Bdm Banca, alla ex Popolare Bari scoppia la grana dei premi al personale. «Penalizzati rispetto a Medio credito centrale»

Confermati gli utili; anzi, crescono rispetto allo scorso anno. Ma per il personale Bdm Banca sceglie di utilizzare la tecnica del doppio parametro con ripercussioni sull’unità sindacale. Martedì scorso l’isituto di credito controllato ex Popolare di Bari (controllato dal gruppo Medio Credito Centrale) ha diffuso un comunicato per far conoscere agli stakeholder i risultati del primo trimestre in corso. «Si chiude con un importante miglioramento delle performance – è scritto in una nota – che registra un utile netto pari a 15 milioni rispetto agli 8,7 milioni registrati al 31 marzo 2024 (più 72%, ndr). Cresce del 36,5% il sostegno al territorio con 334,5 milioni di finanziamenti a famiglie e imprese». 

Numeri incoraggianti che, tuttavia, sono poco utilizzati per rasserenare il clima interno dipendenti-organizzazioni di rappresentanza. Così dopo due giorni dai primi dati della performance 2025 Fist Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno diffuso i dati sul “premio aziendale per gli anni 2024 e 2025”, quello le cui modalità sono state rigettate dalla Fabi (che non ha firmato l’accordo del 16 dicembre scorso). «Abbiamo ricevuto da parte aziendale – è riportato nell’avviso ai lavoratori – comunicazione relativa all’indicatore sintetico di performance a seguito della approvazione del bilancio 2024 da parte dell’assemblea dei soci. Tale indicatore si è assestato per il 2024 all’1,1 e pertanto in base a quanto previsto all’articolo 4 del suddetto accordo farà scaturire l’erogazione dei seguenti importi di premio aziendale: 951 euro (in caso di scelta della modalità di erogazione solo componente monetaria) o 1.046 euro (in caso di scelta della modalità di erogazione per la sola componente welfare totale o parziale)».

Il punto è che la principale frizione tra i firmatari riguarda proprio il livello del “bonus”. Fabi aveva chiesto di agganciarlo a quello erogato ai dipendenti di tutto il gruppo Mcc, ma senza ottenere la risposta desiderata. E quindi dopo 24 ore dalla comunicazione Fist Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin è partita quella della Fabi che fa i conti e in una tabella evidenzia le differenze con i più fortunati colleghi di Mcc. «Hanno certificato che i dipendenti della ex Banca Popolare di Bari – scrivono i sindacalisti – sono di categoria inferiore agli stessi colleghi della capogruppo, in cui il premio da corrispondere, con indicatore sintetico di performance, pari a 1,1, è di 2.267 euro, ovvero 1.316 euro in meno di quello assegnato allo stesso livello del personale Bdm Banca».

Poi viene riportata la tabella integrale con qd3 1.924 euro (meno 973 euro), qd2 1.717 (meno 766), qd1 1.618 (meno 667), 3a4l 1.425 (meno 474), 3a3l 1.322 (meno 371), 3a2l 1.250 (meno 299) e 3a1l 1.185 (meno 234). «Sta ai colleghi valutare se si tratta di recita o meno, visto il trattamento riservato agli altri dipendenti del gruppo Mcc. Ricordiamo che ai colleghi di Cassa di Risparmio di Orvieto – concludono da Fabi – è stato riconosciuto un premio aziendale di 500 euro maggiore di quello di Bdm Banca. Chissà per quanto tempo ancora si dovrà sopportare questo iniquo trattamento. Riteniamo che continuando a recitare, chi si dovrebbe unire alla nostra lotta, continuerà a far materializzare nell’animo del personale di Bdm una sofferenza silenziosa».

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