LEGNANO – La sorpresa è arrivata proprio alla fine delle quattro ore di consiglio comunale. Trascorsa la mezzanotte, Legnano ha votato l’ordine del giorno “Per un’Europa di pace” proposto dal consigliere Federico Amadei (misto) in collaborazione con Rifondazione comunista, Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle (non rappresentati in consiglio), approvando il documento con una votazione decisamente trasversale, a destra come a sinistra.
A favore si sono espressi 8 consiglieri – oltre ad Amadei Borgio, Silvestri, Sambati (Pd); Crepaldi, Sassi (riLegnano); Carolina Toia e Laffusa (Lega) – uno contrario (Munafò, Fi) e ben 12 astenuti: Pigni, Boggiani, De Lea, Penati (Pd); Bonfrate, Bosetti, Pontani, Brambilla (Insieme per Legnano-Legnano Popolare); Carvelli, Grillo (Fdi); Brumana (Mdc) e il sindaco Radice. Una simile divisione nelle file della maggioranza arancione che amministra Legnano dal 2020 non si era mai vista.
Che cosa prevede il documento approvato
Il documento impegna il sindaco e la giunta “a rappresentare presso il Parlamento europeo, il governo italiano, il Parlamento, il presidente della Regione Lombardia e la presidenza dell’Anci le seguenti posizioni e impegni votati dal consiglio comunale: esprimere la netta contrarietà ad ogni forma di sostegno del piano di riarmo europeo ReArm Europe/Readiness 2030; sostenerne la sostituzione integrale con un piano di rilancio e sostegno agli investimenti che promuovano la competitività, la spesa sanitaria, il sostegno alle filiere produttive e industriali, gli incentivi all’occupazione, istruzione e green economy, per rendere l’economia europea più equa, competitiva, sicura e sostenibile al fine di recuperare i valori fondanti dell’Unione; chiedere che l’Italia – nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione – e l’Unione europea si facciano promotrici di soluzioni diplomatiche per favorire il processo di pace nei Paesi in guerra e la riduzione delle spese militari europee e nazionali, con creazione di nuovi percorsi di disarmo, il ripristino del trattato di messa al bando degli euromissili e che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite convochi una quarta sessione speciale sul disarmo (l’ultima risale a più di 35 anni fa); garantire il mantenimento dei livelli qualitativi ed economici delle attività comunali per la sicurezza e la socialità; promuovere nel territorio cittadino iniziative volte a diffondere una cultura della pace e sensibilizzare i cittadini legnanesi su questa importante tematica”.
I proponenti: «Stop a cultura bellicista»
I proponenti dell’ordine del giorno ringraziano oggi, mercoledì 7 maggio, «le consigliere e i consiglieri che hanno sostenuto questo documento e condiviso la responsabilità di rappresentare, anche a livello locale, una voce autorevole contro la logica del riarmo europeo rappresentata dal piano “ReArm Europe/Readiness 2030”, riaffermando con forza la necessità di un’Unione europea che torni a essere un progetto di pace, cooperazione e giustizia sociale, come immaginato dai suoi padri fondatori. Un’aspirazione urgente quanto difficile – proseguono Federico Amadei, Rc, Avs e M5s – in questo momento così drammatico della nostra storia. Le numerose astensioni espresse ci suggeriscono la fatica di andare oltre un generico appello per la pace, condiviso da tutti, per intraprendere un percorso che permetta di superare l’idea che la forza delle armi possa costituire un deterrente a conflitti presenti o futuri e di fuoriuscire dalle stesse logiche politiche che finiscono per giustificare il ricorso alla guerra come “necessario”.
«Solo abbandonando una cultura bellicista sarà possibile affrontare i problemi comuni del nostro tempo, destinando le risorse oggi previste per la spesa militare ai settori fondamentali per la vita delle persone: la sanità, l’istruzione, la transizione ecologica, il lavoro e il welfare. È questa la direzione in cui riteniamo si debba andare per costruire una vera sicurezza: quella che nasce dalla giustizia sociale, dalla tutela dell’ambiente e dalla promozione dei diritti umani. Ci impegniamo sin da ora – concludono i firmatari dell’odg approvato – a proseguire questo lavoro con nuove iniziative nel territorio, convinti che la pace non sia solo un’aspirazione, ma una pratica politica quotidiana da costruire insieme, a partire dalle nostre comunità».
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legnano pace europa consigliocomunale – MALPENSA24
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