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Zona logistica semplificata:gli ultimi decisivi passi perché diventi operativa


Procedure autorizzative semplificate, la possibilità di usufruire di un credito di imposta sugli investimenti e corridoi di vantaggio doganale. A portarli in dote è la Zona logistica semplificata, che in Friuli Venezia Giulia è pronta a vedere la luce, giunta alle battute finali dopo un lungo percorso di cinque anni.

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Perché la Zls diventi operativa, dopo il via libera arrivato con decreto governativo lo scorso mese di febbraio, manca ora “solo” la nomina del comitato d’indirizzo e la sua validazione con decreto dello stesso Consiglio dei Ministri. «Auspichiamo i tempi siano brevi» ha detto ieri alla Torre di Santa Maria, l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, in apertura del convegno “Zona logistica semplificata: contenuti e governance”, promosso da Confindustria Udine e dal Consorzio per lo sviluppo economico del Friuli (Cosef). Bini ha ricordato l’importante lavoro svolto nel corso di due legislature consecutive.

«Un lavoro di squadra – ha detto – che ha consentito al Fvg di ottenere un riconoscimento importante e strategico». Quella regionale, una delle 6 Zls riconosciute in Italia, individua come principali punti di riferimento i tre porti di Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro ai quali si aggiunge la cosiddetta area di retro-porto: 1.457 ettari in totale distribuiti in 26 comuni che potranno beneficiare delle agevolazioni previste.

«Con la Zls garantiremo nuove prospettive di crescita alle nostre imprese e renderemo il nostro territorio ancora più attrattivo per chi vuole investire» ha aggiunto Bini, garantendo, a margine dell’incontro, che l’amministrazione regionale farà pressing sul Governo affinché gli ultimi passaggi per rendere la Zls operativa arrivino a stretto giro. Nel frattempo, come hanno spiegato ieri i tecnici – Stefano Costantini (Archest), l’avvocato Alessandro Tudor e Marcello Orsatti (Confindustria Udine) – chiamati a illustrare le caratteristiche della Zls e le possibilità che questa apre, sia in termini di semplificazione burocratica che di incentivi, le imprese che ricadono all’interno delle particelle ricomprese nella Zona logistica semplificata possono già presentare domanda di accesso al credito d’imposta per il quale il Governo ha messo a disposizione delle Zls nel loro complesso 80 milioni.

«La Zona logistica semplificata del Fvg è un’opportunità concreta per il nostro territorio. Dopo anni di discussioni sulla necessità di sburocratizzare il sistema, la nostra Regione ci mette finalmente a disposizione uno strumento concreto» ha detto dal canto suo il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo. Per il numero uno degli industriali friulani la Zls non rappresenta un regalo, ma una sfida: «Dobbiamo affrontarla insieme – imprese, istituzioni, associazioni di categoria –, per investire in innovazione tecnologica, formare, attrarre talenti e promuovere sostenibilità. La Zls può effettivamente generare attrattività verso nuovi investimenti. È un modello di sviluppo che combina semplificazioni burocratiche, incentivi fiscali e infrastrutture logistiche avanzate per attrarre capitali, sostenere l’innovazione e rafforzare la competitività delle imprese, sia già insediate, sia nuove».

Marco Bruseschi, presidente del Cosef, ha ricordato infine come la Zls rappresenti « una leva fondamentale per connettere in modo più efficiente il sistema logistico con il tessuto industriale locale».—

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