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Dichiarazione dei redditi 2025 ai blocchi di partenza


Prende il via la stagione dei bonus fiscali con l’invio della dichiarazione dei redditi 2025 dal 15 maggio. La trasmissione entro il 31 del mese permetterà di ricevere il rimborso IRPEF già a luglio

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La nuova stagione dichiarativa prende ufficialmente il via il 15 maggio, quando i contribuenti potranno modificare e inviare il modello 730/2025.

Intanto, nella settimana appena trascorsa dopo il rientro dai ponti delle festività pasquali sono state diverse le novità dal mondo del Fisco e del Lavoro.

Si parte con la sempre più vicina attuazione degli incentivi all’assunzione di giovani e donne: dopo la pubblicazione dei decreti ora mancano solo le istruzioni INPS per la domanda.

Per i giovani lavoratori e lavoratrici a farsi largo è anche una nuova proposta di legge per garantire una flat tax del 5 per cento ai giovani neo assunti e intervenire sugli stipendi degli under 30.

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In tema di bonus, è arrivata anche pubblicazione del decreto attuativo del bonus animali domestici, atteso dai primi mesi del 2024.

Dichiarazione dei redditi 2025: modifica e invio dal 15 maggio

A partire dal 15 maggio sarà possibile modificare o accettare la dichiarazione dei redditi precompilata, disponibile dallo scorso 30 aprile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Qui troveranno spazio buona parte delle spese sostenute nel 2024 che danno diritto a detrazioni o deduzioni.

Le scadenze per l’invio sono fissate al 30 settembre per il modello 730 e al 31 ottobre per il modello Redditi Persone Fisiche.

Ma come noto dalla data dell’invio dipende anche il momento del rimborso IRPEF. I rimborsi per ottenere i bonus del modello 730 infatti vengono erogati secondo un calendario legato alle tempistiche di trasmissione.

La prima data da monitorare è quella del 31 maggio: chi invierà la dichiarazione entro questa data potrà ottenere i bonus in busta paga già a luglio, mentre per i pensionati si partirà a dicembre.

Flat tax del 5 per cento ai giovani neo assunti?

A far discutere in settimana è stata la nuova proposta di legge avanzata dalla Lega che prevede di ridurre al minimo il peso fiscale sugli stipendi dei giovani neo assunti con una flat tax al 5 per cento.

Secondo quanto anticipato all’Agenzia Adnkronos dal sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, il pacchetto di novità per agevolare i contratti degli under 30, ma non solo, e per favorire il rientro dei cervelli dovrebbe arrivare entro il mese di maggio.

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La proposta prevede che per 5 anni i dipendenti under 30 con redditi fino a 40.000 euro applicherebbero una flat tax del 5 per cento, proprio come accade attualmente per i titolari di partita IVA in regime forfettario.

Ai datori di lavoro poi spetterebbe un esonero totale dei contributi previdenziali per 3 anni.

Incentivi anche per invogliare a rientrare dall’estero, dove la soglia per ipotizzata per applicare la tassazione piatta sarebbe più generosa, pari a 100.000 euro.

In tema di agevolazioni all’assunzione è ancora più vicina l’attuazione dei bonus under 35 e donne, attesi da più di un anno.

Con la pubblicazione dei decreti attuativi sul sito del Ministero del Lavoro si aggiunge un altro tassello, ora mancano solo le istruzioni INPS.

Le agevolazioni però saranno attuate secondo un doppio binario, che in parte penalizza i contratti stipulati nella ZES Unica Sud, per i quali si deve rispettare la data di autorizzazione UE (31 gennaio 2025). Inoltre possono essere agevolati appieno solo i rapporti avviati dopo l’invio della domanda all’INPS, che ancora non può essere trasmessa.


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A fare passi avanti è stato poi anche il decreto attuativo con il rifinanziamento del bonus psicologo per il 2024/2025. Il testo del provvedimento, che rappresenta una sorta di Testo Unico dell’agevolazione, è stato approvato in Conferenza Stato-Regioni.

Il decreto disciplina la ripartizione dei fondi ma introduce anche dei correttivi per un efficiente utilizzo del contributo.

I lavori parlamentari della settimana: il decreto PA è legge

Settimana intensa anche per quanto riguarda i lavori parlamentari: dopo l’approvazione dell’aula del Senato, il decreto PA, che introduce nuove procedure per l’assunzione e il reclutamento nella pubblica amministrazione ma non solo, è stato convertito in legge.

Il provvedimento contiene misure volte, da un lato, a rendere il settore pubblico più attrattivo per le giovani generazioni e, dall’altro, a garantire la funzionalità delle pubbliche amministrazioni, concentrandosi in particolar modo sugli enti locali, per i quali si prevede l’aumento delle risorse per il salario accessorio dei dipendenti, adeguandolo a quelle dei dipendenti ministeriali.

Proseguono poi i lavori alla Camera per la conversione in legge del decreto che disciplina l’obbligo di polizze catastrofali per le imprese.

Nella seduta del 6 maggio si è chiuso il cerchio degli emendamenti che vanno a rivedere le regole dell’assicurazione contro i rischi catastrofali, con alcune novità di rilievo che riguardano i beni in locazione.

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Tra questi quello che prevede la corresponsione dell’indennizzo in caso di evento catastrofale al proprietario nel caso in di assicurazione di beni di terzi da parte dell’imprenditore.

A chiusura della settimana, infine, è arrivata dalla riunione del Consiglio dei Ministri l’approvazione preliminare per il diciassettesimo decreto attuativo della riforma fiscale con “Disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale”.

Il testo introduce una maggiore autonomia fiscale per gli enti territoriali e opera una semplificazione degli adempimenti a carico di cittadini e imprese.

Tra le novità del testo che pone anche le prime basi di federalismo fiscale per le Regioni, la possibilità di introdurre in via autonoma le definizioni agevolate dei propri crediti fiscali, ovvero di procedere in autonomia con la rottamazione delle cartelle, e novità sul pagamento del bollo auto.

Bonus animali domestici, pronto il decreto attuativo: a chi spetta?

Dopo più di un anno dalla scadenza, arriva il decreto con le istruzioni per richiedere il bonus animali domestici destinato agli over 65.

Si tratta dell’agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio 2024 per supportare gli over 65 in possesso di un ISEE inferiore a 16.215 euro che, nel triennio 2024/2026, si trovano a sostenere spese per farmaci, visite e operazioni chirurgiche veterinarie.

L’agevolazione non deve essere confusa con la detrazione di cui è possibile beneficiare, a prescindere dall’età e dalla condizione economica, tramite la dichiarazione dei redditi.

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Gli animali da compagnia che danno diritto al bonus sono cani, gatti e furetti, così come previsto dal regolamento (UE) 2016/429.

Per richiedere il contributo, è necessario seguire le istruzioni della Regione di residenza, ma bisognerà in ogni caso indicare il numero di iscrizione nella Banca Dati Nazionale e la documentazione relativa alla spesa sostenuta. L’importo è definito su base regionale.





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