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Buoni fruttiferi postali di giugno 2025 per brevi e lunghi investimenti


I buoni fruttiferi postali sono tra i prodotti di risparmio e investimento preferiti dagli italiani, soprattutto da chi cerca sicurezza e dei rendimenti garantiti. Piacciono molto perché sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti che è una società per azioni a controllo pubblico e poi perché garantiscono interessi stabili e sono facili da sottoscrivere. Non tutti i Bfp sono uguali, alcuni offrono infatti tassi più alti a fronte di vincoli più lunghi. Altri, invece, sono più flessibili ma offrono rendimenti più bassi. Quali sono dunque i migliori di giugno 2025 per brevi e lunghi investimenti?

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Brevi e lunghi investimenti

Esistono due tipologie di buoni postali. Ci sono quelli di breve durata e quelli di durata più lunga. I primi solitamente vengono scelti se si hanno degli obiettivi vicini come la realizzazione di un piccolo fondo di emergenza mentre i secondi se si hanno degli obiettivi lontani come creare un piccolo salvadanaio per i propri figli. Inoltre, molti investono in tali prodotti per proteggere il capitale dall’inflazione nel tempo.

Per capire quale prodotto scegliere è importante valutare quando servirà il denaro che si accantona. Nel caso dovesse servire entro 5 anni, si dovrebbero scegliere dei buoni fruttiferi postali di breve durata. Qualora, invece, il capitale da investire non servirà per lungo tempo, allora si dovrebbe optare per i titoli di lunga durata in quanto sono quelli che rendono di più.

Ecco un esempio:

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Giacomo ha 15.000 euro da investire. La prima opzione è un buono a 3 anni che gli offre un tasso dell’1,5%. La seconda opzione è un buono che dura 10 anni e gli offre un rendimento del 3%. Se a Giacomo il capitale investito servirà tra 3 anni, allora dovrebbe scegliere la prima opzione. Nel caso in cui voglia solo mettere dei risparmi da parte ad esempio per la pensione, dovrà optare per l’opzione 2.

Buoni fruttiferi di breve durata

Tra i migliori buoni fruttiferi postali di giugno 2025 per chi desidera investire il proprio denaro per poco tempo, ci sono i Rinnova 4 anni e i 4 Anni Plus.

Per sottoscrivere il primo è necessario aver chiesto il rimborso di un titolo scaduto a partire dal 1° gennaio 2024 ed entro il periodo di collocamento del buono Rinnova 4 anni. Sono però esclusi i titoli dedicati ai minori e quelli 4 Anni Risparmiosemplice.

Nell’arco dell’intera giornata è possibile sottoscrivere più buoni di questa tipologia, anche il giorno dopo a quello in cui si è avvenuto il rimborso del proprio titolo scaduto. Eventuali sottoscrizioni sono ammesse, spiega Poste Italiane, ma solo in occasione di successivi rimborsi di buoni scaduti e non prescritti. Tornando al titolo, esso dura 4 anni e offre un tasso di interesse lordo annuo dell’1,50%.

Il rimborso nel caso la sottoscrizione sia di tipo cartaceo, avviene per l’intero valore del buono in un’unica soluzione entro il termine di prescrizione senza costi aggiuntivi. Nel caso, invece, di sottoscrizione in forma dematerializzata, è possibile decidere se ricevere il rimborso in un’unica soluzione o in forma parziale per importi uguali a 50 euro e multipli.

Ecco un esempio di rendimento:

Giacomo acquista in data 1 giugno 2025 un buono fruttifero postale del valore di 6.000 euro. Dal calcolatore di Poste Italiane, si evince che alla scadenza ovvero il 1° giugno 2029 il valore rimborso netto sarà di 6.322,16 euro. In tale calcolo non è stata considerata l’imposta di bolo che si calcola in base alla normativa vigente. Nel caso Giacomo abbia scelto un titolo cartaceo dovrà chiedere il rimborso entro il 2 giugno 2039 in quanto da questa data partirà la prescrizione per cui perderà la possibilità non solo di ricevere il capitale investito ma anche gli interessi maturati.

