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Lavoro e sicurezza, il disgelo tra Meloni e sindacati «Dialogo e confronto per trovare soluzioni»


L’incontro a Palazzo Chigi: risorse per oltre 1 miliardo e 200 milioni, più formazione, premi per le aziende virtuose. Impegno del governo sui subappalti. Landini (Cgil): trovato disponibilità per la prima volta. Fumarola (Cisl): bella pagina di relazioni con il governo

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«Non dobbiamo arrenderci a questa “normalità”, perché non c’è niente di normale nel morire sul posto di lavoro». E per una volta tutti sono d’accordo. Con queste parole la premier Giorgia Meloni giovedì mattina ha aperto il tavolo sulla sicurezza sul lavoro con i sindacati a Palazzo Chigi annunciato alla vigilia del Primo Maggio. Da una parte lei, il vicepremier Antonio Tajani, i ministri Marina Calderone (Lavoro), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Tommaso Foti (Affari europei, politiche di coesione e Pnrr), il sottosegretario Lucia Albano (Economia), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e il presidente Inail Fabrizio D’Ascenzo. Dall’altra parte, i sindacati – Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Cida, Cisal, Confedir, Confintesa, Confsal, Ciu, Cse.

Meloni: «Alleanza tra istituzioni, sindacati e associazioni»

Quattro ore di incontro (ma Meloni andrà via prima per altri impegni) in cui la premier parla di «sensibilità comune» e «attenzione condivisa», elenca quanto fatto finora dal governo per combattere le morti sul lavoro («una priorità»), ma soprattutto lancia un inedito messaggio di apertura: «Sono convinta che dal confronto e dal dialogo con i corpi intermedi della società – come sono appunto le organizzazioni sindacali – possano emergere le soluzioni migliori ai problemi che dobbiamo affrontare». E invita i sindacati ad «unire gli sforzi per radicare nella nostra nazione una solida cultura della sicurezza sul lavoro che sia capace di prevenire le troppe tragedie che continuano a ripetersi». Lo ripete chiudendo l’incontro: «L’auspicio, mio personale e di tutto il governo, è quello di dar vita ad un’alleanza tra istituzioni, sindacati e associazioni datoriali per mettere la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità dell’Italia». E annuncia di aver nominato l’ex governatore della Campania Stefano Caldoro consigliere per le Relazioni con le parti sociali.




















































Sindacati: bella pagina di relazioni con il governo

Clima di confronto inatteso per i rappresentanti sindacali che non nascondono la soddisfazione. «Oggi – dice la segretaria Cisl Daniela Fumarola – abbiamo segnato una bella pagina di relazioni con il governo, ora bisogna solo mettersi a lavorare sui contenuti». Sorpreso il leader Cgil Maurizio Landini: «Per la prima volta abbiamo trovato una disponibilità, almeno sulla carta, ad affrontare questi temi: non esprimo giudizi di merito – aggiunge -, perché bisogna capire cosa concretamente si farà». Soddisfatto il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri: «Sono state accolte le nostre richieste, un tavolo alla presidenza del Consiglio e l’uso dei residui del bilancio Inail per la sicurezza», ma torna a chiedere anche più ispettori per i controlli.

Le misure del governo e l’impegno sui subappalti

Meloni prima e Calderone poi hanno ricordato gli impegni del governo: oltre un miliardo e 200 milioni per la sicurezza (600 già destinati dai bandi Inail e altri 650 sempre da fondi Inail); più formazione per lavoratori e
datori di lavoro, soprattutto nei settori ad alto rischio, edilizia, logistica,
trasporti; più premi per le aziende che investono in prevenzione, soprattutto
quelle agricole; copertura totale Inail per studenti e docenti; corsi di
sicurezza nelle scuole.
C’è poi il tema dei subappalti, caro ai sindacati e
argomento di uno dei cinque referendum dell’8 e 9 giugno dove si chiede di
estendere la responsabilità degli infortuni anche all’azienda appaltante, oltre
a quella appaltatrice. Il governo si è detto disponibile a rivedere il Codice
degli appalti per quanto riguarda gare e subappalti. La ministra Calderone
sottolinea «la giornata proficua» e «il clima collaborativo»: «È importante la
piena collaborazione e condivisione». Ipotizza anche l’estensione ad altri
settori della patente a punti, oltre all’edilizia, e dà appuntamento al prossimo incontro.

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