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Finanziamenti e agevolazioni

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Arriva il bando per professionisti curatori di musei in Toscana


  • Al via il bando che finanzierà percorsi di formazione professionalizzante, rivolti a giovani toscani under 30 laureati, per lavorare nel comparto museale.
  • Il bando si rivolge ai sistemi museali che dovranno procedere con la richiesta di finanziamento entro il 18 luglio 2025.
  • I beneficiari finali sono però i giovani laureati che potranno frequentare i corsi di formazione per lavorare nei musei, ricevendo un’indennità di tirocinio.

Il bando si rivolge ai sistemi museali della Regione Toscana, che potranno ricevere finanziamenti per la formazione di laureati fino a 30 anni di età, che vogliono diventare professionisti nell’ambito dei beni culturali e delle istituzioni museali.

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La pubblicazione del bando è sul bollettino ufficiale della Regione Toscana (Burt) e c’è tempo fino a luglio 2025 per inviare le richieste di finanziamento. I dettagli.

Bando Fse “Giovani professionisti crescono nei musei”

Il bando1 “Giovani professionisti crescono nei musei” rientra nell’ambito di operatività di Giovanisì, il progetto attraverso il quale la Regione Toscana sostiene l’autonomia dei giovani professionisti di domani, accompagnandoli nella transizione verso un’occupazione stabile.

A disposizione 4 milioni di euro del programma regionale, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo plus (FSE+), per dare il via a percorsi di formazione professionalizzante rivolti a giovani toscani under 30, con laurea magistrale o specialistica conseguita da non più di 24 mesi alla data di attivazione del tirocinio.

I sistemi museali hanno tempo fino al 18 luglio 2025 alle ore 12:00 per inoltrare le richieste di finanziamento, dovendo disporre la partenza dei corsi per la fine dell’anno, per la durata di 18 mesi.

Ogni sistema museale ha a disposizione 150 mila euro per organizzare i propri corsi, che permetteranno a giovani partecipanti, inoccupati o disoccupati, di seguire sia una formazione teorica non formale che una formazione pratica e di orientamento attraverso tirocini non curriculari.

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Bando curatori di musei Toscana: a chi si rivolge

L’iniziativa permette di finanziare progetti innovativi in un ambito come quello dei beni culturali e dei musei, che è caratterizzato da una forte precarietà occupazionale legata alla difficoltà crescente di trovare personale specializzato che sappia lavorare all’interno del comparto museale.

Il bando ha come diretti destinatari dei fondi i sistemi museali (o aggregazione di essi, che siano già esistenti o da costituire), che infatti devono procedere in prima persona con la richiesta dei finanziamenti.

I beneficiari finali però sono i giovani laureati che parteciperanno ai corsi di formazione, ai quali viene garantita un’indennità di tirocinio su base mensile.

Si tratta di un rimborso forfettario da erogare per l’intera durata del tirocinio , da parte del destinatario dei fondi in favore del tirocinante. Il rimborso è pari a 3,50 euro a persona, a ora, da calcolare in base all’effettiva presenza del partecipante, come da registro.

L’importo massimo da erogare è pari a 800 euro lordi mensili, per una presenza minima pari al 70% delle ore previste per il tirocinio in questione. Al di sotto di tale soglia, l’importo dell’indennità si riduce fino a un minimo di 400 euro mensili lordi. Va evidenziato che tali somme sono da considerarsi quali redditi assimilati a reddito da lavoro dipendente.

Caratteristiche dei progetti

L’obiettivo del bando è di favorire l’occupazione di giovani risorse umane all’interno del sistema museale, conferendo loro le competenze necessarie per poter diventare dei professionisti del settore.

I progetti da realizzare prevedono due diverse modalità di attuazione della formazione:

  • teorica non formale, per la durata massima di un mese prima dell’inizio effettivo del tirocinio;
  • pratico-esperienziale (tirocinio vero e proprio), per la durata minima di sei mesi con possibile proroga di ulteriori sei mesi.

Il progetto deve presentare nel dettaglio le ore dedicate all’una e all’altra attività, che non devono sovrapporsi tra loro. Inoltre, vanno inserite le visite didattiche previste, che fanno parte della formazione teorica non formale.

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I progetti vanno sviluppati all’interno di aree specifiche:

  • valorizzazione;
  • conservazione;
  • gestione dei beni culturali;
  • progettazione;
  • realizzazione di attività culturali.

Come presentare domanda al bando

A seguito della pubblicazione del bando lo scorso 16 aprile, è possibile ufficialmente inviare le domande a partire dal giorno seguente (quindi 17 aprile) ed entro e non oltre il 18 luglio 2025 alle ore 12 (venerdì).
Per procedere, è necessario utilizzare  l’applicazione “Formulario di presentazione dei progetti FSE on line” previa registrazione al Sistema informativo FSE2.

Per l’accesso al sistema informativo è indispensabile utilizzare lo Spid o la Cns (la carta nazionale dei servizi) o ancora la Cie, vale a dire la carta d’identità elettronica.

Nel caso in cui il soggetto interessato non risulti registrato è indispensabile procedere con l’inserimento dati per richiesta accesso nel sistema informativo. Si consiglia di procedere a tale operazione quanto prima e comunque almeno 10 giorni lavorativi prima della scadenza del bando, in caso contrario non è possibile ricevere un riscontro certo dall’ente.



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