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Bonus ZES 2024 guida completa per inviare domande entro il 30 maggio e ottenere agevolazioni fiscali – ASSODIGITALE.IT



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Bonus ZES unica: requisiti e benefici

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Il Bonus ZES unica rappresenta un’importante misura fiscale a sostegno degli investimenti nel Mezzogiorno d’Italia, rivolta alle imprese che operano nelle otto regioni comprese nella Zona Economica Speciale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia). Il credito d’imposta incentiva l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuove, destinate sia a strutture produttive esistenti che a nuove attività da avviare, nonché l’acquisizione o l’ampliamento di terreni e immobili strumentali, con un limite massimo del 50% sul progetto agevolabile. Possono beneficiare dell’agevolazione investimenti pluriennali iniziati dopo il 20 settembre 2023 e ultimati entro il 15 novembre 2025.

L’intensità del credito varia in funzione della dimensione aziendale e della zona geografica di riferimento, secondo la mappa degli aiuti regionali 2022-2027. Le piccole e medie imprese operanti nelle regioni a maggiore svantaggio (ad esempio Calabria e Campania) possono usufruire di una detrazione fino al 60% delle spese ammissibili, mentre le grandi aziende raggiungono percentuali inferiori, con un massimo del 35% nelle medesime aree. Le spese considerate sono al netto di eventuali contributi pubblici percepiti in regime “de minimis” o esenti.

Per accedere al beneficio, è indispensabile presentare due distinte comunicazioni telematiche: la prima, di prenotazione del credito, va inviata entro il 30 maggio 2025 e deve indicare sia le spese già sostenute che quelle programmate; la seconda, integrativa, verrà trasmessa dal 18 novembre al 2 dicembre 2025 e attesterà gli investimenti effettivamente realizzati.

Modalità e termini per la presentazione della domanda

Le imprese interessate a beneficiare del Bonus ZES unica devono presentare la richiesta esclusivamente entro le ore 23:59 del 30 maggio 2025. La domanda va inoltrata tramite l’apposito software gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, denominato ZESUNICA2025, oppure, per il settore agricolo e della pesca, con il programma ZESUNICA AGRICOLA 2025. È possibile trasmettere la comunicazione o direttamente con credenziali Entratel/Fisconline oppure avvalendosi di intermediari abilitati.

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Alla trasmissione, il sistema provvede a rilasciare entro cinque giorni una ricevuta che può confermare la presa in carico o segnalare eventuali errori di scarto. In caso di rigetto tra il 27 e il 30 maggio, l’impresa ha la possibilità di correggere le anomalie e ripresentare il file entro il 4 giugno, senza perdere il diritto al credito d’imposta.

La procedura ammette inoltre l’invio di comunicazioni sostitutive che annullano integralmente le precedenti, oppure rinunce complete al beneficio. Va segnalato che dopo il 30 maggio lo sportello sarà definitivamente chiuso, senza possibilità di ulteriori aperture o proroghe. Pertanto, tutte le istanze per ottenere il Bonus ZES unica devono essere inoltrate entro la scadenza indicata, pena l’esclusione dal beneficio.

Controlli e correzioni prima dell’invio del file

Prima della trasmissione della domanda per il Bonus ZES unica è fondamentale effettuare una serie di controlli rigorosi per evitare il rischio di scarti che comprometterebbero l’accesso al credito d’imposta. In primo luogo, la verifica dei codici Ateco riveste un ruolo cruciale: devono corrispondere esattamente alla nuova classificazione 2025, pena il rigetto immediato della pratica. Inoltre, è indispensabile un aggiornamento puntuale e coerente dei dati catastali relativi alle sedi situate all’interno della ZES, tenendo sotto controllo ogni incongruenza tra particelle, fogli catastali e indirizzi, dato che anche minimi errori determinano lo scarto.

Il calcolo del costo agevolabile va effettuato con precisione, poiché soltanto il 50% del valore complessivo destinato a terreni e immobili può essere incluso nel computo finale. Importante è, infine, conservare e organizzare in modo rigoroso tutta la documentazione di supporto come preventivi, capitolati e fatture, perché saranno richiesti in sede di eventuali controlli o verifiche post-concessione del beneficio.

Per chi ha già trasmesso il file senza ricevere una ricevuta, è possibile monitorare lo stato della domanda accedendo all’area riservata “Servizi telematici – ricevute” sul portale dell’Agenzia delle Entrate, assicurando così un controllo continuo fino alla conferma di avvenuta presa in carico.


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