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Siracusa guarda a Sud: rigenerazione urbana e sviluppo



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Un dialogo concreto tra istituzioni, imprese, università e cittadini per ripensare lo sviluppo urbano della città: si è svolto martedì 20 maggio, presso l’Aula Magna di Palazzo Impellizzeri, il seminario “Siracusa, Rigenerazione Urbana, Sviluppo Sostenibile”, promosso dal prof. Luigi Alini dell’Università di Catania. Un evento che ha rappresentato una tappa cruciale per il futuro della zona sud di Siracusa, oggi al centro di una trasformazione strategica che coniuga ambiente, accessibilità e inclusione sociale.

Organizzato in collaborazione con numerosi enti – tra cui Agenzia del Demanio, Confindustria Siracusa, Rfi, Iacp, Comune di Siracusa e il Parco Archeologico – il seminario ha acceso i riflettori su una parte della città spesso marginalizzata, ma che oggi si configura come l’unica reale direttrice possibile per l’espansione urbana.

Tra i primi interventi istituzionali, quello del presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, che ha ricordato il ruolo centrale delle imprese nello sviluppo della zona: “Le aziende devono raccogliere questa sfida, ma non solo: Confindustria e Ance sono state promotrici di questa visione già anni fa. Massimo Riili, vicepresidente di Confindustria e presidente Ance Siracusa, si è battuto per anticipare un’idea di rigenerazione che oggi comincia a prendere forma“.

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Reale ha poi sottolineato la necessità di costruire una sinergia duratura: “Siracusa ha bisogno dell’università. Questa collaborazione tra pubblico, privato e accademia è il vero motore per uno sviluppo sostenibile. L’area sud è vicina al centro storico, ha valore archeologico e potenzialità urbanistiche: può diventare un modello di pianificazione intelligente“.

Molto atteso anche l’intervento di Antonello Martino, responsabile investimenti di RFI, che ha illustrato i dettagli dei lavori in corso presso la stazione ferroviaria: “Gli interventi, per oltre 16 milioni di euro, riguardano sia la parte ferroviaria sia quella urbanistica: riqualificazione del sottopasso, pensiline, fabbricato viaggiatori e soprattutto la creazione di una nuova uscita più vicina al centro città“.

Martino ha spiegato come il progetto sia parte di una visione integrata: “Vogliamo che le stazioni siano in armonia con lo sviluppo urbano. Per questo abbiamo lavorato fin da subito in sinergia con Comune, Soprintendenza e Parco Archeologico. Prevediamo una nuova piazza interna, maggiore pedonalità e un collegamento diretto con il parco archeologico“.

Il sindaco Francesco Italia ha ribadito l’importanza strategica della zona sud: “L’idea di sviluppo lungo il mare, a est e a ovest, è oggi realtà. In particolare, a sud si concentra il futuro della città. L’insediamento dell’Autorità Portuale, gli interventi di RFI e IACP, e l’impegno dell’amministrazione stanno disegnando una nuova Siracusa“.

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Alla domanda sulla necessità di aggiornare la pianificazione urbanistica, Italia ha risposto con chiarezza: “Il vecchio PRG guardava a nord, oggi è evidente che la città crescerà a sud. L’area dei Pantanelli, l’ex circuito, l’ospedale: tutto converge lì. Ma attenzione: sviluppo e sostenibilità devono camminare insieme. È questa la nostra priorità“.

Il seminario è stato preceduto da una visita didattica ai cantieri del Siracusa Social Housing in via Rubino e della stazione ferroviaria, durante la quale gli studenti del corso di Progettazione Esecutiva della SDS di Architettura hanno avuto modo di confrontarsi direttamente con tecnici e progettisti. Un’occasione concreta per collegare formazione universitaria e pratica professionale.





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