Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Contabilità

Buste paga

 

Perché il modello attuale di sviluppo dell’intelligenza artificiale può non essere sostenibile


Il rischio è connesso alla velocità del cambiamento in atto, ed è un rischio che va affrontato, secondo Isabelle Andrieu, co-founder Translated. “Un 30% dei posti di lavoro sono a rischio a causa dell’introduzione dell’intelligenza artificiale. É quindi necessario prevedere misure di sostegno per la prima fase di transizione, come sussidi di disoccupazione, investimenti in formazione e programmi di assistenza sociale”. Invece, dazi e vantaggi fiscali non sono la strada giusta per affrontare questo cambiamento, perché possono essere controproducenti. “Bisogna trovare il giusto equilibrio tra l’incoraggiare lo sviluppo di queste nuove tecnologie e il proteggere il lavoro di lavoratori e lavoratrici”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

La sostenibilità economica è un tema quando si parla di intelligenza artificiale, ma bisogna considerare anche l’impatto ambientale e sociale di questa tecnologia, sottolinea Franco Bernabè, presidente, Università di Trento. “La potenzialità per le imprese – ha detto – c’è ed è enorme, ma va affrontata prestando attenzione ai costi, rispettando i vincoli normativi e considerando l’offerta open source. Io vedo uno sviluppo in mano a start up che mostreranno alle imprese utilizzi che abbattono realmente i costi aziendali’.

A questo punto, viene da chiedersi se, dal punto di vista delle imprese, la domanda di intelligenza artificiale giustifichi questi grandi investimenti sulle nuove tecnologie. “L’80% delle piccole e medie imprese – risponde Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative – non si pone ancora domande sull’intelligenza artificiale, su come questa possa intervenire nel processo produttivo e portare vantaggi. Farei invece una considerazione più etica e sociale. Come rappresentante di un modello di impresa, quella cooperativa, vorrei mettere al centro dello sviluppo di questa nuova tecnologia l’essere umano. Il dato che mi preoccupa di più, che abbiamo indagato con il Censis, ci parla di 6 milioni di lavoratori in Italia che resteranno fuori dal mercato del lavoro a causa dell’intelligenza artificiale e 9 milioni che dovranno convivere con questa tecnologia. E non sarà semplice”.

L’intelligenza artificiale può potenziare il lavoro umano, non sostituirlo. E le previsioni negative si basano su scenari incompleti. “Quando si parla di scenari futuri – ha affermato Gloria Bartoli, Segretario Generale dell’Osservatorio Produttività e Benessere, Fondazione Economia Tor Vergata – solitamente ci si dimentica di vedere tutti gli elementi presenti nel futuro che ci si immagina. Nel 2030 mancheranno 2 milioni di lavoratori all’anno in Europa a causa dell’inverno demografico. L’andamento decrescente della popolazione in età di lavoro si incontrerà con l’intelligenza artificiale in modo che copra questo gap”.

C’è un settore in cui l’intelligenza artificiale é molto diffusa, quello delle traduzioni, ma questo non vuol dire che interpreti e traduttori scompariranno. Ne é convinta Era Dabla-Norris, Deputy Director Fiscal Affairs Department, Fondo monetario internazionale, “La lingua è una delle cose più complesse per una macchina da risolvere, cogliere le sottigliezze del linguaggio umano. Il lavoro umano nella traduzione cambierà, ma non scomparirà”.



Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio