Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Puglia, laboratorio d’Italia: tra innovazione, ritorni e una nuova idea di futuro


Da italiano che da anni accompagna investitori, expat e nuovi residenti alla scoperta dell’Italia che cambia, mi trovo spesso a fare i conti con due realtà: quella raccontata all’estero – fatta di burocrazia, lentezza, occasioni mancate – e quella che invece vivo sulla pelle ogni giorno. Una realtà fatta di movimento, fermento, idee. In particolare, in questi ultimi due anni, è la Puglia a sorprendermi ogni volta.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

La mia esperienza è limitata solo ad alcune aree, ma dice già tanto. Bari, Brindisi, Lecce, il Salento: territori che da sempre attraggono per la loro bellezza, il mare, il cibo, il ritmo della vita. Ma oggi non è solo il lifestyle a portare qui persone e capitali. C’è un’energia nuova, imprenditoriale, giovane. Un movimento che parte spesso dal basso, da scuole visionarie, comunità digitali, e da un ritorno alle origini di tanti italiani che – dopo anni al Nord o all’estero – hanno scelto di rientrare. Non per nostalgia, ma per costruire. Per fare impresa. Per innovare proprio da qui.

C’è un’energia nuova, imprenditoriale, giovane. Un movimento che parte spesso dal basso, da scuole visionarie, comunità digitali, e da un ritorno alle origini di tanti italiani che – dopo anni al Nord o all’estero – hanno scelto di rientrare.

Un nome su tutti: il Prof. Manni e il suo Istituto Costa con la We Do Academy, a Lecce. Chiunque entri in contatto con questa esperienza capisce immediatamente che non si tratta della solita “alternanza scuola-lavoro”, ma di una vera rivoluzione culturale. Qui si insegna ai ragazzi a fare davvero. A costruire prototipi, a presentare idee, a lavorare in team. A essere, in una parola, protagonisti. È un modo concreto di ridare dignità all’istruzione tecnica, e allo stesso tempo di preparare i giovani alle sfide del mondo globale.

E come non citare poi l’amico Nicolò Andreula che con il suo format ABCD ha reclamato la possibilità di una Bari (e di tutta la Puglia) che sapesse farsi motore e non spettatore dell’innovazione.

Ma non sono casi isolati, anzi! È un ecosistema che cresce, si nutre di esperienze e si connette. Tra le realtà più interessanti che ho incontrato recentemente, c’è PugliaTechs, una community tech nata nel settembre 2024, che sta già lasciando il segno.

È un ecosistema che cresce, si nutre di esperienze e si connette.

Immaginate quattro imprenditori pugliesi, con esperienze tra Stati Uniti ed Europa, che decidono di riportare in Puglia non solo il know-how, ma un’intera mentalità da Silicon Valley. Si chiama “scalare”, ma significa soprattutto condividere un metodo, un’attitudine, una cultura dell’innovazione applicata al contesto mediterraneo. In pochi mesi, il progetto è cresciuto a vista d’occhio: oltre 850 persone nel network, eventi mensili, app basate su AI per semplificare il fare impresa, partnership con università, aeroporti, media nazionali. E una missione molto chiara: connettere la Puglia al mondo tech, creare opportunità, rafforzare il tessuto imprenditoriale locale.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il prossimo evento, il 22 maggio alla LUM di Casamassima, è un altro esempio concreto di come questo ecosistema stia maturando. Si parlerà di realtà aumentata con Nico Cinefra (ex Microsoft, Meta), di blockchain con il Prof. Pierangeli, e di strumenti software per startup con Marika Laselva di Keytech. Ma è soprattutto un’occasione per conoscersi, confrontarsi, costruire ponti tra mondi: imprese, università, investitori, istituzioni. E anche nuove community come Matera Tech stanno nascendo, segno che il cambiamento non si ferma ai confini regionali.

La cosa che colpisce, più di tutte, è che questo fermento non nasce dall’alto. Nasce da chi ha deciso di tornare, di investire qui, di mettersi in gioco.

La cosa che colpisce, più di tutte, è che questo fermento non nasce dall’alto. Nasce da chi ha deciso di tornare, di investire qui, di mettersi in gioco. Da chi guarda alla Puglia non come a una terra da salvare, ma come a un’opportunità da coltivare. Anche tanti stranieri iniziano a coglierlo. Li vedo nei nostri incontri, li accompagno nelle loro scelte di vita, di investimento. Non cercano solo una casa vista mare, ma un ecosistema umano, professionale, innovativo in cui mettere radici.

Ecco perché, dal 16 al 21 giugno, tornerò in Puglia con la prima tappa italiana di ITS ITALY: un’iniziativa pensata per far incontrare investitori, digital nomad e futuri residenti con le realtà più vive e dinamiche del territorio. E sì, anche PugliaTechs ci sarà. Perché è così che si cambia un territorio: con le persone giuste, le idee giuste e il coraggio di restare. O di tornare.

Dal 16 al 21 giugno, tornerò in Puglia con la prima tappa italiana di ITS ITALY: un’iniziativa pensata per far incontrare investitori, digital nomad e futuri residenti con le realtà più vive e dinamiche del territorio.

Chi vuole saperne di più, può iniziare da qui: https://pugliatechs.com
Io, intanto, continuo a fare ciò che amo di più: raccontare – e vivere – l’Italia che si muove. Vista da fuori e con uno spirito positivo che su molti media cede alla narrazione disfattista.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta