Verlicchi, perché gli elettori dovrebbero votarla? Quali sono le sue priorità per Ravenna? «Perché con La Pigna si ridurranno notevolmente le imposte ed il costo dei servizi comunali. Si attuerà un piano straordinario di sistemazione delle strade, dei marciapiedi e delle piste ciclabili. Si investirà nella sicurezza dei Ravennati e del territorio. Si insedieranno nelle case delle comunità i servizi specialistici e si cambierà sistema di raccolta dei rifiuti La Pigna è una lista civica fatta di ravennati che da 10 anni si impegnano quotidianamente per questo territorio che hanno a cuore. La mia candidatura rappresenta l’unica vera alternativa al sistema di potere del PD. Nella Pigna, attraverso i 32 candidati, sono presenti comprovate e qualificate competenze, professionalità ed esperienze in tutti i settori quali la sicurezza, la sanità , lo sport, la cultura l’imprenditorialità , l’ambiente, le infrastrutture stradali. Questo impegno, frutto della presenza de La Pigna su tutto il territorio comunale è poi dimostrato dalle oltre 500 proposte fatte in Consiglio Comunale dal 2017 ad oggi». L’astensionismo è un problema per lei? «L’astensionismo è prima di tutto un problema per i ravennati che desiderano una svolta nella guida del Comune. Chi non va a votare perché deluso dal centrosinistra e dal centrodestra è come se si recasse ai seggi per votare PD. Ma c’e un’alternativa: La Pigna. Se i ravennati andranno numerosi alle urne, c’e la concreta possibilità di portare il PD al ballottaggio e scalzare un sistema di potere che soggioga Ravenna da decenni». Tre progetti concreti per Ravenna 2030 fra centro città, lidi e forese «Per noi de La Pigna città, forese e lidi hanno la stessa importanza. Anche questi ultimi, infatti, soffrono di decenni di totale abbandono da parte delle amministrazioni a guida PD.Per questo, oggi, sono necessari diversi interventi. Tra questi, i 3 principali si concentrano sulla sicurezza, la lotta al degrado e il taglio delle imposte comunali. Per la sicurezza abbiamo pensato allo stanziamento di un fondo di 45 milioni di euro per il rifacimento di strade, marciapiedi e piste ciclabili. Intendiamo realizzare una bicipolitana per collegare le diverse località tra di loro e con la città. Aumenteremo la presenza della Polizia Locale, del vigile di quartiere e provvederemo all’apertura dei distaccamenti della Polizia Locale nei lidi e nel forese. Infine, procederemo con il completamento della rete di videosorveglianza. Per quanto riguarda l’eliminazione del degrado abbiamo pensato ad un nuovo arredo urbano per rendere accoglienti i nostri lidi. Stop ai bidoncini (fatta eccezione per le case isolate) che saranno sostituiti dai cassonetti intelligenti. Prevediamo la presenza dell’operatore ecologico nei quartieri e le sanzioni per chi sporca e inquina. Infine, prevediamo un taglio imposte comunali (Irpef, Imu, ecc): attraverso il decremento della spesa comunale, reperiremo circa 2 milioni di euro l’anno da destinare al sostegno delle attività economiche con un fondo per l’innovazione delle imprese, il sostegno alle imprese giovanili e per incentivare le assunzioni». Degli 8 anni di De Pascale sindaco cosa promuove e cosa boccia? «Non c’e davvero nulla da promuovere ed il perché è sotto gli occhi di tutti noi ravennati. Degrado, insicurezza, cementificazione, località abbandonate, sanità peggiorata, mancata messa in sicurezza del territorio, imposte comunali portate al massimo consentito dalla legge, strade martoriate, piste ciclabili e marciapiedi impraticabili, raccolta rifiuti notevolmente peggiorata. Questi sono gli elementi che hanno caratterizzato gli 8 anni da sindaco di de Pascale. Non c’e davvero nulla da salvare se non il fatto che se ne sia andato prima del termine del secondo mandato, dando così l’occasione a Ravenna di poter voltare pagina con un’amministrazione finalmente non guidata dal PD». Cosa propone per gli under 30? «I giovani rappresentano il futuro dello sviluppo e della crescita del nostro Comune. Intendiamo implementare le opportunità per i giovani ravennati, attraverso incentivi a sostegno delle start up giovanili, dell’avvio al lavoro autonomo, oltre a esenzioni per i primi 3 anni di attività dal pagamento delle imposte comunali. E ancora facilitazioni per l’accesso al credito, incentivi per le aziende che assumono giovani, convenzioni con le banche per applicare un tasso di interesse ridotto ai mutui prima casa acquistati da giovani, contributi per le locazioni. Spazi pubblici per l’aggregazione dei giovani nei quali realizzare attività culturali e ricreative, biglietti e abbonamenti ridotti per teatri, musei, eventi, cinema e altri luoghi di cultura locale».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link