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Nuove frontiere per la riabilitazione: firmato l’accordo tra IRCCS Medea e Mars Planet Technologies


Un ponte tra spazio e riabilitazione medica prende forma grazie a un nuovo protocollo d’intesa firmato dalla sezione scientifica dell’Associazione “La Nostra Famiglia” e Mars Planet Technologies, azienda attiva nello sviluppo di tecnologie spaziali

Un ponte tra spazio e riabilitazione medica prende forma grazie a un nuovo protocollo d’intesa firmato tra l’IRCCS “Eugenio Medea” – sezione scientifica dell’Associazione “La Nostra Famiglia” – e Mars Planet Technologies S.r.l., azienda attiva nello sviluppo di tecnologie spaziali. L’obiettivo è ambizioso: coniugare la ricerca sulla salute umana negli ambienti estremi, come lo spazio, con l’innovazione terapeutica e riabilitativa da applicare sulla Terra.

Il cuore della collaborazione è la medicina spaziale, un settore in rapida evoluzione che studia l’impatto della microgravità e delle condizioni extraterrestri sul corpo umano. Gli studi che derivano da questo ambito, tradizionalmente rivolti alla salute degli astronauti, diventano oggi una risorsa anche per la medicina riabilitativa. Il protocollo prevede infatti il trasferimento tecnologico delle soluzioni sviluppate per l’ambiente spaziale all’ambito clinico, con particolare attenzione ai trattamenti dedicati alla neuropsicomotricità e alla disabilità motoria.

Il “Medea”, riconosciuto a livello nazionale per la sua attività scientifica e assistenziale rivolta in particolare all’età evolutiva, mette in campo le proprie competenze specialistiche nell’ambito delle cerebrolesioni acquisite, mentre Mars Planet Technologies porta nel progetto il proprio know-how nell’ingegneria aerospaziale, nei sistemi di supporto vitale e nelle tecnologie immersive come VR (realtà virtuale), XR (realtà estesa) e AR (realtà aumentata).

Attraverso questa collaborazione, le due realtà intendono promuovere progetti di ricerca avanzata sulla medicina spaziale, integrando saperi medici e ingegneristici in un’ottica di innovazione trasversale. Il loro intento è anche quello di costruire un punto di riferimento nazionale e internazionale per la formazione, la divulgazione e la sperimentazione nel campo della salute in ambienti estremi, avviando sinergie con università, enti di ricerca e agenzie spaziali.

“Questa intesa rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo di soluzioni innovative che possano migliorare la salute degli astronauti nelle future missioni spaziali e, al contempo, offrire nuove applicazioni terapeutiche sulla Terra” – spiega l’ingegner Antonio Del Mastro, direttore tecnico di Mars Planet Technologies – È un segmento della Space Economy destinato a crescere, e che interpretiamo attraverso il confronto costante con uno dei principali attori della medicina riabilitativa”.

Non si tratta solo di uno scambio di competenze: la collaborazione mira a generare impatti reali. “La sinergia tra istituzioni mediche e tecnologiche può accelerare lo sviluppo di nuove metodologie diagnostiche, terapeutiche e riabilitative – sottolinea la dottoressa Sandra Strazzer, responsabile dell’Unità Operativa Complessa per le Cerebrolesioni acquisite del “Medea” –. Nel nostro reparto accogliamo bambini che, in seguito a un trauma cranico, passano da una vita attiva alla completa immobilità. Le tecnologie pensate per l’adattamento del corpo umano alle condizioni estreme dello spazio potrebbero rivelarsi preziose anche nella nostra quotidianità clinica”.

Con questo accordo, IRCCS “Eugenio Medea” e Mars Planet Technologies rafforzano il proprio impegno nel costruire un futuro in cui medicina e spazio dialogano, al servizio della ricerca e del benessere umano, su ogni pianeta.

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