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Ascoli Piceno incentivi per nuove attività commerciali non alimentari con contributi fino a 5mila euro


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Ascoli Piceno ha varato un nuovo programma di sostegno per rilanciare le attività commerciali, concentrandosi su quelle non alimentari. L’iniziativa prevede un contributo economico diretto agli imprenditori che apriranno nuove attività in diverse zone della città entro il 2027, con risorse stanziate gradualmente e dedicate in modo specifico alle aree del centro storico, dei quartieri e delle frazioni.

Il sindaco fioravanti sulla volontà di rilanciare il commercio locale

Il sindaco Marco Fioravanti ha evidenziato che l’obiettivo dell’amministrazione è dare un segnale concreto di attenzione verso il commercio cittadino. Ha sottolineato come si vuole stimolare la nascita di nuove imprese sotto le Cento Torri, in modo da contribuire a tenere viva l’area principale e le zone limitrofe. La strategia adottata consiste nel partire dal centro storico, considerato cuore pulsante di Ascoli Piceno, per arrivare poi a coinvolgere quartieri e frazioni nel biennio successivo.

Questo modello prevede quindi un’azione progressiva e mirata, che lascia margini e tempo per rispondere alle diverse esigenze territoriali. Fioravanti ha spiegato che si tratta di un contributo una tantum, che rappresenta un investimento dall’amministrazione verso chi sceglie di investire nella città. L’intento è quello di evitare desertificazione commerciale e contribuire ad alimentare un circuito virtuoso che possa attrarre clienti e residenti.

Modalità di accesso e requisiti per il contributo 2025

Nel solo anno 2025, i fondi destinati al centro storico ammontano a 25 mila euro; la misura si traduce in un contributo massimo di 5 mila euro a fondo perduto per ogni nuova attività commerciale non alimentare. Per accedere al sostegno, la spesa per l’avvio dell’attività deve superare questa soglia di 5 mila euro. È possibile presentare domanda fino al 30 novembre 2025.

Possono partecipare le micro e piccole imprese già iscritte alla Camera di Commercio, operanti con sede fissa e attive in commercio al dettaglio nel settore non alimentare. Dopo la scadenza delle domande, si procederà a una verifica formale e verrà compilata una graduatoria provvisoria basata sull’ordine cronologico di arrivo delle richieste. Saranno ammesse le prime cinque attività che rispondono ai requisiti richiesti. Il regolamento, con tutti i dettagli tecnici, sarà pubblicato a breve sul sito istituzionale del Comune di Ascoli Piceno.

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Il piano triennale per sostenere le nuove aperture non alimentari

L’amministrazione comunale di Ascoli Piceno ha messo a disposizione 75 mila euro suddivisi su tre anni, dal 2025 al 2027, per favorire l’avvio di nuove attività commerciali non alimentari. Il piano è strutturato in modo da agire prima nel centro storico, dove saranno destinati 25 mila euro solo nel 2025, poi estendersi nel 2026 ai quartieri con la stessa cifra e nel 2027 alle frazioni, anch’esse con 25 mila euro. La scelta di ripartire il fondo in questo modo offre l’opportunità di coinvolgere tutte le aree della città in momenti successivi, evitando sovrapposizioni e favorendo una distribuzione più equilibrata degli incentivi.

Questi fondi andranno a coprire contributi a fondo perduto per le imprese che decideranno di investire e aprire negozi di vendita al dettaglio esclusi quelli alimentari, con una particolare attenzione alle micro e piccole imprese con sede fissa. L’intervento è pensato per dare impulso al tessuto economico locale che in molti casi ha risentito dei cambiamenti strutturali avvenuti negli ultimi anni.

Impatto atteso e scenari futuri per il commercio di ascoli piceno

Seppure il contributo possa sembrare limitato, rappresenta una spinta concreta rivolta soprattutto alle realtà più piccole, che spesso incontrano difficoltà nel sostenere i costi iniziali di apertura. Incentivare nuove aperture soprattutto nel centro storico punta a invertire tendenze di spopolamento commerciale e a rilanciare la frequentazione di queste aree. Nel 2026 e 2027 la strategia si allargherà ai quartieri e alle frazioni, con l’obiettivo di favorire uno sviluppo commerciale più diffuso e in equilibrio con la distribuzione abitativa.

Il provvedimento lascia intendere che l’amministrazione segue un approccio attento, calibrato sulle risorse disponibili ma sensibile alle diverse esigenze territoriali cittadine. La scadenza entro fine anno per il 2025 crea una finestra temporale definita, utile per organizzare le attività e consentire ai potenziali investitori di pianificare aperture.

In definitiva, l’iniziativa si innesta in un contesto più ampio di rigenerazione urbana e sostegno alle imprese, elementi cruciali per la vivacità economica e sociale di Ascoli Piceno nei prossimi anni.





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