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Avviare un’attività in Spagna – Fiscomania


Avviare un’attività in Spagna rappresenta un’opportunità interessante per molti imprenditori. Tuttavia, navigare nel complesso sistema giuridico e fiscale spagnolo richiede una comprensione chiara degli adempimenti necessari. Con questo articolo intendo fornire una panoramica concisa ma esaustiva dei principali aspetti legali e fiscali da considerare per chi desidera intraprendere un’attività in Spagna. In particolare, verranno analizzate le diverse forme societarie disponibili, il regime fiscale applicabile sia ai residenti che ai non residenti, gli obblighi in materia di Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e le principali imposte dirette che gravano sulle imprese. L’obiettivo è fornire al lettore gli strumenti conoscitivi fondamentali per muovere i primi passi in questo contesto.

Perché scegliere la Spagna per fare business

La Spagna si presenta come una destinazione sempre più attraente per chi desidera intraprendere un’attività imprenditoriale, offrendo un ventaglio di opportunità che vanno ben oltre il suo clima mite e la sua ricca cultura. Uno dei fattori chiave risiede nella sua posizione strategica come ponte naturale tra l’Europa, l’Africa e l’America Latina. Questa collocazione privilegiata facilita l’accesso a mercati globali diversificati, aprendo le porte a flussi commerciali internazionali e a collaborazioni transcontinentali. In un’economia sempre più interconnessa, questa caratteristica rappresenta un vantaggio competitivo non trascurabile per le imprese che mirano a espandere la propria portata.

I settori trainanti

Parallelamente, la Spagna vanta un mercato interno dinamico e in crescita, con una popolazione numerosa e un potere d’acquisto in costante aumento. Settori come il turismo, l’energia rinnovabile, la tecnologia e l’agroalimentare mostrano un particolare fermento e offrono spazi significativi per nuove iniziative imprenditoriali. Inoltre, il governo spagnolo ha implementato negli anni diverse politiche volte a incentivare l’imprenditoria e gli investimenti esteri, semplificando alcune procedure burocratiche e offrendo agevolazioni fiscali mirate. Questo ambiente più favorevole contribuisce a ridurre gli ostacoli iniziali per chi avvia una nuova attività.

Capitale umano

Un altro elemento di forza è rappresentato dal capitale umano qualificato e competitivo. Le università spagnole formano professionisti di alto livello in svariati settori, e il costo del lavoro, pur essendo in linea con gli standard europei, risulta spesso più competitivo rispetto ad altri paesi del Nord Europa. Questa disponibilità di talenti rappresenta una risorsa preziosa per le aziende che cercano personale competente e motivato.

Qualità della vita

Infine, non si può sottovalutare la qualità della vita che la Spagna offre. Un clima piacevole, un ricco patrimonio culturale, un sistema sanitario efficiente e uno stile di vita rilassato contribuiscono a rendere il paese un luogo attraente non solo per fare affari, ma anche per viverci. Questa attrattività può facilitare l’attrazione e laRetention di talenti internazionali, un aspetto sempre più cruciale nel contesto globale attuale. In sintesi, la combinazione di una posizione strategica, un mercato interno in crescita, politiche di supporto all’imprenditoria, capitale umano qualificato e un’elevata qualità della vita rende la Spagna una scelta ponderata e potenzialmente molto redditizia per chi desidera avviare o espandere la propria attività.

Strutture aziendali in Spagna

La Spagna offre una varietà di forme societarie, sia per privati ​​che per aziende che desiderano stabilirsi nel paese, ognuna con le sue caratteristiche principali. È fondamentale scegliere la struttura societaria più appropriata quando si costituisce un’azienda, poiché può avere un impatto diretto sul successo della propria impresa. Ecco le principali strutture disponibili. 

