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Finlombarda per il Lario: alle imprese 80 milioni


La mission è concorrere alla realizzazione dei programmi di sviluppo economico e sociale dei territori e in questo senso anche accompagnare le Pmi in partite decisive come l’internazionalizzazione, la transizione green e la digitalizzazione. Finlombarda è la più grande finanziaria regionale, serve un’area che rappresenta oltre il 20% del Pil nazionale, ed in cui operano oltre 800 mila imprese. Al vertice della società, da due anni, c’è Andrea Mascetti che sottolinea quanto stretta sia la relazione della società con il territorio lariano e quanto allo stesso tempo siano ampi i margini di ulteriore collaborazione in particolare con le piccole e medie imprese.

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Quali sono le principali linee di finanziamento, garanzia e contributo attualmente attive?

Il paniere di prodotti di Finlombarda, differenti per tipologia e finalità, copre sia esigenze di liquidità, sia esigenze di investimento delle imprese lombarde di ogni dimensione. La società opera principalmente attraverso due tipologie di intervento tra loro complementari e sinergiche: misure regionali agevolative (finanziamenti abbinati a garanzie e/o contributi a fondo perduto o solo contributi a fondo perduto), prodotti di finanza alternativa e strutturata, dai minibond e basket bond ai finanziamenti in pool e prestiti “plain vanilla”, strumenti semplici e facilmente fruibili in risposta ai differenti fabbisogni finanziari delle imprese lombarde.

Quali sono i criteri di accesso e le novità più recenti?

Tra gli strumenti di finanza agevolata attivi, ricordo la misura Investimenti – Linea Sviluppo aziendale e Linea Green (sportelli aperti) e l’iniziativa Basket Bond Lombardia (sportello aperto dallo scorso 15 aprile), entrambi finanziati con fondi europei del PR FESR 21-27 di Regione Lombardia, che finanziano programmi di investimento: il primo attraverso finanziamenti a medio-lungo termine erogati dai Soggetti Finanziatori convenzionati assistiti da una garanzia regionale gratuita e abbinati a un contributo a fondo perduto in conto capitale sull’investimento; il secondo tramite sottoscrizione di minibond per progetti di investimento anch’essi sostenuti da un contributo e da una garanzia regionale con ricadute positive sulla filiera/settore/catena di approvvigionamento di riferimento e progetti green.

Il Bando per le agevolazioni finanziarie alle imprese agricole per il credito di funzionamento, sostiene, nell’attuale contesto, il fabbisogno di liquidità necessaria al buon andamento delle imprese zootecniche lombarde che devono sostenere elevati costi per ostacolare la diffusione della peste suinicola, agevolando l’accesso ai finanziamenti concessi dagli istituti proponenti mediante la concessione di contributi in conto interesse.

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Tra le novità più recenti dal lato prodotti di intermediazione, segnalo inoltre l’iniziativa “Anticipo Contributi”, già attiva, che sostiene i fabbisogni finanziari delle imprese lombarde tramite finanziamenti in anticipazione di contributi a fondo perduto concessi e/o gestiti da Regione Lombardia e del relativo progetto per la quota non agevolata.

Infine ricordo il programma di prossima attivazione “Agrifood Basket Bond”, che prevede uno stanziamento fino a 75 milioni di euro di Mediocredito Centrale e Finlombarda, in qualità di investitori, con il supporto del Fondo di garanzia, dedicato alle Pmi che operano nel settore agro-alimentare.

Qual è il riscontro tra le Pmi dei territori e delle province di Como e Lecco in particolare?

Innanzitutto, uno sguardo di insieme sul territorio lariano, che alla fine dello scorso anno ha registrato un’ottima performance rispetto al dato regionale in termini di incremento delle imprese registrate, con un aumento del 4 % per Como e del 1% per Lecco.

Nel triennio 2022 – 2024, Finlombarda ha concesso a imprese delle province di Como e Lecco finanziamenti e contributi per circa 80 milioni di euro, pari a una quota dell’11% dell’ammontare totale concesso a livello regionale, dopo Brescia (25%), Milano (23%) e Bergamo (16%). Una percentuale che presenta margini di miglioramento e che auspico possa aumentare nel tempo.

Finlombarda ha inoltre concluso operazioni di finanziamento a favore di aziende del territorio operanti in settori strategici, tra le quali Como Acqua Srl, gestore del Servizio Idrico Integrato per la provincia di Como, e Lario Reti Holding S.p.A., gestore del Servizio Idrico Integrato per la provincia di Lecco, realizzato in pool con Banco Bpm, Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio.

Quest’anno, la società ha preso parte al pool composto da Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Intesa Sanpaolo e Cassa Rurale ed Artigiana – Bcc Cantù – Banca di Credito Cooperativo, che ha concluso l’operazione di finanziamento in project financing a favore di Cantù Arena per la realizzazione della nuova Arena di Cantù. Per assistere le imprese, soprattutto di dimensioni più contenute ricordo, inoltre, che Finlombarda offre servizi di accompagnamento per la sostenibilità, l’internazionalizzazione, l’accesso al credito e al capitale di rischio, l’innovazione, grazie all’adesione a Enterprise Europe Network, la più grande rete europea a sostegno delle Pmi. Nel 2024, Finlombarda ha offerto servizi avanzati per l’innovazione e l’internazionalizzazione a 20 imprese del territorio.

