Urso, video-incontro con Bitetti: il futuro dell’ex Ilva passa da Aia, decarbonizzazione e investitori esteri

Il ministro ha fornito al primo cittadino una panoramica dettagliata sul documento che accompagnerà la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Il testo è stato elaborato nelle scorse settimane nel corso dei confronti tra lo stesso Urso e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ed è stato condiviso con Bitetti il giorno stesso del suo insediamento, a testimonianza della volontà di coinvolgere subito l’amministrazione comunale nel processo decisionale.

Durante la riunione, Urso ha anche fatto il punto sulla causa in corso presso il Tribunale di Milano, mettendo in evidenza le criticità legate all’istanza di inibizione delle attività produttive. Il ministro ha sottolineato la necessità di decisioni rapide per evitare stalli dannosi, sia sul fronte giudiziario che su quello industriale.

Ampio spazio è stato dedicato alle misure contenute nell’ultimo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, con una spiegazione puntuale delle risorse disponibili, dei progetti di sviluppo legati al Direct Reduced Iron (DRI) e alle azioni a sostegno dell’indotto, oltre agli strumenti per rafforzare l’azione della struttura commissariale, essenziale per la riconversione dell’intero impianto.

Urso ha inoltre aggiornato il sindaco sulle trattative in corso con tre player internazionali interessati all’acquisizione del complesso industriale. Tuttavia, ha precisato che non si potrà procedere con la cessione di impianti attualmente sottoposti a sequestro giudiziario, e che sarà indispensabile prima completare l’iter dell’AIA, risolvendo questioni infrastrutturali decisive come l’installazione della nave rigassificatrice e la realizzazione di un impianto di desalinizzazione.

La videoriunione si è svolta in un clima definito da entrambi gli interlocutori come costruttivo e collaborativo, segnando l’inizio di un percorso che punta alla sinergia tra Comune, Ministero e altri enti istituzionali, sull’esempio – ha ricordato Urso – degli accordi di programma già sottoscritti per i poli siderurgici di Piombino e Terni.

È già fissato un nuovo incontro per mercoledì 25 giugno, occasione in cui si farà il punto sui prossimi passaggi operativi, mentre resta alta l’attenzione sulle tempistiche legate all’evoluzione giudiziaria e sulle condizioni da garantire agli investitori per rendere concreta una ripartenza dell’acciaieria in chiave green.

L’obiettivo, ribadito più volte nel corso del colloquio, è quello di coniugare sviluppo industriale, tutela ambientale e sicurezza occupazionale, superando definitivamente la lunga fase di incertezza che da anni pesa sul destino del siderurgico tarantino.

Le parole di Bitetti

“Desidero innanzitutto ringraziare il Ministro Urso per il clima di cordiale collaborazione con cui si è svolto il confronto. La piena sinergia istituzionale rappresenta un presupposto imprescindibile per affrontare con responsabilità e trasparenza una questione tanto complessa e delicata per la nostra comunità.

Nel corso del colloquio, ho rappresentato al Ministro, con la franchezza e la chiarezza che devono caratterizzare i rapporti tra istituzioni, le riserve emerse da una prima lettura della bozza di accordo di programma interistituzionale, ricevuta ieri sera a poche ore di distanza dall’incontro . Si tratta di rilievi che, come Amministrazione comunale, riteniamo doveroso portare con immediatezza all’attenzione del Governo.

In particolare, ho espresso dubbi sulla concreta fattibilità complessiva del piano industriale delineato, che allo stato attuale non offre ancora sufficienti garanzie né sotto il profilo della sostenibilità economica, né sotto quello ambientale. 

Preoccupa inoltre l’assenza, nella bozza in esame, di qualsiasi riferimento concreto all’impiego di fonti energetiche rinnovabili. Al contrario, si continua a fare esclusivo affidamento su tecnologie basate su fonti fossili, in evidente contrasto con gli obiettivi di transizione ecologica assunti a livello nazionale ed europeo”.