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la svolta parte da Cassino – AlessioPorcu.it


Una nuova collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e imprese, dopo recenti episodi di violenza. Guido D’Amico di Confimprese Italia propone l’adozione di un codice di condotta per le attività commerciali e un potenziamento della videosorveglianza. Come strumenti chiave per la sicurezza condivisa.

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Pattuglie in strada, posti di controllo moltiplicati, un elicottero a supportare gli equipaggi a terra: le cose stanno cambiando nella sicurezza quotidiana di Cassino. Il nuovo approccio ha il volto della collaborazione concreta tra istituzioni, forze dell’ordine e mondo produttivo. Dopo gli episodi di violenza che hanno colpito duramente il territorio – inclusi danneggiamenti a magistrati e operatori economici – in Comune si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

A quel tavolo In prima fila Guido D’Amico, presidente nazionale di Confimprese Italia e delegato della Camera di Commercio. Ha rilanciato con forza l’idea di un “gioco di squadra” tra pubblico e privato, fondato su due pilastri: l’adozione di un codice di condotta per le attività commerciali e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza. Non semplici strumenti di controllo, ma buone pratiche condivise, capaci di rendere più sicuri non solo gli esercizi, ma l’intera comunità.

D’Amico ha anche annunciato un nuovo bando per aiutare economicamente gli esercenti che vorranno dotarsi di sistemi di sorveglianza, dopo il successo di quello promosso dalla Camera di Commercio. «Serve un approccio sistemico – ha detto – che non si interrompa con un vertice, ma che diventi metodo stabile». È questa, secondo il presidente, la chiave per un modello replicabile di sicurezza diffusa, che valorizzi la responsabilità condivisa e la sinergia con le forze dell’ordine.

Presidente D’Amico, nel suo intervento ha parlato di un “cambio di passo” nella sicurezza. In che senso?

Per anni abbiamo assistito a un approccio frammentato alla sicurezza urbana. Ognuno faceva la sua parte, spesso bene, ma mancava il gioco di squadra. Oggi, con questo vertice, è chiaro che c’è finalmente un coordinamento: le forze dell’ordine, gli enti locali, le imprese e le associazioni di categoria dialogano tra loro. È un punto di svolta.

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Nel concreto, cosa cambierà per gli esercenti e le attività del territorio?
Salera Polizia Municipale
Il sindaco di Cassino Enzo Salera con una pattuglia della Polizia Municipale

Ci saranno due grandi novità. La prima è l’introduzione di un vero e proprio codice di condotta, semplice ma efficace, che ogni esercizio potrà adottare per migliorare la propria sicurezza interna. La seconda è il rilancio dei bandi per dotarsi di sistemi di videosorveglianza, già sperimentati con successo grazie alla Camera di Commercio. Confimprese darà il massimo supporto affinché il maggior numero possibile di esercenti vi partecipi.

Che cosa prevede questo codice di condotta?

È un insieme di accorgimenti pratici: comunicazioni da esporre nei locali, consigli di comportamento per gestire situazioni a rischio, e indicazioni per una collaborazione attiva con le forze dell’ordine. Non si tratta di norme calate dall’alto ma di suggerimenti costruiti insieme, frutto dell’esperienza di chi vive il territorio ogni giorno.

Ha parlato di “best practices” e di responsabilità condivisa. Quanto è importante questo approccio?

È fondamentale. La sicurezza non è solo compito della polizia. Se ogni esercente, ogni bar, ogni commerciante adotta piccoli gesti quotidiani di attenzione, il risultato collettivo è enorme. È proprio questa l’idea di “best practice”: fare la propria parte, ogni giorno, per rendere il territorio più sicuro e vivibile.

Come giudica la risposta delle istituzioni e dei sindaci?

Estremamente positiva. Il prefetto Ernesto Liguori ha saputo far emergere un clima di collaborazione che mancava da tempo. Ha colto il momento più opportuno per innescare questa reazione civile che covava sotto la cenere ed attendeva solo l’occasione giusta per emergere. Abbiamo trovato una vera volontà di lavorare insieme, e questo fa la differenza. Il sindaco Enzo Salera ha mostrato grande apertura e concretezza. Ma consentitemi di fare un’annotazione particolare per l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza: ancora una volta si stanno impegnando al di là di qualsiasi aggettivo con una dedizione non comune.

Cosa si aspetta ora?

Che questo tavolo non resti un episodio, ma diventi un metodo. Serve continuità, monitoraggio, capacità di ascolto. Se continuiamo su questa strada, possiamo fare di Cassino e della provincia un modello nazionale di sicurezza partecipata. Noi come Confimprese ci siamo. E ci saremo.



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