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Bonus assunzioni donne 2025: è operativo lo sgravio contributivo per il lavoro femminile, assumerle non ti costa quasi nulla

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Dal 16 maggio 2025 è ufficialmente attivo il Bonus assunzioni donne, una misura prevista dal Decreto Coesione per incentivare l’occupazione femminile. Il provvedimento offre ai datori di lavoro privati uno sgravio contributivo del 100%, fino a un massimo di 650 euro mensili per un periodo di 24 mesi. Si tratta di un intervento strutturato per favorire l’ingresso o il reinserimento delle donne nel mercato del lavoro, con particolare attenzione a quelle in condizioni di maggiore difficoltà occupazionale.

Il bonus è stato introdotto dall’articolo 23 del Decreto Legge 60/2024 e reso operativo grazie alla pubblicazione del decreto attuativo il 9 maggio 2025. A seguito di ciò, l’INPS ha emanato la Circolare 91/2025 che ne disciplina i dettagli attuativi. Il beneficio, parte del Programma nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021–2027”, sarà accessibile per tutte le assunzioni effettuate entro il 31 dicembre 2025, nei limiti di spesa previsti dal bilancio pluriennale dello Stato. È esclusa dall’agevolazione la contribuzione Inail, così come i contratti di lavoro domestico e di apprendistato.

A potersi avvalere di questo incentivo sono i datori di lavoro del settore privato che assumono donne in specifiche condizioni. Il provvedimento si rivolge a tre categorie: donne disoccupate da almeno 24 mesi, donne disoccupate da almeno sei mesi residenti nella Zona Economica Speciale (ZES) Unica e donne impiegate in settori con una marcata disparità occupazionale di genere. L’obiettivo è quello di colmare i divari esistenti nel mondo del lavoro, sostenendo l’inclusione e la parità di genere.

Per ottenere il beneficio, è necessario che l’assunzione generi un incremento occupazionale. Tale incremento si calcola comparando il numero medio dei lavoratori nei 12 mesi precedenti con il numero di occupati nel mese in cui viene fatta l’assunzione. Tuttavia, la normativa prevede delle eccezioni: in caso di dimissioni volontarie, pensionamento, invalidità o riduzione volontaria dell’orario, il mancato incremento non comporta la perdita del beneficio. Sono invece esclusi i casi di licenziamento per riduzione del personale.

La specificità delle assunzioni nelle aree ZES

Una distinzione importante riguarda le assunzioni effettuate nella ZES Unica per le donne disoccupate da almeno sei mesi. Per queste, l’agevolazione è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea, ottenuta con decisione C(2025) 649 final del 31 gennaio 2025. Di conseguenza, le assunzioni avvenute prima di tale data non rientrano nella misura agevolata. Per le altre categorie, invece, non è necessaria alcuna autorizzazione europea, e il beneficio è applicabile anche retroattivamente.

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La richiesta per accedere al bonus deve essere presentata telematicamente attraverso il sito INPS. Il portale dedicato, denominato “Incentivi Decreto Coesione – Articolo 23 – Donne”, è disponibile dal 16 maggio. I datori di lavoro devono fornire dati sull’impresa, sulla lavoratrice, sul tipo di contratto e sulla retribuzione mensile prevista. Inoltre, devono dichiarare l’assenza di cumuli con altri esoneri contributivi per la stessa lavoratrice, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Donna a lavoro - fonte pexels - palermolive.it
Donna a lavoro – fonte pexels – palermolive.it

Tempi e modalità di presentazione della domanda

Per le donne disoccupate da almeno sei mesi residenti nella ZES, la domanda deve essere presentata prima dell’instaurazione del rapporto di lavoro. Invece, per le altre due tipologie di beneficiarie, la domanda può essere inoltrata anche dopo l’assunzione. Questo garantisce una maggiore flessibilità ai datori di lavoro, rendendo il bonus accessibile anche in caso di assunzioni già avvenute, a condizione che siano rispettati tutti i requisiti richiesti.

Il Bonus assunzioni donne 2025 rappresenta una misura concreta per favorire l’occupazione femminile, in particolare nelle aree più fragili del Paese e nei settori dove la disparità di genere è ancora marcata. Lo sgravio contributivo al 100% per due anni offre un importante sostegno economico alle imprese, incentivandole a promuovere contratti stabili e inclusivi. In un contesto di transizione economica e sociale, questa misura si pone come leva strategica per ridurre il gender gap e rafforzare la partecipazione delle donne nel mondo del lavoro.



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