Società a responsabilità limitata

La società a responsabilità limitata, o Sociedad Limitada (SL), è una delle entità più diffuse in Spagna. Come suggerisce il nome, prevede una responsabilità limitata, garantendo che i soci siano responsabili solo per i loro conferimenti di capitale, mentre il loro patrimonio personale rimane separato dall’impresa.

Una SL può essere costituita da un solo socio (o da più soci) e richiede un capitale iniziale minimo di 3.000 euro. Questo capitale non deve essere versato al momento della registrazione della società o prima di essa. La SL può essere registrata con un capitale versato di 1 euro e ogni anno deve essere accantonato almeno il 20% degli utili della società per contribuire al capitale sociale fino al raggiungimento di 3.000 euro.

L’adattabilità e la responsabilità limitata della SL la rendono attraente sia per gli investitori nazionali che per quelli internazionali che desiderano avviare un’attività in Spagna. 

Nuova società a responsabilità limitata di impresa

La Sociedad Limitada Nueva Empresa (SLNE) è un tipo speciale di società a responsabilità limitata, progettata specificamente per progetti di piccole imprese. Un sistema semplificato semplifica la costituzione e l’avvio della società, garantendone comunque la personalità giuridica.

Una SLNE può essere costituita da uno a cinque soci, con un capitale iniziale compreso tra 3.000 e 120.000 euro. Come per una SL, i soci rispondono solo dei loro conferimenti, mentre il loro patrimonio personale rimane separato dall’impresa.

Società per azioni/società per azioni

La Sociedad Anónima (SA) è generalmente adatta alle grandi imprese o a quelle che intendono quotarsi in borsa. Offre la possibilità di raccogliere capitali attraverso l’emissione di azioni, che possono essere negoziate pubblicamente se la società è quotata in borsa. Una SA può essere costituita con un solo azionista, ma è solitamente più comune che ne abbiano più di uno.

Il capitale iniziale richiesto è di 60.000 euro e la responsabilità degli azionisti è limitata al loro investimento nella società. La SA è spesso una scelta strategica per operazioni su larga scala e per investitori stranieri con un notevole supporto finanziario.

Società in accomandita semplice

In una società in accomandita semplice (Socieded Comanditaria), ci sono due tipi di soci: i soci accomandatari (GP), che hanno responsabilità illimitata, e i soci accomandanti (LP), che rispondono fino al capitale conferito. Le società in accomandita semplice devono avere almeno un GP e un LP, e non è richiesto alcun capitale iniziale minimo. 

Società in nome collettivo

Una società in nome collettivo, o Sociedad Colectiva, è una struttura in cui tutti i soci sono responsabili personalmente e solidalmente per i debiti e le obbligazioni della società. Non è richiesto un capitale iniziale minimo e i soci devono essere almeno due. Non sono richieste formalità particolari per la sua costituzione, a parte la stipula di un contratto privato tra i soci.

Branch

Una succursale, o branch, è un’estensione della società madre, non un’entità giuridica separata. Opera con lo stesso nome e ambito operativo della società madre ed è da questa interamente controllata. A differenza di una filiale, una succursale non ha responsabilità limitata, il che rende la società madre pienamente responsabile dei propri debiti e obblighi in Spagna. Non è richiesto un capitale iniziale minimo, sebbene sia necessario stanziare fondi sufficienti per le sue attività. 

Ufficio di rappresentanza

Anche un ufficio di rappresentanza è un’estensione della società madre in Spagna. Tuttavia, è principalmente progettato per ricerche di mercato e per stabilire relazioni commerciali, piuttosto che per svolgere attività commerciali. La società madre è pienamente responsabile delle attività e dei debiti dell’ufficio di rappresentanza e non è richiesto alcun capitale iniziale, poiché non si tratta di un’entità giuridica separata.

