Oggi, il settore blockchain conta tra i 15.000 e i 20.000 annunci di lavoro attivi a livello mondiale; la domanda è concentrata in Nord America (40%), Asia-Pacifico (35%) ed Europa (20%). In confronto, l’IA ha generato oltre 1 milione di posti di lavoro, alimentati da decenni di investimenti aziendali e dal supporto normativo.
In particolare, imitando i catalizzatori di crescita dell’IA, come l’adozione da parte delle aziende e la chiarezza normativa, il settore blockchain potrebbe registrare un boom di assunzioni. Ad esempio, la normativa MiCA dell’UE e i progetti pilota di aziende come JPMorgan (Onyx) e Visa (integrazione di USDC) stanno già mostrando un cambiamento in ottica di adozione a livello aziendale.
“La blockchain è ciò che l’IA era dieci anni fa: una tecnologia ricca di potenziale ma in attesa di compiere il “grande salto”. La giusta combinazione di regolamentazione, formazione e adozione aziendale potrebbe ridefinire il panorama lavorativo mondiale” commenta Gracy Chen, CEO di Bitget.
Scalabilità e formazione: due aspetti cruciali
Analogamente all’IA, che si basa sui progressi della potenza di calcolo, anche la blockchain ha bisogno di soluzioni Layer 2 come Arbitrum e gli sviluppi di Ethereum per ridurre i costi e migliorare l’efficienza. Nel frattempo, atenei come il MIT e Stanford stanno iniziando a integrare la blockchain nei programmi di studio, che rispecchiano gli albori dell’IA nel mondo accademico. Tuttavia, è ancora presente un gap di finanziamento: le startup di IA hanno attirato oltre $100 miliardi di capitale di rischio nel 2023, mentre le aziende blockchain hanno ottenuto solo $25 miliardi. L’analisi suggerisce che colmare questo divario potrebbe accelerare l’integrazione della blockchain in settori come la logistica, la supply chain e la sanità, dove i progetti di Microsoft e IBM stanno già gettando le basi.
Blockchain e ottime opportunità occupazionali
Se la blockchain seguirà il percorso dell’IA, gli stipendi per i ruoli specializzati, ora tra i $115,000 e i $191,000, potrebbero superare i $250,000, rivaleggiando con i migliori ingegneri di IA di aziende come OpenAI. Al fine di soddisfare l’aumento della domanda, questa crescita richiederebbe un cambiamento significativo nella formazione dei talenti, compresi corsi di laurea e programmi di studio incentrati sulla blockchain. I Paesi con politiche proattive, come Singapore, potrebbero emergere come hub di reclutamento, proprio come la Silicon Valley ha fatto per l’IA.
La crescita di Bitget è una testimonianza importante del potenziale del settore: la sua forza lavoro è passata dai 200 dipendenti del 2022 agli oltre 1.900 di oggi, con un aumento dell’850% in tre anni. Attualmente, l’exchange ha 129 offerte di lavoro aperte in tutto il mondo, coprendo ruoli che spaziano dalla compliance allo sviluppo commerciale, fino ad aree più tecniche come l’ingegneria blockchain e la gestione dei prodotti basati sull’IA. Le aree geografiche ad alta domanda includono le aree APAC (Vietnam, Singapore) e MENA, dove Bitget si sta espandendo in modo deciso per allinearsi alle strategie locali di adozione della blockchain, come nell’ambito dell’iniziativa nazionale del Vietnam in merito alla blockchain. In particolare, il 33% dei recenti candidati proviene dal settore bancario tradizionale, attratto dagli stipendi più alti e dalla cultura innovativa del settore crypto.
Il Rapporto di Bitget, quindi, sottolinea come la blockchain sia a un punto di svolta e potrebbe passare da nicchia a necessità, creando posti di lavoro che ancora non esistono. Nonostante le sfide, il potenziale è innegabile: un aumento di cinque volte dei posti di lavoro nella blockchain entro il 2030 potrebbe ridefinire i settori, i salari e le priorità economiche globali. Il punto non è se la crescita della blockchain rispecchierà quella dell’IA, ma quando, e se il mondo sarà pronto a sfruttarne tutto il potenziale.
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