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Accordo di programma Ast/La fumata è sempre nera Umbria 7


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TERNI – Non ha aiutato neanche il primo maggio. Gli echi della festa del lavoro non si sono riversati sul Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ancora fumata nera all’incontro del 2 maggio per l’accordo di programma di Ast  e ancora delusione, perché più di qualcuno sperava nella sottoscrizione di una intesa attesa da mesi, che si è complicata per  le questioni poste da Arvedi sugli approvvigionamenti energetici.  Per le istituzioni le condizioni per siglare l’accordo che darebbe via libera ad oltre mezzo miliardo di investimenti che assicurerebbero  la transizione ecologica di un sito da sempre ad alto impatto ambientale, si sarebbero già.

Al momento nessuna dichiarazione ufficiale da parte delle organizzazioni sindacali, anche se trapela forte preoccupazione. Addirittura festate il ministro Adolfo Urso, quasi che l’accordo di programma fosse già firmato. In una nota, il Mimit: «Il polo di Terni rappresenta un tassello fondamentale del piano siderurgico nazionale. Il progetto e gli investimenti rafforzeranno il ruolo strategico del sito ternano, valorizzando una filiera industriale essenziale per l’autonomia produttiva del nostro Paese e per la transizione tecnologica ed ecologica dell’intero comparto”, ha dichiarato il ministro Urso. Nel corso della riunione, l’azienda ha presentato il proprio piano industriale, che prevede investimenti complessivi al 2028 per oltre 560 milioni di euro destinati all’elettrificazione dei processi e all’aumento dell’efficienza della produzione di acciaio inox, nonché investimenti per assicurare sicurezza e sostenibilità ambientale. Il ministero contribuirà con un finanziamento a fondo perduto di circa 70 milioni di euro. L’azienda, dal canto suo, ha ribadito il proprio impegno al mantenimento dei livelli occupazionali, condizione imprescindibile per il proseguimento del confronto e per la sottoscrizione dell’accordo.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, insieme al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e alla regione Umbria, è impegnato nella redazione dell’accordo di programma, che definirà in modo puntuale gli impegni assunti dalle parti pubbliche e private. La firma è prevista entro il mese di maggio, al termine delle valutazioni sul piano industriale da parte del territorio e delle rappresentanze sindacali. Sarà un passaggio cruciale per il rilancio dello stabilimento di Terni, che vogliamo riportare al centro della strategia nazionale sulla siderurgia, in un’ottica di autonomia produttiva, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale”, ha commentato il ministro, spiegando che l’acciaio di Ast troverà utilizzo nei settori ad alta tecnologia e che stanno registrando una forte crescita, come la difesa, l’aerospazio e l’energia”. Contestualmente, sono stati condivisi i primi elementi utili a creare un contesto favorevole per l’attuazione di questi investimenti. In particolare il ministero delle Imprese, in sinergia con il ministero dell’Ambiente e con la regione Umbria, sta lavorando a misure per rendere strutturalmente sostenibile la produzione di acciaio. Tra queste, sono allo studio agevolazioni dedicate alle aziende energivore nell’ambito del rinnovo delle concessioni idroelettriche previste al 2029 e l’introduzione di incentivi all’acquisto di rottame per l’acciaio speciale, strategico per la transizione verde e digitale del Paese».





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