Come spiegato, il buono Rinnova 4 anni non è sottoscrivibile da tutti a differenza del 4 Anni Plus che offre però a fronte di 4 anni, un rendimento un po’ più basso, esattamente dell’1,25%. Così come l’altro titolo, il rimborso prima dei 4 anni è possibile ma in questo caso si ottiene solo il capitale investito senza gli interessi.

Ecco un esempio:

Supponiamo di investire 6.000 euro nel bfp 4 anni Plus il 1° giugno 2025. Alla scadenza, ovvero il 1° giugno 2029, secondo il calcolatore di Poste Italiane si percepiranno 6.267,46 euro. Anche in questo caso non è stata considerata l’imposta di bollo che si applica in base alla normativa vigente.

Quali sono i buoni di lunga durata

Oltre ai buoni fruttiferi postali di breve durata, ci sono anche quelli che durano più a lungo. Tra i migliori di giugno 2025 ci sono i 3×4 e gli ordinari. I primi durano 12 anni e i tassi di rendimento predefiniti e crescenti sono riconosciuti dopo tre, sei e nove anni. È possibile chiedere sempre il rimborso totale o parziale del capitale investito entro il termine di prescrizione ma gli interessi maturati si riceveranno solo dopo i primi tre anni. Significa che se si chiederà il rimborso il secondo anno verrà riconosciuto solo il capitale investito al netto degli oneri fiscali. Per quanto riguarda i rendimenti, dalle condizioni in vigore lo scorso 11 febbraio 2025, si evince che:

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  • dopo 3 anni si percepirà un tasso annuo lordo dell’1%;
  • dopo 6 anni un tasso dell’1,25%;
  • dopo 9 anni, un tasso annuo lordo del 2,25%;
  • dopo 12 anni, un rendimento lordo del 3%.

Ecco un esempio:

Giacomo in data 1° giugno 2025, acquisto un buono 3×4 del valore di 6.000 euro. Dal calcolatore di Poste Italiane, si evince che alla scadenza ovvero il 1° giugno 2037, otterrà 8.235,25 euro. In tale calcolo, così come per gli altri, non è stata calcolata però l’imposta di bollo che è dello 0,2% del capitale. Tale titolo, infine, andrà in prescrizione il 2 giugno 2047.

Buoni postali ordinari

Ci sono infine i buoni postali ordinari. Questi prodotti durano venti anni e offrono rendimenti predefiniti e che crescono a partire dal primo anno. Il rimborso è sempre possibile in ogni momento ma per ricevere anche gli interessi maturati oltre al capitale investito si dovrà attendere il primo anno. I tassi di interesse lordi annui sono i seguenti:

  • 0,75% dopo 1-2-3 anni;
  • 0,81% dopo 4 anni;
  • 1,05% dopo 5 anni;
  • 1,25% dopo 6 anni;
  • 1,39% dopo 7anni;
  • 1,53% dopo 8 anni;
  • 1,66% dopo 9 anni;
  • 1,80% dopo 10 anni;
  • 1,91% dopo 11 anni;
  • 2% dopo 12 anni;
  • 2,15% dopo 13 anni;
  • 2,28% dopo 14 anni;
  • 2,39 % dopo 15 anni;
  • 2,50 % dopo 16 anni;
  • 2,62% dopo 17 anni;
  • 2,72% dopo 18 anni;
  • 2,84% dopo 19 anni;
  • 3% dopo 20 anni.

Ecco un esempio di rendimento:

Supponiamo di acquistare un buono postale ordinario di 6.000 euro il 1° giugno 2025. Al termine dei 20 anni ovvero il 1° giugno 2045, come si evince dal calcolatore di Poste Italiane, il valore di rimborso netto sarà di 10.230,95 euro. Quest’ultimo corrisponde alla somma dell’importo inserito e degli interessi previsti al netto della ritenuta fiscale sugli interessi. L’imposta di bollo, da calcolare in base alla normativa vigente, invece, non è stata considerata.

Le indicazioni contenute in questo articolo hanno uno scopo esclusivamente informativo, possono essere modificate in qualsiasi momento e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza finanziaria con figure professionali specializzate. QuiFinanza non offre servizi di consulenza finanziaria, di advisory o di intermediazione e non si assume alcuna responsabilità in relazione a ogni utilizzo delle informazioni qui riportate.





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