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Giornata Mondiale del Vento 2025, cosa si celebra il 15 giugno?


Giornata Mondiale del Vento 2025: crescita l’energia eolica in tutto il mondo, tra eventi, sfide globali, impegno climatico.

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Immagine generata con IA

Il 15 giugno è la Giornata mondiale del vento

La Giornata Mondiale del Vento (Global Wind Day), celebrata ogni anno il 15 giugno, è diventata negli anni un momento chiave per riflettere sul potere del vento e sul ruolo crescente dell’eolico nella transizione energetica. L’iniziativa è promossa da GWEC (Global Wind Energy Council) e WindEurope, due realtà che da anni guidano il dibattito internazionale sull’energia pulita.

L’obiettivo è  quello di coinvolgere cittadini, istituzioni e imprese in un racconto positivo e consapevole delle potenzialità dell’eolico, dal punto di vista ambientale, economico e tecnologico. Ogni anno, la giornata invita tutti a “scoprire la forza del vento” attraverso eventi, campagne e attività in oltre 80 Paesi.

Quest’anno il tema della campagna, dallo slogan evocativo “WorkingInWind“, sottolinea come l’energia eolica possa generare benefici condivisi: occupazione, inclusione, sviluppo locale e indipendenza energetica. L’appello ai governi del mondo che sembrano oggi voler mettere da parte l’urgenza climatica, assume un significato sempre più forte. E ci ricorda che il vento non è solo una risorsa naturale, ma anche uno strumento di coesione sociale e progresso sostenibile.

Global Wind Day 2025 teaser

La storia del Global Wind Day

La Giornata Mondiale del Vento è nata nel 2007 come iniziativa del GWEC per diffondere la conoscenza sull’eolico in Europa. Visto il successo iniziale, l’evento è stato rilanciato nel 2009 a livello globale grazie alla collaborazione con WindEurope. Da allora, è diventato un appuntamento fisso per migliaia di operatori del settore, studenti, enti locali e semplici cittadini.

Ogni edizione ha portato con sé nuovi modi di raccontare il vento: open day nei parchi eolici, laboratori nelle scuole, installazioni artistiche, campagne social, eventi in piazze e università. La giornata ha avuto un ruolo importante anche nel rafforzare il consenso pubblico verso le energie rinnovabili, aiutando a superare pregiudizi e disinformazione.

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Negli anni, la partecipazione è cresciuta in modo esponenziale, arrivando a toccare oltre 80 Paesi coinvolti. L’evento è diventato un’occasione per presentare nuovi dati, promuovere politiche energetiche avanzate e raccontare storie di innovazione, dimostrando come l’eolico sia una soluzione concreta alla crisi climatica e alla dipendenza energetica.

I numeri globali del settore eolico

Il GWEC Global Wind Report 2025 conferma una crescita costante della capacità eolica installata a livello mondiale.  Secondo il rapporto, la capacità eolica globale installata ha superato i 1.021 GW a fine 2024, con 117 GW di nuova potenza aggiunta nell’anno, il secondo miglior risultato di sempre. L’onshore continua a rappresentare circa il 90% delle nuove installazioni, mentre l’offshore ha visto l’aggiunta di 10,8 GW nel 2024, con prospettive di superare i 380 GW entro il 2030.

La Cina guida il mercato globale con il 52% della capacità installata, seguita da Europa (23%) e Nord America (13%). Il GWEC prevede una crescita media di 129 GW all’anno fino al 2030, con un picco di 156 GW nel 2026. L’eolico è ormai la seconda fonte rinnovabile per capacità dopo l’idroelettrico, in termini di capacità globale cumulata. Inoltre, i benefici ambientali sono significativi: nel solo 2024 si è evitata l’emissione di circa 2,3 miliardi di tonnellate di CO₂ grazie all’eolico.

