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Bonus donne da 650 euro al mese, come ottenerlo e quanto dura


A partire dal 16 maggio il Governo metterà a disposizione un nuovo bonus per favorire le assunzioni delle donne all’interno delle aziende private. L’obiettivo è quello di contrastare la disoccupazione femminile, un problema particolarmente grave in Italia, che risulta il peggior Paese dell’Ue per questa metrica.

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Il bonus prenderà la forma di uno sconto sui contributi che il datore di lavoro dovrà versare allo Stato. Sono però diversi i requisiti che ogni donna dovrà rispettare per poter ottenere questo sgravio.

Quanto vale il bonus donne

Il bonus donne varato dal Governo di Giorgia Meloni con il decreto legge 60/2024 consiste in uno sgravio contributivo del 100% per i datori di lavoro che assumono donne in particolare condizione di difficoltà. In totale, l’importo del bonus non potrà superare i 650 euro al mese.

Per ottenere il bonus, le aziende dovranno assumere donne con requisiti precisi, esclusivamente attraverso contratti a tempo indeterminato. Sono quindi esclusi i contratti di collaborazione, quelli di apprendistato, i rapporti di lavoro domestico e contratti a chiamata. Escluse anche le pubbliche amministrazioni: questo bonus è riservato ai datori di lavoro privati.

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I requisiti per il bonus donne

L’unico requisito base per una donna che vuole essere assunta attraverso questo bonus è quello di essere disoccupata da 24 mesi. Ci sono però diverse eccezioni, tra cui quella relativa al lavoro svolto. Sono infatti avvantaggiate le donne che lavorano in ambiti in cui esiste una forte disparità di genere.

I settori sono individuati dal decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, e del il Ministro dell’Economia e delle finanze, del 30 dicembre 2024, numeero 3217 e sono:

  • agricoltura;
  • industria estrattiva;
  • costruzioni;
  • acqua e gestione rifiuti;
  • industria energetica;
  • industria manifatturiera;
  • trasporto e  magazzinaggio;
  • informazione e comunicazione.

Se la donna che deve essere assunta vuole lavorare in questi ambiti, il requisito di disoccupazione scende da 24 a 12 mesi.

Più vantaggi al Sud

Il bonus donne presenta una particolarità. La legge riconosce infatti che il problema della disoccupazione femminile è maggiormente diffuso al Sud, e che questo rappresenta un fattore che limita la crescita delle regioni meridionali.

Per questa ragione, la normativa fa uso della designazione della Zona economica speciale (Zes) unica, che riunisce Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, per definire condizioni più favorevoli per l’accesso al bonus.

Anche in questo caso, come per le professioni con una grande disparità di genere, si tratta di una riduzione dei mesi di disoccupazione necessari per avere accesso allo sgravio contributivo. Nelle regioni del Sud, passa da 24 a soli 6 mesi.

Come presentare la domanda per il bonus donne

A presentare domanda per il bonus donna devono essere i datori di lavoro intenzionati ad assumere. I moduli vanno compilati online, sul sito dell’Inps, attraverso il Portale delle agevolazioni, e saranno disponibili a partire dal 16 maggio. Le domande dovranno contenere:

  • i dati dell’azienda e della lavoratrice,
  • la retribuzione prevista,
  • la dichiarazione che non si usufruisce di altri sgravi non compatibili.

Il bonus donne infatti non è compatibile con altre misure che riducono l’ammontare di contributi che il datore di lavoro deve pagare. La domanda di bonus può essere presentata dopo l’assunzione solo se si tratta di domande fatte per donne disoccupate da 24 mesi o da 12 mesi in settori ad alta disparità di genere. Per le donne disoccupate da 6 mesi residenti nella Zes, la domanda va presentata prima dell’assunzione.

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