I requisiti per avviare un’attività commerciale

Aprire un’attività commerciale in Spagna implica il rispetto di una serie di requisiti di natura legale, amministrativa e fiscale, la cui complessità può variare in base alla forma giuridica scelta e al tipo di attività che si intende esercitare. Tuttavia, è possibile delineare un quadro generale dei passaggi e delle condizioni fondamentali da considerare. In primo luogo, un aspetto imprescindibile è l’identificazione e la scelta della forma giuridica più adatta alle proprie esigenze e caratteristiche dell’attività. Come accennato in precedenza, le opzioni spaziano dalla ditta individuale alla società a responsabilità limitata (SL) o alla società per azioni (SA), ognuna con specifici requisiti in termini di responsabilità, capitale sociale minimo (ove previsto) e adempimenti amministrativi.

Obblighi amministrativi

Una volta definita la struttura giuridica, è necessario adempiere a una serie di obblighi amministrativi preliminari. Tra questi spicca la richiesta del Codice Fiscale spagnolo, denominato Número de Identificación de Extranjero (NIE) per le persone fisiche straniere e Código de Identificación Fiscal (CIF) per le persone giuridiche. Questo codice è essenziale per qualsiasi operazione di natura economica e legale in Spagna. Successivamente, si procede alla richiesta della denominazione sociale presso il Registro Mercantil Central, al fine di assicurarsi che il nome scelto per l’attività sia disponibile e non coincida con denominazioni già esistenti.

Redazione dell’atto costitutivo

Il passo successivo cruciale è la redazione dell’atto costitutivo della società (nel caso di forme giuridiche societarie) e la sua formalizzazione tramite atto pubblico davanti a un notaio spagnolo. Questo documento definisce gli aspetti fondamentali della società, come la sua denominazione, la sede legale, l’oggetto sociale, il capitale sociale, la struttura amministrativa e le regole di funzionamento. Una volta firmato l’atto costitutivo, è necessario provvedere all’iscrizione della società nel Registro Mercantil Provincial competente per la sede legale. Questa iscrizione conferisce piena personalità giuridica alla società e ne attesta l’esistenza legale.

Obblighi fiscali

Parallelamente a questi adempimenti societari, è fondamentale considerare gli obblighi di natura fiscale. Ciò include la registrazione presso l’Agenzia Tributaria spagnola (Agencia Estatal de Administración Tributaria – AEAT) per ottenere il numero di identificazione fiscale definitivo e dichiarare l’inizio dell’attività. A seconda del tipo di attività esercitata, sarà necessario registrarsi per l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e, se applicabile, per l’Imposta sulle Attività Economiche (IAE).

Per approfondire: Spagna: guida al sistema fiscale.

Licenze e permessi

Infine, è importante sottolineare che l’avvio di un’attività commerciale può richiedere l’ottenimento di licenze e permessi specifici rilasciati dalle autorità locali (Comuni) o regionali (Comunità Autonome), a seconda del settore di attività e delle caratteristiche dell’esercizio commerciale (ad esempio, licenze sanitarie per attività alimentari, licenze di apertura per locali pubblici, ecc.). La mancata osservanza di questi requisiti può comportare sanzioni amministrative e la chiusura dell’attività. Pertanto, una pianificazione accurata e, spesso, la consulenza di professionisti legali e fiscali sono elementi chiave per avviare con successo un’attività commerciale in Spagna nel pieno rispetto della normativa vigente.

Le possibilità per gli imprenditori italiani

Le opportunità che la Spagna riserva agli imprenditori italiani sono molteplici e affondano le radici in una combinazione di fattori geografici, economici e culturali che rendono il paese iberico un terreno fertile per l’espansione e la creazione di nuove imprese. La vicinanza geografica e i legami storici e culturali tra Italia e Spagna facilitano la comprensione del mercato e delle dinamiche sociali, riducendo in parte le barriere all’ingresso che si possono incontrare in contesti più distanti. Inoltre, l’apprezzamento per il Made in Italy in Spagna, che spazia dalla moda all’agroalimentare, dal design all’ingegneria, offre un vantaggio competitivo intrinseco per le aziende italiane che desiderano espandere il proprio raggio d’azione.

