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Volkswagen insedia a Porto Marghera il suo nuovo hub logistico


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L’azienda automobilistica Volkswagen ha scelto il porto di Venezia per avviare un’attività di movimentazione veicoli, che prenderà il via nell’ottobre 2025 con l’arrivo della prima nave al terminal Vezzani. Il progetto era partito a febbraio con la concessione venticinquennale di una parte dell’area ex Sirma a Vezzani spa, che con l’operazione si è impegnata a fare un investimento di 5 milioni per adeguare la banchina alle nuove funzioni. Il sito, precedentemente inutilizzato, sarà riqualificato e diventerà, spiega l’Autorità portuale, «un hub intermodale dedicato al traffico ro-ro (roll-on/roll-off) di veicoli». Tutto l’iter è avanzato rapidamente grazie allo strumento della Zona logistica semplificata (Zls), che rende più snelle le procedure di questo tipo.

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Il piano prevede treni settimanali verso i mercati dell’Europa centro-orientale e nuove rotte marittime dall’estremo oriente, oltre alla riqualificazione di 27 ettari di aree dismesse, collegate alla ferrovia e riconvertite a funzioni logistiche. Con l’operazione, evidenzia l’Autorità portuale, il porto rafforza il suo ruolo nelle reti internazionali e si afferma come nodo strategico per l’industria automobilistica europea. Da notare che in laguna il traffico automobilistico ha registrato una crescita a doppia cifra nell’ultimo anno e ora, con l’arrivo di Volkswagen, questo trend si conferma e diventa più strutturato, gettando le basi per uno sviluppo stabile e di lungo periodo.

Sviluppo del porto commerciale

Nel frattempo procedono gli investimenti infrastrutturali pianificati dall’Autorità (60 milioni di euro) per riorganizzare l’area portuale di Marghera, interventi che permettono di aumentare la capacità del trasporto su rotaia, ridurre le interferenze tra traffico stradale e ferroviario e migliorare l’accessibilità logistica. I progetti in corso includono un nuovo ponte ferroviario sul Canale industriale ovest, l’ampliamento di via dell’Elettricità, l’adeguamento dello svincolo di via della Chimica e l’espansione della stazione di Marghera Scalo, che sarà in grado di gestire fino a 40 treni al giorno. Parallelamente, è in fase avanzata lo sviluppo della nuova piattaforma logistica di Porto Marghera, infrastruttura chiave per la gestione dei flussi agroalimentari e containerizzati, collegata a 65 chilometri di rete ferroviaria interna.

«La scelta del porto di Venezia soddisfa le nostre ambizioni in vari modi – commenta Peter Hörndlein, responsabile della logistica veicoli di Volkswagen Group Logistics -. È un passo in avanti importante per rendere più flessibile e resiliente la logistica dei veicoli, ma anche una leva decisiva per ridurre contemporaneamente costi ed emissioni di Co2». Per il presidente dell’Autorità portuale, Fulvio Lino Di Blasio, «il porto di Venezia sta diventando una destinazione privilegiata per operatori globali della logistica e dell’automotive. Non si tratta solo di nuovi flussi di traffico, ma di una piattaforma di sviluppo che ci collega stabilmente ai mercati esteri». Il progetto, inoltre, «evidenzia l’urgenza di rispondere alla crescente domanda di spazi all’interno del porto per attività logistiche», perciò è «fondamentale individuare nuove aree per sostenere la crescita del settore».

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