Come Finlombarda sostiene concretamente l’ecosistema dell’innovazione in Lombardia? Quali risultati si sono ottenuti finora e quali sono gli obiettivi futuri in questo ambito?

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Attraverso il finanziamento di progetti innovativi, il supporto alle start up e investimenti indiretti in equity, per esempio, con il fondo di fondi di venture capital “Lombardia Venture”, a valere su risorse comunitarie del PR Lombardia FESR 21-27 che, ad oggi, ha co-finanziato in 8 aziende. Obiettivo futuro è continuare a “fare sistema” per attrarre investimenti privati.

In che modo Finlombarda affianca Regione Lombardia nella strutturazione di operazioni finanziarie strategiche per l’attrattività e la competitività del territorio?

Attraverso attività di advisory finanziario, strutturazione di strumenti di finanza innovativa (per esempio, minibond), collaborazione con istituzioni europee e nazionali, coinvolgimento di investitori istituzionali per sostenere progetti in settori strategici per la Lombardia, tra i quali quello delle energie rinnovabili, dell’agricoltura sostenibile e del sistema idrico integrato.

Qual è l’impegno di Finlombarda verso la sostenibilità?

L’impegno è concreto con misure attive che prevedono sia finalità Esg, sia premialità legate a fattori Esg. Inoltre, Finlombarda offre servizi gratuiti rivolti alle Pmi per migliorare il livello di innovazione e sostenibilità, in particolare assessment e rating Esg per le Pmi, offerti nell’ambito del progetto Simpler (Enterprise Europe Network) del quale Finlombarda è coordinatore; cicli di Open Webinar dedicati agli strumenti per la crescita sostenibile e supporto al lancio di sfide in tema di sostenibilità e innovazione sociale di aziende nazionali e internazionali sulla piattaforma partecipativa regionale Open Innovation Lombardia (Open Challenge).

Qual è il ruolo di Finlombarda in “Casa della Lombardia” a Bruxelles?

Fare sistema con gli altri soggetti regionali e nazionali ed essere presenti là proprio dove ha inizio la discussione su nuove risorse e nuovi regolamenti che tante implicazioni più o meno positive portano a livello nazionale e regionale.Il particolare periodo che stiamo affrontando, ad esempio, imporrà una nuova ripartizione finanziaria del budget europeo su più obiettivi, tra cui la difesa e, soprattutto, nuove modalità di governance per le quali è bene prepararsi in anticipo sapendo che si dovrà fare sempre di più con meno, e da qui il nostro ruolo come finanziaria regionale e intermediario finanziario.In questo Finlombarda, grazie alla Associazione europea delle Banche Pubbliche, partecipa direttamente e attivamente al dialogo con la Commissione Europea con tavoli di lavoro su specifiche aree di intervento in capo alle diverse Direzioni Generali a cominciare dalla Direzione Generale Sviluppo Regionale e Urbano dell’UE, portando la sua esperienza ormai più che ventennale nella gestione dei fondi europei, sia come Soggetto gestore di fondi che come Organismo intermedio per la gestione di contributi. Sempre tramite Eapb stiamo interloquendo con gli uffici tecnici dei nuovi Commissari per conoscere e farci conoscere come soggetto in grado di fare la differenza nell’addizionalità delle risorse comunitarie senza disperderne la finalità pubblica.

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Quali sono le principali sfide economiche che la Lombardia si trova ad affrontare? Come Finlombarda intende supportare le imprese in questo contesto (per es. transizione digitale, transizione ecologica, dazi)?

Penso che le sfide economiche per la nostra regione, oltre a includere la doppia transizione digitale/ecologica, siano rappresentate da energia e dazi. Nel rispondere a tali sfide al fianco delle imprese, resta centrale il dialogo costante con il territorio per individuare nuove esigenze e percorsi da costruire insieme. Ma il dibattito politico internazionale mi pare ancora in una fase di interlocuzione, all’esito della quale si potrà fare il punto con la necessaria tranquillità.

Quali sono i piani futuri di Finlombarda per continuare a supportare lo sviluppo economico della Lombardia nei prossimi anni?

In programma ci sono l’ampliamento dell’offerta di strumenti “blending” (finanziamenti abbinati a contributi pubblici), nuove sinergie con il sistema del credito e il lancio di iniziative legate alla sostenibilità. Si punta a rafforzare il ruolo di Finlombarda come facilitatore nel dialogo tra pubblico e privato per il miglioramento dell’accesso al credito delle Pmi.

Qual è il messaggio che vorrebbe rivolgere agli imprenditori lombardi in questo momento? Come Finlombarda può essere un partner efficace per la loro crescita e il loro sviluppo?

Di cogliere le opportunità messe in campo da Finlombarda, considerandola non solo un erogatore di risorse finanziare bensì un partner strategico nel proprio percorso di crescita e un investitore paziente. Il messaggio è chiaro: capire il contesto, innovare, investire, fare rete e Finlombarda c’è soprattutto per quei territori lontani dal centro degli affari che meritano una tutela e una attenzione particolarmente intensa.

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