Per un imprenditore italiano che guarda alla Spagna come a un’opportunità di crescita, si prospettano principalmente due strategie operative distinte, ognuna con le proprie implicazioni legali, fiscali e gestionali.

Internazionalizzazione tramite costituzione di una società controllata

Una prima via percorribile consiste nell’internazionalizzare l’attività esistente in Italia attraverso la costituzione di una società controllata in Spagna. Questa entità giuridica spagnola agirebbe come una filiale o una sussidiaria della casa madre italiana, beneficiando del know-how e della solidità del gruppo preesistente. In questo modello, la gestione e l’amministrazione della società spagnola vengono affidate a manager locali, figure professionali che conoscono a fondo il mercato, le normative e le dinamiche operative spagnole. Questa scelta strategica permette all’imprenditore italiano di espandere la propria presenza geografica, sfruttando le opportunità del mercato spagnolo, senza necessariamente trasferire la propria residenza o il centro dei propri interessi in Spagna. La società controllata spagnola opererebbe in autonomia, seppur sotto la supervisione strategica della casa madre italiana, e sarebbe soggetta alla normativa e alla fiscalità spagnola.

Per approfondire: Insediamento all’estero: stabile organizzazione o società?

Trasferimento e gestione diretta dell’attività

In alternativa, l’imprenditore italiano può optare per un trasferimento in Spagna e la gestione diretta della propria attività da lì. Questa scelta implica un coinvolgimento personale più profondo nel tessuto economico e sociale spagnolo. Trasferire la propria residenza e il centro dei propri interessi in Spagna permette di avere un controllo diretto sulle operazioni, di costruire relazioni commerciali più solide a livello locale e di rispondere in maniera più immediata alle esigenze del mercato. Questa opzione può essere particolarmente adatta per piccole e medie imprese o per attività che richiedono una forte presenza e un contatto diretto con la clientela locale. In questo scenario, l’imprenditore italiano diventa a tutti gli effetti un residente fiscale in Spagna, con le conseguenti implicazioni in termini di tassazione del reddito e del patrimonio.

L’errore da non commettere: gestione dall’Italia e rischi di esterovestizione o stabile organizzazione occulta

Un errore cruciale da evitare è quello di gestire di fatto l’attività spagnola direttamente dall’Italia, mantenendo la residenza fiscale e il centro decisionale in Italia, pur avendo formalmente una struttura giuridica in Spagna. Questa prassi espone l’imprenditore al grave rischio di esterovestizione nel caso di una società controllata, o alla configurazione di una stabile organizzazione occulta nel caso di un’attività formalmente indipendente ma di fatto gestita dall’Italia.

L’esterovestizione si verifica quando l’amministrazione effettiva di una società estera è localizzata in Italia, con la conseguenza che l’Agenzia delle Entrate italiana potrebbe contestare la residenza fiscale estera e assoggettare la società alla tassazione in Italia. Analogamente, una stabile organizzazione occulta si configura quando un’impresa estera esercita di fatto la propria attività in Italia in modo stabile e continuativo, senza averne formalmente una, con conseguente obbligo di dichiarare e pagare le imposte in Italia per i redditi prodotti tramite tale stabile organizzazione.

Gestire l’attività spagnola dall’Italia, senza un’adeguata strutturazione e senza rispettare i criteri di effettività della gestione e dell’amministrazione in Spagna, può portare a pesanti sanzioni fiscali e a contenziosi con le autorità competenti di entrambi i paesi. Pertanto, è fondamentale definire chiaramente la strategia di internazionalizzazione e assicurarsi che la gestione e l’amministrazione dell’attività in Spagna siano effettivamente localizzate in Spagna, affidandosi a manager locali o trasferendo la propria residenza, al fine di operare nel pieno rispetto delle normative vigenti ed evitare spiacevoli conseguenze fiscali.

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