L’Unione Europea ha fissato l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini una connettività di almeno 1 Gbps entro il 2030, nell’ambito della strategia per la Gigabit Society. L’Italia ha anticipato questo traguardo al 2026 attraverso la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga, sostenuta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che destina 6,7 miliardi di euro a progetti di infrastrutture digitali.
La strategia si articola in diversi piani, tra cui:
- Piano Aree Bianche: destinato alle zone prive di infrastrutture a banda larga, con interventi pubblici per garantire la copertura;
- Piano Italia a 1 Giga: mirato a fornire velocità di scaricamento di 1 Gbps e di caricamento di 200 Mbps nelle aree grigie e nere, coinvolgendo circa 8,5 milioni di unità immobiliari;
- Piano Italia 5G: finalizzato all’espansione della copertura 5G su tutto il territorio nazionale;
- Piano Scuole Connesse: per garantire connessioni ad alta velocità a tutte le istituzioni scolastiche;
- Piano Sanità Connessa: per migliorare l’infrastruttura digitale delle strutture sanitarie;
- Piano Isole Minori: per estendere la connettività alle isole minori italiane.
Questi piani sono attuati da Infratel Italia, società in-house del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che coordina gli interventi infrastrutturali su tutto il territorio nazionale.
Ritardi e sfide nell’implementazione della Banda ultralarga nelle PMI
Nonostante gli sforzi, l’implementazione della banda ultralarga in Italia sta affrontando diverse sfide:
- Ritardi nei lavori: Open Fiber, incaricata di realizzare le infrastrutture nelle aree bianche, ha accumulato ritardi significativi, portando Infratel a considerare sanzioni per inadempienze contrattuali;
- Carenza di manodopera specializzata: la mancanza di tecnici qualificati per la posa della fibra ottica sta rallentando i lavori;
- Problemi burocratici: ritardi nel rilascio dei permessi di scavo e nella mappatura delle infrastrutture esistenti complicano ulteriormente l’avanzamento dei progetti;
- Scarsa adesione ai voucher: nonostante la disponibilità di incentivi economici per le PMI, l’adesione ai voucher per la connettività è stata inferiore alle aspettative, con oltre 190 milioni di euro rimasti inutilizzati .
Opportunità e rischi per aziende e lavoratori
Per le PMI italiane, la disponibilità di una connessione a banda ultralarga è fondamentale per:
- Competere nel mercato digitale: una connessione veloce è essenziale per l’e-commerce, il cloud computing e l’adozione di tecnologie avanzate;
- Migliorare l’efficienza operativa: la digitalizzazione dei processi aziendali richiede una connettività affidabile e veloce;
- Accedere a nuovi mercati: la presenza online e la capacità di interagire con clienti e fornitori in tempo reale sono facilitati da una buona infrastruttura digitale.
Tuttavia, i ritardi nell’implementazione della banda ultralarga possono comportare:
- Perdita di competitività: le aziende in aree non coperte rischiano di rimanere indietro rispetto ai concorrenti;
- Limitazioni nell’adozione di tecnologie innovative: senza una connessione adeguata, l’implementazione di soluzioni come l’Industria 4.0 diventa difficile;
- Difficoltà nel lavoro da remoto: la pandemia ha evidenziato l’importanza di una connessione stabile per il telelavoro, che rimane una necessità anche nel post-pandemia.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link