La pipeline globale dei progetti autorizzati ammonta a oltre 680 GW, e il valore del mercato eolico globale ha raggiunto i 120 miliardi di dollari nel 2024. Il numero di paesi con una capacità superiore a 1 GW è salito a 57, dimostrando una diffusione sempre più capillare della tecnologia. Buone notizie anche per i costi di generazione che continuano a calare, con un LCOE medio dell’onshore che si attesta sotto i 40 $/MWh nei mercati più competitivi.

Il settore sta diventando sempre più importante per le economie dei paesi che decidono di investire. Ad oggi, infatti, contribuisce alla creazione di oltre 1,4 milioni di posti di lavoro nel mondo e sta diventando centrale nelle strategie industriali di molti Paesi emergenti. L’Asia-Pacifico, trainata da India e Australia, rappresenta l’area con le maggiori potenzialità di crescita nei prossimi anni, anche grazie agli investimenti in tecnologie offshore galleggianti e digitalizzazione della rete.

Giornata Mondiale del Vento 2025. La situazione dell’eolico in Europa

L’Europa rappresenta una componente importante nella transizione eolica globale, con una capacità installata complessiva che ha raggiunto i 273 GW a fine 2024, coprendo circa il 19% della domanda elettrica europea. Il continente ha aggiunto 16 GW di nuova capacità solo nel 2024, con una crescita trainata principalmente dall’onshore in Germania, Spagna e Francia e dall’espansione offshore nel Regno Unito e nei Paesi Bassi. La Germania rimane il leader europeo con oltre 68 GW, seguita dalla Spagna con 30 GW, dal Regno Unito con 29 GW e dalla Francia con 23 GW.

L’offshore europeo ha raggiunto una capacità totale di 36 GW, grazie a importanti sviluppi nel Mare del Nord e nel Baltico. Il REPowerEU Plan e il Green Deal europeo spingono verso obiettivi ambiziosi: raggiungere 510 GW di capacità eolica entro il 2030. Per supportare questo traguardo, l’Europa sta investendo in infrastrutture di rete, semplificazione autorizzativa e innovazione tecnologica, con una particolare attenzione all’offshore galleggiante.

A dimostrazione dell’importanza crescente per l’economia continentale della filiera europea dell’eolico, basta sottolineare che il settore impiega circa 300.000 addetti e genera un valore aggiunto annuale di oltre 60 miliardi di euro, rappresentando uno dei comparti più dinamici della transizione ecologica europea.

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Il contributo dell’eolico alla transizione energetica italiana

L’energia eolica rappresenta una componente strategica anche per la transizione energetica in Italia. Nel nostro paese la capacità eolica installata ha raggiunto i 12,6 GW a fine 2024, con una produzione di circa 20 TWh annui, pari al 7% del fabbisogno elettrico nazionale. Secondo i dati forniti da ANEV, il potenziale tecnico complessivo è compreso tra 28 e 40 GW, includendo l’offshore e le tecnologie galleggianti. Il settore conta più di 800 parchi eolici attivi e oltre 7.000 aerogeneratori distribuiti in modo eterogeneo sul territorio, con una potenza media di 1,8 MW per aerogeneratore.

Le regioni con il maggior contributo sono Puglia, Sicilia, Campania, Calabria e Basilicata. Si segnala una crescita progressiva anche in regioni del Centro e Nord Italia. Complessivamente, l’eolico italiano consente di evitare l’immissione in atmosfera di oltre 10 milioni di tonnellate di CO₂ ogni anno. Si tratta di un risparmio stimato di circa 20 milioni di barili di petrolio l’anno.

Anche in Italia, la filiera rappresenta ormai un elemento stabile e determinante per l’economia del paese. Secondo ANEV, infatti, il settore occupa oltre 73.000 addetti, di cui circa 16.000 diretti, 21.000 indiretti e oltre 36.000 nell’indotto. Le imprese attive nella filiera eolica sono più di 300, operanti in ambiti che spaziano dalla progettazione alla manutenzione, dalla produzione di componenti alla consulenza tecnico-legale.

