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Tipicità in Blu: innovazione, ambiente e cucina si incontrano ad Ancona sotto il segno della blue economy


In un festival che celebra il mare come orizzonte di innovazione, ricerca e cultura sostenibile, la cucina del riuso diventa metafora potente di un futuro più responsabile. Tipicità in Blu, giunto alla sua dodicesima edizione, apre ad Ancona con un fitto programma di appuntamenti che intrecciano scienza, impresa e creatività. Ma è alle 17:00, presso Marina Dorica, che la sostenibilità si fa gusto, grazie al talk-cooking show “Sapori del Mare”, l’evento firmato AnconAmbiente che dà voce – e sapore – a una delle sfide più urgenti della nostra epoca: ridurre lo spreco alimentare trasformandolo in risorsa.

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Nel cuore del Blu Village di Piazza Cavour, mentre l’Università Politecnica delle Marche anima il dibattito sulle tecnologie del mare e le start-up green raccontano il futuro dell’acquacoltura e del recupero energetico dai rifiuti, “Sapori del Mare” porta a terra, in modo tangibile e partecipato, il principio fondante della blue economy: valorizzare ciò che già abbiamo, riducendo l’impatto ambientale e creando nuova economia dalla sostenibilità.

L’iniziativa, promossa in collaborazione con CO.PE.MO e lo chef Paolo Antinori, rappresenta un raro esempio di applicazione concreta dei principi dell’economia circolare nel contesto agroalimentare. Non solo showcooking, ma una vera tavola rotonda tra istituzioni, scienza e impresa, moderata dal giornalista Gabriele Costantini e animata dagli interventi del presidente di AnconAmbiente Antonio Gitto ed Elio Brutti di CO.PE.MO. Al centro del confronto, la consapevolezza che la sostenibilità ambientale può – e deve – cominciare dalla tavola, ridando valore agli scarti e promuovendo un nuovo approccio al consumo alimentare.

“Ogni alimento non sprecato è un passo verso un’economia più giusta, etica e sostenibile”, ha dichiarato Gitto. “Con ‘Sapori del Mare’ vogliamo dimostrare che innovazione e creatività possono nascere anche da ciò che normalmente verrebbe scartato. È questo il cuore della nostra visione: trasformare il rifiuto in risorsa, il gesto quotidiano in cambiamento sistemico”.

Il menù proposto da Antinori, che utilizza materie prime “di recupero” del mare Adriatico fornite da CO.PE.MO, racconta di una gastronomia capace di dialogare con l’ambiente, proponendo una cucina povera solo in apparenza, ma ricca di significato, identità e innovazione. E dove il riutilizzo non è solo una pratica sostenibile, ma anche una scelta di gusto.

Il progetto si inserisce nel solco tracciato da AnconAmbiente con il programma “Regaliamoci l’Ambiente”, attivo dal 2018, che punta a formare cittadini consapevoli sull’utilizzo delle risorse alimentari e sull’importanza di una corretta raccolta dell’organico. In un’economia blu matura, infatti, anche il compost può diventare valore aggiunto, completando un ciclo virtuoso che unisce ambiente, economia e cultura.

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In un contesto come quello di Tipicità in Blu, dove si parla di genetica della vongola adriatica, di energia dai rifiuti e di cambiamenti climatici che modificano anche la cucina, “Sapori del Mare” emerge come un laboratorio vivo di educazione ambientale, ma anche come proposta replicabile e scalabile di sviluppo locale sostenibile.

Tra innovazioni tecnologiche e piatti che raccontano il mare con coscienza, Ancona si conferma laboratorio dinamico di blue e green economy, e Tipicità in Blu, ancora una volta, si rivela molto più di un festival: un punto d’incontro tra scienza e comunità, tra futuro e presente, tra etica e impresa.



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