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«Lavoriamo al nuovo Piano regolatore della città»



di Beppe Malò

ALBA Il Piano regolatore generale di Alba ha bisogno di un consistente intervento di manutenzione. Nonostante sia piuttosto giovane – è stato deliberato dalla Regione il 30 maggio del 2016, mentre il progetto definitivo venne approvato nel settembre 2013 –, è emersa la necessità di mettere mano ai suoi contenuti soprattutto per quanto riguarda le problematiche connesse al traffico cittadino, che è peggiorato non poco negli ultimi anni.

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Nel corso del Consiglio comunale di fine aprile, è stata inserita nella terza variazione di bilancio anche un accantonamento da 200mila euro da destinare ai tecnici che provvederanno alla revisione del documento.

Ne abbiamo parlato in anteprima con il sindaco, Alberto Gatto, che ha anche la delega all’urbanistica.

Come si metterà mano al Piano regolatore, Gatto?

«Impegnando le risorse necessarie, prende il via il percorso che metterà a disposizione della città un nuovo strumento urbanistico generale in grado di dare risposte alle esigenze emerse in questi anni. Il primo passo sarà quello di individuare un gruppo di tecnici competenti e capaci di interagire al meglio con i nostri uffici. Si tratta di un’esigenza che è giusto definire strategica, con l’intento di disegnare le nuove linee d’indirizzo edilizio, strutturale, della viabilità, dei servizi, delle aree verdi e dei collegamenti della nostra città».

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Alberto Gatto – Sindaco di Alba

Perché questa revisione è considerata strategica?

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«Perché è, prima di tutto, funzionale al fatto che in questi anni è cambiato il mondo e anche Alba. Il nostro Piano è stato elaborato in circostanze molto diverse: ne avevo già discusso con l’assessora al- l’urbanistica della Giunta Bo, Fernanda Abellonio, quando è stato necessario affrontare un grande numero di varianti per accogliere richieste e dare soluzioni a diverse necessità. È giusto pertanto un approccio complessivo, che sarà portato avanti come un cantiere aperto e partecipato: dalle Commissioni permanenti al confronto con le realtà cittadine, con i quartieri, con i tecnici, gli architetti, i geometri, gli ingegneri e con tutti i soggetti che saranno in grado di dare contributi. Sarà a tutti gli effetti un nuovo Piano regolatore della città».

Quali elementi saranno coinvolti in questa revisione?

«È nostra intenzione partire da elementi già considerati, come l’adesione al Piano paesaggistico regionale, con particolare riferimento ai fabbricati storici, alle aree agricole, agli spazi boschivi e all’adeguamento edilizio cittadino a uno schema condiviso, in modo da uniformarci. Al centro delle modifiche, per esempio, gli spazi dei parcheggi, delle scuole, delle aree destinate a servizi individuali. Sarà dedicata la massima attenzione alla tutela del centro, con le sue testimonianze artistiche e storiche, così come alla valutazione della richiesta di riduzione delle aree di espansione della città: l’obiettivo è ridurre il consumo di suolo, soprattutto dove non è necessario».

L’Alba del futuro

In prospettiva, dove guarderà il nuovo Piano, Gatto?

«La nostra intenzione è quella di pensare al di là dell’Alba del 2024, per immaginare le soluzioni per la città che avremo tra 20 anni. E non sarà facile progettare una dimensione collettiva tenendo in armonia il pubblico e il privato, l’interesse e le opportunità di tutti, le posizioni politiche, il dialogo indispensabile per il perseguimento del- l’obiettivo finale a partire da coloro che, materialmente, realizzeranno questo ampio lavoro di revisione generale».

Arriviamo al punto: che cosa si immagina a livello di viabilità, il nodo più critico della nostra città?

«Tenere conto delle strade attuali, della mobilità e di percorsi alternativi, soprattutto in un contesto di sostenibilità, saranno i primi punti a cui lavoreranno i tecnici in sede di revisione. Il futuro della città non potrà fare a meno del terzo ponte, della strada sotto collinare verso la Moretta, della tangenziale Est, del tunnel di Santa Rosalia e del collegamento verso Cantina Roddi. Questo è il futuro. Ma, se vogliamo che Alba affronti con successo il problema delle auto, il terzo ponte, con i due sistemi di tangenziale urbana per lo spostamento del traffico fuori dal centro cittadino, sono necessari. Nel frattempo, lavoreremo per garantire nuovi varchi, per realizzare il collegamento tra corso Europa e la rotatoria della Vigna, la strada lungo il Riddone per alleggerire corso Canale e migliorare la situazione attuale. Intendiamo anche individuare parcheggi di prossimità e valorizzare le aree verdi, per una città più vivibile e sostenibile per tutti».  b.m.

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