Chi lavora nel settore alimentare e conosce il mondo della surgelazione di qualità, il nome Florigel lo ha sentito eccome. L’azienda con sede ad Andria è oggi una realtà consolidata, nata per portare in Italia e all’estero uno dei prodotti più identitari della tradizione pugliese: il panzerotto. Un prodotto semplice solo in apparenza, che in casa Florigel è diventato il cuore di un’attività industriale fondata sulla selezione delle materie prime, su impasti brevettati e su processi produttivi capaci di coniugare artigianalità e standard professionali.
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Panzerotti prima di tutto. È questo il cuore produttivo di Florigel, che si è distinta negli anni per aver saputo trasformare un’icona della cucina regionale in una proposta affidabile per il canale Horeca e per la grande distribuzione. La linea si è poi ampliata con formati, impasti e ripieni differenti, ma il baricentro resta lì: la lavorazione del panzerotto che, se fatto bene, richiede cura, competenza e rigore.
Ed è proprio con quello stesso rigore — applicato ogni giorno in stabilimento — che Florigel guarda anche al contesto sociale in cui opera. Perché fare impresa, qui, non significa solo produrre bene: significa anche decidere da che parte stare. Ed è proprio questo approccio, fatto di scelte coerenti e concrete, che ci ha spinto a raccontare Florigel anche per un altro motivo: l’azienda ha scelto di entrare a far parte della rete di sostenitori economici dei Bambini delle Fate, il progetto fondato da Franco Antonello, padre di Andrea che da oltre vent’anni finanzia percorsi di inclusione per ragazzi con autismo.
«In passato avevamo partecipato a diverse iniziative benefiche, ma erano sempre interventi una tantum, piccoli aiuti scollegati fra loro», spiega Giuseppe Rella, responsabile comunicazione e marketing. «Quello che ci ha colpito dei Bambini delle Fate è la visione di lungo periodo. L’idea di creare un sostegno continuativo, che guardi davvero al futuro di questi ragazzi. E soprattutto la concretezza del progetto: parliamo di strutture, di educatori, di percorsi di autonomia. Non è solo beneficenza, è corresponsabilità».
Il contatto è avvenuto tramite Francesca Sinisi, dell’associazione Asteroide B612 ODV. E da quel primo scambio, la decisione di aderire è arrivata rapidamente. «Abbiamo guardato i video, letto le storie. Ci ha colpito l’approccio serio, operativo, lontano dalle logiche dell’assistenzialismo. E abbiamo pensato che anche un’azienda come la nostra potesse dare un contributo stabile, senza proclami».
Florigel è entrata così tra le aziende sostenitrici ordinarie del progetto, con un impegno mensile che finanzia un’iniziativa locale dedicata a giovani con autismo. Una scelta che non riguarda il marketing, ma la cultura aziendale.
«Se puoi dare una mano, devi farlo», Aggiunge Pasquale Rella fondatore e CEO dell’azienda. «E noi, nel nostro piccolo, abbiamo scelto di esserci in modo costante. Perché questi progetti hanno bisogno di continuità, non di applausi».
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Una filosofia che rispecchia anche il modo in cui Florigel fa impresa: alto investimento in qualità, continua ricerca di materie prime sostenibili e, soprattutto, una forte consapevolezza della responsabilità sociale verso la comunità in cui opera, valorizzando e rispettando l’unicità di ogni individuo come parte essenziale della propria crescita.
«Ci siamo detti che non basta fare bene i panzerotti. Vogliamo anche essere parte di qualcosa di utile», conclude Pasquale Rella. «E se possiamo contribuire a costruire un futuro migliore per chi è più fragile, allora ne vale davvero la pena».
A cura di Ilio Stella
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