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Autoimprenditorialità giovanile e assunzioni strategiche: come trasformare gli incentivi del Decreto Coesione in vantaggio competitivo


Con il decreto interministeriale 3 aprile 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 maggio, si apre una finestra concreta per le imprese che operano nei settori dell’innovazione, della transizione ecologica e dello sviluppo tecnologico. L’attuazione dell’articolo 21 del D.L. 60/2024 (Decreto Coesione) introduce due leve di crescita per il tessuto imprenditoriale nazionale: un contributo mensile per l’autoimpiego giovanile e un esonero contributivo per le assunzioni stabili. Ma come trasformare una norma in una strategia aziendale?

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Doppia leva: contributo all’imprenditorialità e assunzioni agevolate

Le due misure sono accessibili dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025 e sono destinate a soggetti disoccupati under 35 che avviano nuove attività economiche nei settori individuati dal decreto. Le stesse imprese, se assumono altri giovani a tempo indeterminato, possono azzerare i contributi fino a 800 euro al mese per ogni lavoratore.

Esempio 1 – Start-up green, impatto immediato

Una giovane ingegnera ambientale lombarda avvia, nel settore della gestione rifiuti, una società a responsabilità limitata semplificata. Con il supporto di Beneggi e Associati, struttura correttamente la domanda INPS, ottiene il contributo di 500 euro mensili per 3 anni e, dopo sei mesi, assume due under 35. Il carico contributivo per ciascun dipendente scende a zero per 36 mesi. L’operazione, pienamente regolare, consente un risparmio immediato di oltre 65.000 euro.

Esempio 2 – PMI digitale: sviluppo interno ed esterno

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Un’impresa IT di 12 dipendenti avvia una divisione cloud nel comparto “attività informatiche” (codice ATECO ammesso). Costituisce una società satellite, affidata a un ex stagista disoccupato, oggi socio unico. Il nuovo soggetto accede al contributo all’autoimpiego. Dopo tre mesi, l’azienda madre assume direttamente due sviluppatori, beneficiando dell’esonero contributivo. Con la consulenza di Beneggi, l’intera operazione è coordinata sotto un piano strategico di rete d’impresa.

Condizioni per l’accesso agli incentivi

  • Contributo autoimpiego: 500 euro al mese fino a 36 mesi, per imprese costituite da under 35 disoccupati, non quotate, non derivanti da operazioni straordinarie.

  • Esonero contributivo: fino a 800 euro/mese per 36 mesi, per assunzioni a tempo indeterminato di under 35, esclusi apprendistato, lavoro domestico e cumuli con altri esoneri.

Requisiti tecnici e settori ammessi

Le attività devono ricadere nei settori ATECO con alta intensità tecnologica, impatto green o elevata domanda occupazionale. Tra questi:

  • energie rinnovabili, gestione rifiuti, costruzioni sostenibili

  • ICT e servizi digitali

  • attività scientifiche e tecniche

  • sanità, istruzione, attività sociali

Tempistiche e adempimenti critici

La domanda all’INPS deve essere presentata entro 30 giorni dall’avvio dell’impresa o, in caso di attività già avviata prima della pubblicazione del decreto, entro il 14 giugno 2025. Il supporto consulenziale è determinante: ogni errore può precludere l’accesso al beneficio o generare obblighi restitutori, con conseguenze anche penali in caso di dichiarazioni non veritiere.

Perché affidarsi a Beneggi e Associati

La normativa offre opportunità, ma non è autosufficiente. Serve una regia strategica. Beneggi e Associati integra competenze in materia fiscale, del lavoro e societaria per trasformare ogni incentivo in valore reale, evitando errori operativi, sfruttando appieno le sinergie tra contributi e deduzioni e garantendo un posizionamento coerente alle logiche di sostenibilità e sviluppo. Non è solo questione di risparmio: è questione di direzione.

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