaliera tra le Regioni Maloja, Bernina e la Provincia di Sondrio, coinvolgendo un territorio di oltre 4.000 chilometri quadrati e circa 200.000 abitanti tra Italia e Svizzera.

“Bisogna immaginarsi un’area nelle Alpi retiche a forma di anello, che si estende dall’Alta Engadina alla Valtellina attraverso la Val Bregaglia e la Valposchiavo” sottolinea Maurizio Michael, membro del Gran Consiglio dei Grigioni e tra i promotori del progetto. “Sono già stati fatti diversi passi, ma ora è prevista una fase di analisi che durerà fino all’estate di quest’anno, per capire realmente come funziona quest’area – prosegue il consigliere elvetico –. Noi intendiamo sempre di un’area unica, anche se parliamo di un territorio italiano e di uno svizzero”.

Parallelamente si darà una struttura a questo progetto, per creare una nuova forma di istituzione e un Osservatorio transfrontaliero permanente. Gli obiettivi di Regio Retica puntano, dunque, a migliorare la conoscenza reciproca tra le comunità delle aree di confine, a favorire la comprensione dello spazio funzionale condiviso, a promuovere un dialogo costruttivo e trasparente tra Italia e Svizzera, a sviluppare strategie di sviluppo e cooperazione su temi chiave come turismo, trasporti, sanità, formazione professionale e carenza di lavoratori specializzati e a costituire e consolidare un’organizzazione di governance transfrontaliera stabile. Questi dati, che saranno monitorati nel tempo, costituiranno la base per la creazione di progetti concreti, i primi dei quali sono previsti entro la fine del 2026.

La governance del progetto sarà, quindi, affidata a un Comitato di pilotaggio composto da sei membri (due per la Regione Maloja, uno per la Regione Bernina e tre per la Provincia di Sondrio), affiancato da un gruppo operativo e da un gruppo ristretto di coordinamento. In una fase successiva, è previsto il consolidamento di questa struttura in un’organizzazione stabile e giuridicamente riconosciuta.

“Negli ultimi decenni, i programmi Interreg hanno rappresentato un’opportunità concreta per avvicinarci, conoscerci, collaborare su temi comuni – spiega il presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola –. Tanti progetti hanno prodotto risultati tangibili. Dobbiamo, però, riconoscere che spesso queste collaborazioni si sono limitate alla durata dei progetti stessi, senza riuscire a consolidarsi in una prassi di cooperazione stabile e coordinamento continuativo. Con Regio Retica, abbiamo l’occasione, e il dovere, di fare un passo in più”.

“Questo progetto è importante perché guarda oltre alla programmazione del 2027, ma crea un contenitore istituzionale dove sono rappresentati tutti i livelli istituzionali – afferma Massimo Sertori, assessore regionale ai Rapporti con la Confederazione Elvetica –. Questo è uno schema che stiamo già utilizzando con la Regio Insubrica. Questo tipo di governa funziona, quindi mi fa molto piacere che la stessa cosa viene attuata qui”.

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