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Inchiesta sugli appalti della sanità in Sicilia: 10 indagati

DiAdessonews

Giu 13, 2025 #appalti, #della, #inchiesta, #indagati, #sanità, #Sicilia, #sugli

Inchiesta sugli appalti della sanità in Sicilia: 10 indagati – DIRE.it

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PALERMO – La procura di Palermo indaga per un presunto giro di corruzione negli appalti della sanità siciliana. La guardia di finanza ha eseguito dieci misure cautelari personali – tra cui arresti domiciliari, interdittive, obblighi di dimora e di firma – emesse dal gip dopo gli interrogatori preventivi.
I dieci indagati devono rispondere, a vario titolo, di: corruzione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

La lente d’ingrandimento del Nucleo di polizia economico-finanziaria che ha condotto le indagini si è soffermata su gare d’appalto per un valore complessivo di 130 milioni di euro: procedure che sono state varate da alcune tra le principali strutture sanitarie pubbliche della Sicilia.

INCHIESTA APPALTI IN SICILIA, TRAME MANAGER PUBBLICI-IMPRESE

“Trame illecite di manager pubblici, imprenditori, professionisti e faccendieri”. È quanto la procura di Palermo e la guardia di finanza sostengono di avere scoperto.

L’inchiesta ha portato alla luce un sistema messo in atto per “orientare” le gare pubbliche “in favore” di determinate aziende. Numerosi gli espedienti che sarebbero stati messi in atto dagli indagati per raggiungere questo obiettivo: tra questi, l’anticipazione ai referenti delle imprese da avvantaggiare di documenti secretati relativi alle gare ancora da bandire, ma anche la “costruzione” di capitolati ad hoc “sulla base – ricostruisce la guardia di finanza – delle indicazioni ricevute dagli stessi interlocutori”, fino ad arrivare all’annullamento dei bandi non graditi alle imprese coinvolte nell’accordo.

Salvo Cataldo

Le mie origini sono a Salemi, in provincia di Trapani, ma Palermo è la mia casa dal 1999. Laurea in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo). La tesi dal titolo “Il maxiprocesso a Cosa nostra – Il pianeta mafia visto dall’astronave verde – Cronache di due quotidiani a confronto’ ha ricevuto il premio giornalistico Mario Francese 2007, assegnato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Nello stesso anno divento giornalista professionista. Raccontare la politica e le istituzioni regionali è una delle mie passioni di sempre: l’ho fatto su quotidiani cartacei come ‘La Sicilia’, sull’online, con testate come ‘Livesicilia.it’, e su agenzie di stampa nazionali. Per ‘Il Messaggero’ ho seguito le vicende sportive del Palermo e del Trapani Calcio ma lo sport che porto nel cuore è il basket. Sono arrivato alla Dire nell’agosto del 2018 e da quel momento ho fatto una delle cose che adoro di più: raccontare quest’isola, consapevole dei suoi pregi e dei suoi difetti (compresi i 40 gradi all’ombra) seguendo i principali fatti di cronaca e politica regionale con quell’adrenalina che soltanto il lavoro di un’agenzia di stampa può dare. Non rinuncerei mai a un bicchiere di Grillo freddo con vista sul mare e alla compagnia degli amici di sempre.