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La Commissione Ue punta sullo stoccaggio di CO2: ecco le aziende coinvolte (c’è anche l’Italia)


Interessato al progetto sulla Co2 per l’Italia figurano Eni, Shell Italia, Energean Italia, tra le più famose a livello europeo Wintershall, TotalEnergies, OMV, Mobil ExxonMobil, Ineos. Quattro nuovi atti di legislazione secondaria e una comunicazione relativa al Net-Zero Industry Act (NZIA) aiuteranno inoltre l’industria dell’UE a diventare più resiliente e competitiva

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In linea con la strategia di gestione del carbonio industriale dell’UE e il Clean Industrial Deal, la Commissione europea ha adottato ieri un regolamento delegato che specifica le norme di identificazione e calcolo applicabili ai produttori europei di petrolio e gas tenuti a fornire nuove soluzioni di stoccaggio di CO2 entro il 2030.

IDENTIFICATE LE QUOTE INDIVIDUALI DI CO2 PER LE 44 SOCIETÀ PETROLIFERE E DEL GAS INDIVIDUATE DALL’UE

Sulla base di tale regolamento delegato, la Commissione ha adottato una decisione che stabilisce le quote individuali delle società produttrici di petrolio e gas nel conseguimento dell’obiettivo collettivo dell’UE di 50 milioni di tonnellate di capacità annua di iniezione di CO2 nei siti di stoccaggio geologico di CO2 entro il 2030, come stabilito dal Net-Zero Industry Act. Questi progetti accelereranno lo sviluppo di soluzioni per la gestione industriale del carbonio e svolgeranno un ruolo chiave nella decarbonizzazione delle industrie difficili da ridurre in tutta Europa.

TRA LE 44 AZIENDE INTERESSATO ALLO STOCCAGGIO DI CO2 FIGURANO ENI, SHELL ITALIA, ENERGEAN ITALIA

Le 44 società petrolifere e del gas elencate nell’Allegato 1 della Decisione della Commissione sono tenute a contribuire al raggiungimento dell’obiettivo UE in proporzione alla loro quota di produzione di petrolio greggio e gas naturale dell’Unione tra il 2020 e il 2023. Queste entità sono tenute a fornire capacità operativa di iniezione di CO₂ entro il 31 dicembre 2030 in siti di stoccaggio geologico, autorizzati ai sensi della Direttiva sulla cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) (2009/31/CE), per le aziende che catturano CO₂ per ridurre le proprie emissioni. Tra di loro figurano Eni, Shell Italia, Energean Italia ma anche tra le più famose Wintershall, TotalEnergies, OMV, Mobil ExxonMobil, Ineos

TRA LE ESENTATE EDISON STOCCAGGIO, GAS PLUS ITALIANA

Le entità elencate nell’Allegato 2 con produzione di petrolio e gas nel periodo di riferimento sono esentate da tale obbligo a causa della loro quota relativamente piccola nella produzione complessiva. Tra di loro figurano Canoel Italia, Edison Stoccaggio, Energean In Sicilia, Eni Energy participation Netherlands, Gas Plus italiana, Petrorep italiana s.r.l. in liquidazione, Società Di Salsomaggiore S.R.L. In Liquidazione, Società Padana Energia

OGNI SITO DI STOCCAGGIO SARÀ RICONOSCIUTO DAGLI STATI MEMBRI COME PROGETTO STRATEGICO NET-ZERO A

Ogni sito di stoccaggio richiesto sarà riconosciuto dagli Stati membri come Progetto Strategico Net-Zero all’interno della catena del valore della CO₂ , che può includere la cattura della CO₂ e le relative infrastrutture di trasporto.

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Procedura celere

 

Il Regolamento Delegato adottato è soggetto a un periodo di esame di due mesi da parte del Parlamento e del Consiglio. Trascorso tale periodo, e salvo obiezioni, si prevede che il Regolamento Delegato entri in vigore alla fine di luglio 2025, contestualmente alla decisione della Commissione che stabilisce le quote azionarie delle società, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

ENTRO IL 30 GIUGNO 2025 LA PRESENTAZIONE DEI PIANI DETTAGLIATI

La Commissione ha pubblicato oggi la decisione adottata come bozza per consentire ai soggetti obbligati di conformarsi all’articolo 23(4) del regolamento 2024/1735 e di presentare alla Commissione un piano che specifichi in dettaglio come intendono conseguire il loro contributo all’obiettivo dell’Unione in materia di capacità di iniezione di CO2 entro il 30 giugno 2025.

Tali piani devono confermare il contributo dell’entità e specificare i mezzi e le tappe per raggiungere il volume obiettivo. Le entità obbligate dispongono di flessibilità, in linea con l’articolo 23(5) del Regolamento 2024/1735, per adempiere ai propri obblighi investendo singolarmente o in cooperazione, oppure stipulando accordi con altre entità, sviluppatori di progetti di stoccaggio terzi o investitori.