La produzione media specifica degli impianti è di circa 1.600 ore equivalenti all’anno per l’onshore. L’offshore, invece, potrebbe superare le 3.000 ore con i nuovi progetti galleggianti previsti per il 2026-2028. Il tasso di utilizzo del parco installato si mantiene elevato, con rendimenti medi superiori al 25%.

L’appello di Anev per la Giornata mondiale del vento 2025

L’Associazione Nazionale Energia del Vento, in occasione del Global Wind Day, sottolinea la necessità di semplificare le procedure autorizzative e sbloccare almeno 7 GW di progetti attualmente in attesa di VIA. Questo è necessario per rispettare gli obiettivi del PNIEC e contribuire alla sicurezza energetica del Paese. Secondo lo scenario di sviluppo aggiornato, entro il 2030 l’Italia potrebbe superare i 20 GW installati. L’obiettivo è quello di far crescere gli impianti offshore e da repowering dei siti esistenti.

ANEV evidenzia l’efficienza ambientale del settore. Un parco eolico produce energia pulita per 25-30 anni, con un ciclo di vita sostenibile e materiali quasi totalmente riciclabili. Anche il rumore generato è ampiamente entro i limiti, paragonabile a una biblioteca o a un ufficio.

Global Wind Day 2025: eventi in Italia e nel mondo

La campagna ufficiale promossa da GWEC e WindEurope per la Giornata Mondiale del Vento si concentra quest’anno sul ruolo dell’eolico come motore per la sicurezza energetica e la sovranità industriale. In tutto il mondo, si svolgono eventi locali e nazionali. Open day nei parchi eolici, laboratori scolastici, festival culturali, conferenze pubbliche, concorsi artistici e tour formativi.

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In Vietnam, ad esempio, si tiene una settimana di seminari nelle università, con incontri tra studenti, tecnici e policy maker. Il Sudafrica organizza ogni anno workshop con le imprese locali per formare nuova manodopera. Nella penisola iberica, l’associazione eolica nazionale organizza un concorso per le scuole dedicato ai benefici dell’energia del vento.  In Canada, si aprono le porte di decine di parchi eolici per visite guidate ed eventi informativi.

Il vento come identità. Il caso della Colombia

Tra le distese aride della Guajira, dove il vento soffia con forza costante, la Giornata Mondiale del Vento 2025 diventa occasione d’incontro tra tecnologia e tradizione. Le comunità indigene Wayuu partecipano a una settimana di eventi che intrecciano informazione e cultura. Si parla di progetti eolici futuri, certo, ma anche di co-sviluppo, di ascolto, di identità. I workshop tecnici si alternano a momenti pubblici di confronto. Spettacoli in lingua Wayuunaiki e racconti orali celebrano il vento come spirito guida del territorio.

L’iniziativa, promossa con il coinvolgimento diretto degli abitanti, è un esempio di come la transizione energetica possa essere anche dialogo e rispetto. Perché il vento, qui, non è solo energia: è memoria, voce e possibilità di futuro condiviso.

La Giornata Mondiale del Vento in Italia

In Italia, ANEV ha inaugurato l’evento con un convegno in collaborazione con il GSE e il Ministero dell’Ambiente. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati dell’indagine Human Index sulla percezione pubblica dell’eolico, che ha evidenziato un consenso del 75,5% tra i cittadini. Tra i principali motivi di sostegno, l’energia pulita (43,2%) e il risparmio economico (19,3%). I detrattori citano soprattutto il deturpamento paesaggistico (40,9%) e l’impatto ambientale (28,8%). Durante l’evento, Terna ha anche illustrato le criticità legate alla gestione della rete in presenza di alte percentuali di rinnovabili, sottolineando la necessità di accumuli energetici e sistemi digitali avanzati.



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