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IA generativa e sicurezza. Relatech guida le imprese


CON 700 PERSONe che lavorano nelle società del gruppo e quasi 100 milioni di fatturato, Relatech si pone come primo hub europeo per l’innovazione. La Digital Enabler Solution Know-how è una società attiva dal 2001, che opera nel settore delle tecnologie digitali. Relatech aiuta la trasformazione digitale delle imprese. Il suo modello di business è basato su un’offerta di consulenza, software e servizi, modulare e scalabile, capace di coprire tutte le fasi del percorso digitale. “In particolare ci occupiamo di Intelligenza Artificiale generativa, cybersecurity, consulenza strategica e big fata”, dice il suo fondatore, l’ingegnere informatico, Pasquale Lambardi.

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L’imprenditore calabrese, dopo un periodo in Ibm, ha fondato la sua società, che nel corso degli anni è cresciuta molto, anche grazie ad una serie di acquisizioni, che le ha consentito di posizionarsi in maniera innovativa nel settore del digitale, soprattutto a servizio dell’industria. “Nel 2024 il fondo internazionale svizzero tedesco Bregal Unternehemerkapital, è entrato a far parte del capitale sociale della società e oggi è l’azionista di maggioranza. Io ho tenuto un 25%”, spiega Lambardi. L’ambizione è quella di diventare un hub di innovazione al servizio dell’industria europeo, e non solo. “Lavoriamo molto anche negli Stati Uniti e siamo partner di Microsoft soprattutto nell’implementazione dell’intelligenza artificiale generativa”, spiega l’imprenditore. Uno degli elementi distintivi della partnership è l’impegno nella diffusione consapevole dell’AI generativa, resa concreta attraverso l’adozione interna di Microsoft 365 Copilot, con il coinvolgimento diretto dei team aziendali nei processi di trasformazione, ma soprattutto con “l’introduzione del Chief Copilot Officer, figura manageriale incaricata di guidare la roadmap AI in azienda e di promuovere la cultura digitale”, spiega Lambardi. “Inoltre proponiamo la realizzazione di percorsi di Change Management e formazione specifica, rivolti sia ai clienti sia al personale interno, per garantire l’efficacia dell’adozione tecnologica in ogni area del business”, aggiunge. Fra le richieste che gli arrivano dai suoi clienti c’è sicuramente quella di affiancarlo nell’efficientamento energetico, il che viene fatto partendo dall’analisi dei dati. “Relatech – spiega ancora Lambardi – non è, infatti, solo un provider tecnologico, ma un vero abilitatore del Rinascimento digitale: un paradigma che mette al centro la persona e il valore etico dell’innovazione, promuovendo un uso diffuso, inclusivo e responsabile delle tecnologie, in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030”.

Ogni anno la società investe una parte dei suoi ricavi in ricerca. Relatech è, infatti, al centro di un sistema di partnership scientifiche e tecnologiche con università, centri di ricerca e imprese specializzate. Con l’Università della Calabria Relatech ha creato laboratori, progetti di ricerca industriale, corsi universitari e spin-off nel campo dell’intelligenza artificiale, della Generative AI e della cybersecurity. Gli spin off e gli hub di ricerca e sviluppo sono all’interno del campus universitario per favorire lo scambio tra ricercatori e mondo delle imprese e l’attrazione di giovani talenti. Fino a oggi i progetti di ricerca realizzati sono 30. In particolare, “abbiamo contribuito a progetti che utilizzano modelli di intelligenza artificiale e machine learning per analizzare i dati delle colture agricole del territorio e valutare l’impatto del cambiamento climatico”, aggiunge Lambardi.



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