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ADDIO UFFICIALE AL BONUS: Non prendi più un euro | Ecco cosa ha deciso il governo


Il Governo spiazza i contribuenti con una decisione inaspettata: dovremo dire addio per sempre al bonus! Cosa sta succedendo.

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Chi riceve in eredità una casa spesso pensa di poterne disporre liberamente, anche affittandola per trarne un’entrata mensile. Ma dietro la libertà di gestione patrimoniale si nascondono vincoli che non tutti conoscono, e che possono incidere direttamente sui benefici fiscali legati alla ristrutturazione dell’immobile.

Nel corso degli ultimi anni, le detrazioni per lavori di ristrutturazione hanno rappresentato un’opportunità concreta per moltissimi contribuenti. Ma cosa succede quando l’immobile viene trasferito per successione? È lecito pensare che i vantaggi ottenuti dal defunto passino automaticamente all’erede, ma la realtà è più complessa.

Alcuni si chiedono se il solo fatto di essere diventati proprietari basti a garantire la continuità dei bonus. Tuttavia, la normativa prevede condizioni precise, e non sempre intuitive. Certe scelte, prese in buona fede, possono far decadere il beneficio senza possibilità di recupero.

In questi casi, la linea tra possesso legale e uso effettivo diventa decisiva. E proprio su questo punto si è espressa in modo inequivocabile la Corte di Cassazione, con una sentenza che potrebbe fare scuola.

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Una sentenza che cambia le regole

Secondo quanto stabilito, chi eredita un immobile oggetto di ristrutturazione perde il diritto alle detrazioni fiscali se decide di affittarlo. Il cuore della questione, come riporta Brocardi, riguarda l’assenza di un legame diretto e personale con l’immobile: la locazione, infatti, comporta il trasferimento della detenzione materiale a un terzo, interrompendo così il diritto al bonus.

La Corte ha chiarito che la mera titolarità non basta. L’erede può godere delle agevolazioni solo se mantiene un utilizzo personale dell’immobile, anche solo saltuario. La legge – in particolare l’articolo 2, comma 5, della legge 289/2002 – impone una lettura rigorosa: non è ammessa alcuna interpretazione estensiva. Dunque, affittare l’immobile ereditato significa perdere automaticamente la possibilità di continuare a detrarre le spese di ristrutturazione.

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Bonus ristrutturazione illustrazione (Canva foto) – managementcue.it

Nessuna deroga per chi punta alla rendita

Nel caso esaminato, l’erede aveva continuato a locare l’appartamento, ma l’Agenzia delle Entrate ha revocato le detrazioni. La Corte ha respinto ogni obiezione, ribadendo che solo chi vive realmente l’immobile può accedere al beneficio. Neppure l’invocazione di presunti diritti costituzionali ha avuto effetto: per i giudici, la norma è legittima e non discriminatoria. A nulla vale dichiarare interesse affettivo o gestionale verso l’immobile: l’unico criterio valido è l’uso diretto.

Questa sentenza stabilisce un precedente importante: chi eredita un immobile e intende affittarlo deve rinunciare ai bonus fiscali ancora attivi. Anche la semplice concessione in comodato è sufficiente a far decadere il beneficio.



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