FIRENZE – Dall’11 al 13 giugno il capoluogo toscano accoglierà il meglio dell’industria videoludica italiana e internazionale con la settima edizione di First Playable, l’evento business di riferimento per lo sviluppo di videogiochi in Italia.
Organizzata da IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association) e Toscana Film Commission, con il supporto dell’ICE e del Ministero degli Affari Esteri, la manifestazione si conferma un crocevia cruciale tra creatività, innovazione e mercato. Al centro dell’evento, che quest’anno si svolge tra il Cinema La Compagnia e il Palazzo degli Affari, un fitto programma di conferenze, workshop tematici e incontri B2B con oltre 50 publisher e investitori da tutto il mondo.
I riflettori sono puntati anche sulla cerimonia degli Italian Video Game Awards, il riconoscimento che celebra l’eccellenza del game development tricolore e che quest’anno guarda al futuro con il contest Italian Game 2025.
Un palco internazionale per il made in Italy videoludico
Nel pomeriggio di mercoledì 11 giugno, First Playable apre i lavori con una conferenza inaugurale dal respiro internazionale. Tra gli ospiti spiccano Compulsion Games, team canadese parte di Xbox Game Studios e autore di South of Midnight, il publisher britannico Playstack, dietro al successo indie Balatro, gioco di carte pluripremiato nel 2024, e lo studio svedese Y/CJ/Y, con il suo Keep Driving. Spazio anche allo studio ucraino GSC Game World, a 1Up Ventures, importante fondo di venture capital specializzato nel supporto a sviluppatori indipendenti e startup del settore videoludico, e agli italiani di Day 4 Night, per esplorare i modelli che trasformano una visione creativa in impresa sostenibile.Il cuore pulsante della manifestazione resta il confronto concreto tra sviluppatori italiani e operatori globali del settore. Nelle giornate di First Playable si alterneranno infatti incontri, tavole rotonde e workshop con figure di primo piano: da Sony Interactive Entertainment, che approfondirà l’accesso all’ecosistema PlayStation, a Epic Games, presente con sessioni su Unreal Engine; da Xsolla, focalizzata sulle strategie di self-publishing, fino a Slitherine, Audio Network Italia, LCA Studio Legale e tante realtà attive nel supporto allo sviluppo indipendente.A corredo, due aree espositive dedicate alle startup emerse dai programmi Quickload (delle OGR Torino) e Bologna Game Farm, esempi virtuosi di accelerazione per il settore.
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Gli Italian Video Game Awards, un riconoscimento che guarda al futuro
Giovedì 12 giugno, nella cornice del Cinema La Compagnia, si svolgerà la cerimonia degli Italian Video Game Awards, il principale riconoscimento nazionale per l’eccellenza nel settore videoludico. Condotta da Giordana Moroni e Pierpaolo Greco, serata trasmessa in diretta streaming sul canale Twitch di Multiplayer.it.
Giunta alla sua tredicesima edizione, la cerimonia non si limita a premiare i migliori titoli e studi dell’anno, ma guarda con decisione al futuro, dando spazio alla seconda edizione di Italian Game 2025, il concorso promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) con il supporto di Invitalia, Cyber 4.0 e IIDEA. Il contest è rivolto a team composti da studenti e studentesse under 25 provenienti da università, ITS Academy e scuole di formazione specializzate.Il tema di questa edizione: lo sviluppo di un videogioco capace di valorizzare e promuovere il Made in Italy, raccontando l’identità culturale, artigianale e creativa del nostro Paese attraverso il linguaggio interattivo. Su 14 team finalisti selezionati da una giuria di esperti, tre saliranno sul palco per ricevere i riconoscimenti, con progetti che spaziano dalla ristorazione all’arte, dalla musica alla storia popolare. Una fucina di idee che dimostra come il videogioco possa essere anche uno strumento di narrazione identitaria e leva economica.
Videogiochi, industria culturale strategica
L’attenzione istituzionale verso il settore videoludico è cresciuta visibilmente negli ultimi anni. A First Playable 2025 si parlerà infatti anche di tax credit per il settore, grazie a un panel promosso dal Ministero della Cultura, e delle opportunità offerte dai programmi europei, come il bando Video Games and Immersive Content Development di Creative Europe.
La presenza del Comune di Bologna, con il racconto dell’evoluzione di Bologna Game Farm, e di Zagarolo Game City, promosso dalla Regione Lazio, dimostra come anche gli enti locali inizino a considerare il game development un volano per occupazione giovanile, attrazione di investimenti e innovazione tecnologica.
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Un ecosistema che cresce
In un Paese in cui il videogioco fatica ancora a imporsi come industria culturale pienamente riconosciuta, eventi come First Playable e premi come gli Italian Video Game Awards svolgono una doppia funzione, da un lato offrono visibilità internazionale agli studi italiani, mettendoli in contatto con importanti attori del settore; dall’altro costruiscono una narrativa pubblica e istituzionale che legittima il videogioco come strumento di espressione, innovazione e impresa.A fare la differenza, come sempre, saranno però le persone e le storie: quelle dei giovani team che portano sul palco il futuro dell’industria italiana, con progetti capaci di coniugare memoria e tecnologia, passione e competenza. E quelle dei professionisti che ogni giorno lavorano per trasformare un’idea in un videogioco. Un racconto collettivo che, per tre giorni a Firenze, diventa spettacolo e proposta concreta per il futuro.
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