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Premio Impresa Ambiente: Venezia celebra l’innovazione sostenibile


Investire in innovazione e responsabilità ambientale non è più solo una questione etica, ma si è affermato come una strategia competitiva vincente. Lo ha dimostrato la cerimonia di premiazione della XII edizione del Premio Impresa Ambiente, tenutasi nei giorni scorso nella prestigiosa Sala Apollinea del Teatro La Fenice di Venezia.

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Premio Impresa Ambiente: Venezia celebra l’innovazione sostenibile

Il riconoscimento nazionale ha celebrato progetti concreti che mettono al centro lo sviluppo sostenibile, l’uso intelligente della tecnologia e la capacità di adattarsi alle sfide globali, tracciando un percorso possibile per unire crescita economica e transizione ecologica. Il Premio, promosso dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo e da Unioncamere, con il supporto di Assocamerestero e della Stazione Sperimentale del Vetro, ha raccolto ben 114 candidature da tutta Italia. Dalle microimprese alle realtà più strutturate, sono state premiate soluzioni innovative che spaziano dal riciclo avanzato dei rifiuti elettronici alla creazione di comunità energetiche, fino alla rigenerazione degli scarti tessili.

Tra le aziende celebrate a Venezia per aver meglio interpretato gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, spiccano ForGreen Spa SB per lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili, MAARMO per i termoarredi realizzati con scarti vinicoli e di marmo, Crocco Spa SB per le pellicole alimentari da riciclo chimico e Greenvincible per la piattaforma di recupero RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) che impiega l’intelligenza artificiale.

Le imprese premiate hanno dimostrato che il cambiamento è possibile quando si ha una chiara visione del futuro. Massimo Zanon, Presidente della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, ha sottolineato l’importanza di questo impegno: “Il percorso per ridurre l’impatto sul nostro pianeta è, in qualche modo, già tracciato e richiede, ogni giorno, l’impegno di tutti ma bisogna usare anche il buonsenso. Non ci sono ricette pronte, si procede per gradi ed è quindi utile un cambio di mentalità già a partire dalle scuole.” Ha poi aggiunto, riconoscendo gli sforzi delle realtà più piccole: “In un Paese dove spesso la burocrazia rende difficile anche solo avviare un’attività, il fatto di modificare processi e tecnologie, soprattutto per le aziende più piccole, è davvero un segnale che merita di essere valorizzato.”

 A trionfare non sono state soltanto le tecnologie più avanzate, ma anche modelli scalabili e replicabili: soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale senza compromettere la sostenibilità economica. Ne sono esempi l’upcycling tessile di Nazena Srl, premiata come Miglior Startup Innovativa, o il sistema LOGHIRO di Aleante Engineering per la gestione intelligente dell’acqua. L’attenzione alla cooperazione internazionale ha trovato riconoscimento nel progetto di Altromercato per la filiera del cacao in Ecuador, che dimostra come lo sviluppo locale e la responsabilità globale possano coesistere.

 Una menzione speciale per la categoria Migliore Gestione per lo Sviluppo Sostenibile è stata assegnata al Distretto Tecnologico Trentino S.c. a r.l Società Benefit. La menzione speciale per la categoria Miglior Processo/Tecnologia per lo Sviluppo Sostenibile è andata a Desam Ingegneria e Ambiente. Il premio speciale Impresa Estera è stato conferito alla Bee Sense di Bee Inc. Ltd di Hong Kong, mentre il premio speciale Giovane Imprenditore è stato assegnato al CDC Studio.

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Il Premio Impresa Ambiente, che tornerà il prossimo autunno con una nuova edizione, non è solo una vetrina per le eccellenze, ma un potente stimolo per l’intero sistema produttivo italiano. In un contesto in cui i costi delle materie prime e dell’energia rappresentano una sfida crescente, l’adozione di processi sostenibili e di tecnologie efficienti può trasformarsi in un vantaggio competitivo cruciale.

“Andiamo incontro, con ogni probabilità, ad una coesistenza di fonti complementari per sostenere una tecnologia sempre più utile, ma energivora – ha sottolineato in conclusione Zanon -. È una sfida, soprattutto per il nostro Paese dove alle difficoltà di reperire le materie prime, si sommano gli elevati costi energetici che non ci rendono competitivi. Ma c’è voglia di cambiamento e si percepisce un cambio di passo nella società e la Camera di Commercio lo sostiene con bandi e consulenze: oggi, a parità di prezzo, siamo portati a scegliere la soluzione più sostenibile. C’è grande fermento ma non dimentichiamo che il cambiamento deve essere prima di tutto individuale, a partire dalle piccole cose di tutti i giorni fino alle grandi produzioni industriali.”



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