AGI – Venerdì 20 giugno a Roma l’Italia lancerà il suo AI Hub for Sustainable Development, una piattaforma collaborativa volta a trasformare l’ecosistema dell’intelligenza artificiale in Africa e a rafforzare le capacità industriali del settore. Promosso dal governo italiano, in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), l’AI Hub coinvolgerà inizialmente i 14 Paesi africani aderenti al Piano Mattei, di cui il progetto fa parte. «Auspichiamo che il Piano Mattei diventi progressivamente un progetto europeo per l’Africa», ha sottolineato Adolfo Urso, Ministro per le Imprese e il Made in Italy, sottolineando che si tratta di «una risposta concreta e strategica dell’Italia alla sfida dell’innovazione globale». Non è un caso, del resto, che la piattaforma venga presentata al vertice Piano Mattei-Global Gateway, in programma venerdì prossimo a Roma, presieduto congiuntamente dal Primo Ministro Giorgia Meloni e dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, alla presenza di numerosi leader africani e responsabili di istituzioni multilaterali.
La piattaforma ha già ricevuto manifestazioni di interesse da 35 attori del settore privato, ha affermato Urso, illustrando gli obiettivi dell’iniziativa. “Nei primi tre anni, entro il 2028, l’AI Hub punta a incoraggiare fino a dieci investimenti esterni nelle catene di fornitura dell’intelligenza artificiale, supportare fino a 500.000 startup africane e stabilire tra 30 e 50 partnership ad alto impatto con il settore privato”, ha affermato il ministro. Per Urso si tratta di un progetto in divenire, con “forti potenzialità di trasformazione”, ma che ha già dato i suoi frutti nei primi sei mesi del suo sviluppo. L’iniziativa, ha ricordato, è nata nell’ambito della presidenza italiana del G7 e, più precisamente, in occasione del vertice dello scorso anno tenutosi a Borgo Egnazia, in Puglia. Alla domanda sul perché abbia scelto una location italiana per un progetto che mette in risalto il continente africano, Urso ha risposto che la scelta è volta a rafforzare l’azione di risposta alle principali emergenze del continente, a partire da quella alimentare. L’AI Hub si propone così di rafforzare l’attenzione che l’Italia già riserva a queste emergenze ospitando il polo agroalimentare delle Nazioni Unite (FAO, WFP e IFAD). Per il governo, la scelta di una sede romana per la piattaforma cooperativa “offre all’Italia un vantaggio competitivo per diventare sede operativa per lo sviluppo dell’IA”: il nostro Paese “intende infatti candidarsi per diventare sede di una delle quattro gigafactory che l’Unione Europea individuerà entro la fine dell’anno”, ha affermato Urso, ricordando che l’AI Hub rientra sia nella strategia Global Gateway dell’Unione Europea sia in quella dell’Unione Africana. Si prevede che l’evento di presentazione di venerdì riunirà nella capitale italiana 127 partecipanti confermati, di cui 40 provenienti dal settore privato africano, ma gli organizzatori prevedono più di 500 partecipanti online provenienti dall’Africa e dal resto del mondo. A Roma sono attesi numerosi ministri e rappresentanti africani, con particolare attenzione all’Egitto e soprattutto al Kenya, da dove proviene più di un terzo delle 300 startup africane che hanno già risposto all’appello dell’UNDP per l’AI Hub lo scorso ottobre.
Oltre alla piattaforma, saranno presentate altre tre iniziative legate all’AI Hub: l’Africa Green Compute Coalition, nata dalla collaborazione tra UNDP, Alliance4AI, l’azienda keniana Kytabu e quella panafricana Axum, che si propone di facilitare l’accesso a infrastrutture IT più sostenibili in Africa. Il programma Compute Accelerator, che affronta la mancanza di accesso all’IT per le aziende africane nel settore dell’intelligenza artificiale; e l’Infrastructure Builder, che supporterà un gruppo selezionato (tra tre e cinque) di costruttori di infrastrutture attivi nei data center, nel settore energetico e nello sviluppo di hardware IT, fornendo supporto alla pianificazione aziendale e promuovendo partnership istituzionali. Tra i partner dell’AI Hub figurano i governi dei 14 Paesi africani aderenti al Piano Mattei, oltre a Confindustria, Cassa Depositi e Prestiti e Banca Africana di Sviluppo. Si prevede infine l’annuncio di partnership con leader del settore (Microsoft, Cisco, Cassava Technologies, Cineca, Confindustria Anitec-Assinform, Assafrica & Mediterraneo), un memorandum d’intesa con la Repubblica del Congo per avviare una collaborazione strutturata, un accordo amministrativo con la Commissione Europea e un memorandum d’intesa triennale tra Mimit e la Fondazione Med-Or di Leonardo.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link