BRUXELLES RAFFORZA NET-ZERO INDUSTRY ACT PER ACCELERARE PRODUZIONE TECNOLOGIE DI DECARBONIZZAZIONE

Sempre oggi la Commissione europea ha adottato ulteriori misure per sostenere la transizione dell’UE verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Quattro nuovi atti di legislazione secondaria e una comunicazione relativa al Net-Zero Industry Act (NZIA) aiuteranno l’industria dell’UE a diventare più resiliente e competitiva e a ridurre la propria impronta di carbonio. Queste norme chiariscono quali progetti manifatturieri possono beneficiare di disposizioni specifiche della legge, come quelle in materia di autorizzazioni, status di progetto strategico e criteri non basati sul prezzo. Contribuiranno ad aumentare la produzione di tecnologie a zero emissioni nette che riducono le emissioni di gas serra e a sfruttare il vantaggio competitivo dell’industria delle tecnologie pulite dell’UE.

SI RAFFORZA PRODUZIONE TECNOLOGIE A ZERO EMISSIONI

La Commissione ha deciso di adottare innanzitutto un atto che rafforza la produzione di tecnologie a zero emissioni nette nell’UE, compresi i loro componenti chiave. La norma chiarisce l’ambito di applicazione della NZIA elencando i componenti specifici a cui si applicheranno i requisiti NZIA.

NORME SUI CRITERI NON TARIFFARI NELLE ASTE DI RINNOVABILI

La Commissione ha adottato norme per l’inclusione di determinati criteri non tariffari nelle aste degli Stati membri per la diffusione delle energie rinnovabili. Tali criteri includono la condotta aziendale responsabile, la sicurezza informatica e il contributo alla sostenibilità e alla resilienza. A partire dal 30 dicembre 2025, le nuove norme dovranno essere applicate al 30% dei volumi d’asta (ovvero 6 GW all’anno per paese dell’UE). La legge fornisce parametri più dettagliati per armonizzare le modalità di applicazione di tali norme da parte degli Stati membri, al fine di garantire una maggiore visibilità alle imprese, pur consentendo una certa flessibilità. Criteri ben concepiti, oggettivi e trasparenti che premino i prodotti a più alto valore aggiunto possono sostenere meglio un’industria manifatturiera sostenibile, innovativa e resiliente.

COMPONENTI SPECIFICI PRINCIPALI RILEVANTI PER IL CAPITOLO SULL’ACCESSO AI MERCATI DELLA NZIA

La Commissione Ue ha poi adottato un atto che elenca i prodotti finali della tecnologia net-zero e i loro principali componenti specifici. Questo elenco aiuta a identificare quali prodotti possono comportare l’applicazione obbligatoria del criterio non legato al prezzo della “resilienza”. Ciò significa che, in determinate procedure pubbliche, le amministrazioni aggiudicatrici devono considerare la resilienza della catena di approvvigionamento oltre al prezzo nella selezione di tecnologie o fornitori, ovvero in questi casi le amministrazioni aggiudicatrici non dovrebbero semplicemente selezionare l’opzione più economica. Questo criterio deve essere applicato negli appalti pubblici, nelle aste per le energie rinnovabili e in altre forme di intervento pubblico, quando vi è un’eccessiva dipendenza da un’unica fonte di approvvigionamento per uno di questi prodotti.

COMUNICAZIONE SULLE QUOTE DI FORNITURA DELL’UNIONE

La Commissione europea ha quindi adottato una comunicazione che fornisce informazioni sulla provenienza dell’approvvigionamento di tecnologie a zero emissioni nette dell’UE, evidenziando la dipendenza dai paesi terzi per tecnologie specifiche. Queste informazioni consentono l’applicazione del criterio non tariffario della “resilienza” negli appalti pubblici, nelle aste di energia rinnovabile e in altri interventi pubblici al fine di diversificare le fonti tecnologiche. Inoltre, aiutano gli Stati membri a valutare i progetti di produzione di tecnologie a zero emissioni nette ammissibili allo status di progetto strategico.

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CRITERI COMUNI PER LA SELEZIONE DEI PROGETTI STRATEGICI

La NZIA consente ai progetti di produzione con tecnologie net-zero di richiedere lo status di “progetto strategico”. I progetti strategici beneficiano dello “status prioritario” a livello nazionale, che garantisce un rapido trattamento amministrativo e consulenza finanziaria. La legge adottata oggi garantisce un processo di selezione coerente in tutti gli Stati membri, attraverso orientamenti sui criteri applicabili per la selezione di tale progetto. La Commissione incoraggia gli Stati membri a utilizzare la procedura di candidatura sul sito web della Commissione per ridurre gli oneri amministrativi. Questo sito web fornisce orientamenti specifici su alcuni criteri di selezione, come quelli incentrati su “originalità”, “migliore tecnologia disponibile” e “significativa capacità produttiva”.



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