Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha comunicato l’apertura della piattaforma informatica per poter richiedere l’accesso al credito di imposta per investimenti in beni strumentali. Si tratta del credito 4.0 per le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2025.
Il sostegno è accessibile con limite temporale spostato al 30 giugno 2026 se entro la fine del 2025 si è pagato un acconto almeno per il 20% dell’investimento complessivo. Le imprese coinvolte possono richiedere il contributo presentando l’apposito modello presso il sito ufficiale GSE, dalle 14:00 di martedì 17 giugno 2025.
Credito di imposta beni strumentali 4.0: come funziona
Il credito di imposta 4.0 è stato istituito per sostenere le aziende nel processo di innovazione, incentivando le iniziative di trasformazione tecnologica e in chiave digitale dei processi di produzione. Si tratta quindi di un sostegno ad oggi tra i più importanti in questo senso, che le imprese possono richiedere investendo in beni strumentali.
Nel dettaglio, il ministero ha delineato anche le specifiche di questi beni:
- beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati;
- beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati;
- altri beni strumentali materiali;
- altri beni strumentali immateriali.
Per ogni tipologia di bene in cui si investe, sono state indicate delle percentuali precise di agevolazione sulle spese, in riferimento all’anno in cui sono state sostenute. Ad esempio per il 2025 sui beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati si parla del 20% del costo per investimenti fino al limite di 2,5 milioni di euro.
Le imprese possono quindi accedere al credito di imposta se sono residenti in Italia e sono ammesse diverse forme di organizzazione, aziende in qualsiasi settore e con qualsiasi regime fiscale o contabile. Sono quindi inclusi anche i liberi professionisti, per le spese agevolabili.
Come accedere al credito di imposta
Il ministero ha delineato le modalità previste per le imprese per poter beneficiare del credito sulle spese, che devono comunicare la propria richiesta dalle ore 14:00 del 17 giugno 2025 tramite il sistema online GSE. Questa piattaforma è operativa dal 18 maggio 2024 e le imprese devono muoversi per tre step:
- comunicare preventivamente gli investimenti previsti entro il 31 gennaio 2026, con specifiche sul credito di imposta da acquisire;
- confermare l’acconto entro 30 giorni, pagando il 20% dei costi dell’investimento;
- comunicare il termine degli investimenti entro il 31 gennaio 2026 se questi sono terminati entro il 2025, altrimenti entro il 31 luglio 2026 se questi sono conclusi entro il 30 giugno 2026.
Le imprese che hanno già comunicato gli investimenti relativi al 2024 o ad anni precedenti, devono seguire gli obblighi specifici previsti, adeguandosi entro i 30 giorni di termine per presentare il modello secondo le nuove regole.
Scarica qui il modello della comunicazione da inviare.
Come compensare il credito di imposta
Questo tipo di credito viene erogato in compensazione, ovvero l’impresa può utilizzarlo per compensare altri tipi di imposte che deve versare al fisco. Si può utilizzare quindi dal decimo giorno dopo l’avvenuta comunicazione dei dati.
Per farlo bisogna compilare quindi il modello F24 nella sezione “Erario” con il codice tributo 7077, ovvero:
“Credito d’imposta di cui all’articolo 1, comma 1057-bis, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 – Transizione 4.0 – articolo 1, commi da 446 a 448, della legge 30 dicembre 2024, n. 207”
L’Agenzia delle Entrate ricorda anche che per gli investimenti già iniziati entro la fine del 2024, con un acconto versato almeno del 20%, si continuerà ad utilizzare il vecchio codice tributo, il 6936.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link