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Primo impiego, quali lavori e posizioni vengono più offerte e in che città secondo ricerca Linkedin 2025


Secondo il Barometro del Primo Impiego di LinkedIn, le professioni più offerte ai neolaureati riguardano ruoli intermedi tra esecuzione e gestione, con un’attenzione per la capacità di adattarsi a contesti dinamici e a modelli organizzativi agili. In cima alla lista troviamo la figura del Marketing Specialist, richiesta in aziende di ogni dimensione, per la gestione di contenuti, canali digitali e promozione di brand e servizi.

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Accanto al marketing, emerge con decisione la richiesta di Project Manager junior, profilo che unisce competenze di coordinamento a una attitudine alla pianificazione e al controllo operativo. Anche l’Addetto alle Vendite conferma la propria centralità come porta d’ingresso nel mondo lavorativo, soprattutto nella GDO, nel retail digitale e nelle piattaforme omnicanale. Tra i profili più tecnici, spicca quello del Software Engineer, segnale che la trasformazione digitale continua a spingere la domanda di sviluppatori, anche a livello entry-level. Infine, figura sempreverde, quella del Docente o Educatore, destinata a rimanere tra le opzioni più frequenti per chi sceglie percorsi umanistici o pedagogici.

Queste posizioni si distinguono per l’accessibilità in termini di formazione iniziale, ma richiedono comunque un buon grado di preparazione tecnica, flessibilità comportamentale e capacità comunicativa. Il fatto che molte di esse non prevedano esperienza pregressa amplia il bacino delle candidature, pur generando forte concorrenza tra profili simili.


  • Lavori in ascesa per i neolaureati magistrali

  • Le città con più opportunità per il primo impiego

Lavori in ascesa per i neolaureati magistrali

Diverso è il panorama per chi completa un percorso di studi magistrale, dove le aziende cercano candidati con una preparazione più solida e spesso già orientati a ricoprire ruoli specialistici o semi-dirigenziali. In cima alla lista delle professioni emergenti c’è l’Ingegnere dell’Intelligenza Artificiale, figura simbolo della rivoluzione algoritmica in corso. I datori di lavoro richiedono competenze in machine learning, reti neurali, modelli predittivi e data science, applicate a campi che vanno dalla medicina personalizzata all’industria manifatturiera.

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Segue il ruolo di Responsabile delle Vendite, che nelle sue declinazioni junior assume il compito di gestire portafogli clienti, pianificare attività commerciali e supportare l’espansione dei mercati di riferimento. Si tratta di posizioni ambite nei settori assicurativo, farmaceutico, tech e automotive. Altro mestiere ad alta crescita è quello dello Psicologo, sia in ambito clinico sia aziendale, un riflesso dell’attenzione crescente per il benessere mentale e la sostenibilità relazionale all’interno dei contesti lavorativi.

Tra le altre figure in espansione troviamo l’Architetto, con specializzazioni che spaziano dalla rigenerazione urbana all’efficientamento energetico, e lo Specialista HSE (Health, Safety and Environment), sempre più richiesto nei contesti produttivi, nei grandi cantieri e nei settori in cui la compliance normativa è stringente. Questi ruoli richiedono non solo competenze teoriche, ma anche abilità pratiche, spesso maturate attraverso tirocini, esperienze Erasmus+ o progetti integrati con il mondo delle imprese.

Il dato è che queste posizioni risultano in crescita rispetto al quinquennio precedente, a conferma che il mercato del lavoro italiano sta assorbendo con maggiore flessibilità i giovani professionisti dotati di hard e soft skills coerenti con l’evoluzione dell’economia. È proprio nella fascia dei laureati magistrali che si manifesta con più evidenza il bisogno di profili ibridi, capaci di coniugare visione strategica e competenza tecnica.

Le città con più opportunità per il primo impiego

L’analisi di LinkedIn non si limita a individuare i ruoli più richiesti, ma dedica un focus anche alla geografia delle opportunità. Per i neolaureati triennali, le città che guidano la classifica per numero di offerte di primo impiego sono Torino, Roma e Milano. Il capoluogo piemontese si distingue per la vivacità del comparto automotive, per la presenza di grandi player del settore finanziario e per l’espansione dell’ecosistema delle startup. Milano, da sempre hub dell’innovazione e dei servizi, resta il punto di riferimento per il marketing, la consulenza e il tech. Roma, grazie alla concentrazione di enti pubblici e multinazionali, attira numerosi profili in cerca di stabilità contrattuale e percorsi di crescita strutturati.

Per i neolaureati magistrali la mappa si restringe: Roma e Milano si confermano regine assolute per quantità e qualità delle opportunità, ma al terzo posto si inserisce Firenze, che grazie al settore della moda, al turismo di fascia alta e alle realtà di architettura e design, sta vivendo un momento di espansione. La capitale toscana si distingue anche per la presenza di poli universitari di eccellenza e per l’interesse delle aziende verso figure con competenze culturali, digitali e sostenibili.

L’aspetto più interessante della distribuzione territoriale è il fatto che anche città medie come Bologna, Padova e Bari iniziano a offrire spazi per l’occupazione giovanile qualificata. In queste realtà, si stanno sviluppando cluster di specializzazione, spesso connessi ai distretti industriali o ai poli di ricerca, che intercettano giovani talenti intenzionati a restare o di rientrare al Sud e nelle aree interne.

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