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oltre 100 aziende per un’agroalimentare che guarda al futuro – Telemia


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Un padiglione imponente, un’immagine unitaria e una strategia chiara: così la Regione Calabria punta su export, qualità e promozione integrata, con attenzione a trasporti, giovani e nuove sfide ambientali.

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Assessore, buongiorno. Un’edizione speciale di TuttoFood, con uno stand rinnovato e ambizioso che rappresenta al meglio la Calabria. Quali sono le sue impressioni?

«Siamo molto soddisfatti. Il nostro stand è imponente, luminoso, attrattivo. Abbiamo voluto dare un segnale forte: la Calabria non ha nulla da invidiare alle regioni più grandi o più note. Con orgoglio abbiamo portato qui oltre 100 aziende e occupato uno spazio espositivo di 1.000 metri quadrati, creando le condizioni ideali perché i nostri imprenditori potessero incontrare buyer italiani e internazionali. È il risultato di un lungo lavoro, fatto anche nei momenti difficili. Oggi raccogliamo i primi frutti, ma il nostro obiettivo è andare ancora oltre.»

Parliamo di immagine: il marchio “Calabria Straordinaria” è ormai diventato un brand riconosciuto anche fuori dai confini regionali. Un’identità forte e condivisa…

«Assolutamente. Dal 2021 abbiamo scelto di promuoverci con un solo brand, “Calabria Straordinaria”, che oggi identifica non solo il turismo ma anche l’agroalimentare, la cultura, l’ambiente. È un marchio che arriva lontano, che comunica efficacemente la ricchezza e l’unicità della nostra regione. Siamo consapevoli che stiamo dando fastidio – in senso buono – perché la Calabria si sta affermando, finalmente, con la dignità e il valore che merita. Ma dobbiamo essere i primi, noi calabresi, ad averne consapevolezza.»

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La presenza dei ministri Salvini e Lollobrigida al vostro padiglione dimostra l’attenzione nazionale nei confronti della Calabria. Che segnale è?

«È un segnale importante. Il presidente Occhiuto sta facendo un grande lavoro a livello nazionale, e questo si riflette anche nella percezione esterna della nostra regione. Non siamo più fanalino di coda: ci stiamo riscattando con i fatti. I ministri hanno riconosciuto il valore delle nostre eccellenze e la sinergia tra agroalimentare e infrastrutture è fondamentale. Il vicepremier Salvini ha sottolineato l’importanza delle nuove strade e dei trasporti per promuovere il nostro export. Anche su questo stiamo intervenendo: abbiamo rinnovato il parco treni, migliorato il trasporto pubblico locale e investiamo sull’intermodalità.»

C’è poi una forte sinergia istituzionale, anche con la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Camera di Commercio…

«Sì, abbiamo stretto un patto strategico con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, e stiamo lavorando insieme a tutte le Camere di Commercio. La Calabria è una sola, e deve parlarsi con una voce unitaria. Questa collaborazione rafforza la nostra presenza in manifestazioni nazionali e internazionali, e ci consente di promuovere un’immagine coerente, forte, entusiasta. Un entusiasmo che parte dalle aziende e che vogliamo trasformare in risultati concreti.»

L’export cresce da 13 trimestri consecutivi. Nonostante le difficoltà globali, l’agroalimentare calabrese continua a espandersi…

«I numeri parlano chiaro: l’export cresce, soprattutto per le piccole imprese, e il comparto agroalimentare è uno dei principali motori. A ogni fiera portiamo più aziende, e questo significa che chi viene con noi ha contatti, occasioni, ritorni. Facciamo sforzi importanti, anche economici, ma quando vediamo la soddisfazione degli imprenditori sappiamo di essere sulla strada giusta.»

Dietro la vetrina delle fiere, però, c’è un lavoro strutturale di sostegno alle imprese. Quali sono le prossime azioni concrete?

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«Il lavoro parte da lontano. Abbiamo semplificato i bandi, scelto indirizzi strategici, puntato su qualità, sostenibilità e innovazione. Le prossime misure riguarderanno:

  • insediamento dei giovani agricoltori (fino a 100.000 euro a fondo perduto),
  • piano olivicolo regionale (con l’obiettivo di creare 10.000 nuovi ettari coltivati),
  • meccanizzazione agricola,
  • sicurezza sul lavoro,
  • strade interpoderali e acquedotti rurali,
  • sistemi anti-brina e protezione dal cambiamento climatico.

Stiamo velocizzando le graduatorie (oggi a 2,5 mesi, ma vogliamo scendere a 1,5) e costruendo una strategia complessiva: sostegno, promozione e commercializzazione.»

Un messaggio finale?

«Vogliamo che i nostri giovani riscoprano l’orgoglio di essere calabresi. Questa è una regione incredibile, che offre opportunità spesso invisibili ma reali. Sta a noi valorizzarle, e lo stiamo facendo con passione e concretezza.»





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