Il consigliere regionale della Lega, vice commissario regionale e commissario provinciale della Lega, Joseph Splendido, ha rivolto una interrogazione urgente a risposta scritta al presidente della Regione, Michele Emiliano, e all’assessore competente in merito alla crisi idrica nel Gargano, all’alla luce della prolungata condizione di siccità con gravi effetti per il tessuto produttivo agricolo e zootecnico che sta mettendo in ginocchio diverse aziende agricole e allevamenti, costrette ad acquistare acqua fino a 15 euro al metro cubo.
Effettivamente la Puglia, per il 57% del suo territorio, è a rischio desertificazione: a tinte fosche le previsioni per le campagne produttive di grano, ortaggi, frutta e importanti superfici a pomodoro, che rischiano di essere compromesse con gravissime ripercussioni di carattere economico ma anche sociale, per via della manodopera impiegata.
Come ha riportato Coldiretti, la siccità ha messo a repentaglio le 139 specie vegetali e 9 animali a rischio estinzione in Puglia, registrate come biodiverse, oltre 245mila ettari di aree naturali protette, di cui il 75,8% rappresentato da parchi nazionali e l’8,3% da aree naturali e riserve naturali marine. In Puglia 9 comuni su 10, pari all’89% del totale, sono a rischio idrogeologico anche per effetto del cambiamento climatico che aggrava lo stato di salute di un territorio molto fragile per la cementificazione e l’abbandono, oltre che le distese di pannelli fotovoltaici a terra (leggi l’approfondimento sull’argomento).
Il consigliere regionale della Lega, Joseph Splendido, ha richiesto un aggiornamento sull’attuazione del Piano di emergenza idrica regionale 2025 e sulle misure di sostegno specifiche per le imprese agricole e zootecniche del territorio. “L’area del Gargano è attualmente interessata da una prolungata condizione di siccità, con gravi effetti per il tessuto produttivo agricolo e zootecnico locale, che si trova a fronteggiare difficoltà strutturali nell’approvvigionamento idrico – esordisce – diverse aziende agricole e allevamenti, in assenza di reti infrastrutturali adeguate, sono costretti ad acquistare acqua a costi che arrivano fino a 15 euro al metro cubo, generando un impatto economico insostenibile. In mancanza di un intervento sistemico, la gestione della criticità risulta demandata a iniziative locali straordinarie, coordinate dal Parco Nazionale del Gargano con il supporto di alcuni Comuni. Il territorio del Gargano, per caratteristiche geografiche e carenze infrastrutturali, richiede un’attenzione prioritaria nell’attuazione delle misure previste dal piano di emergenza e che è necessario garantire una risposta tempestiva e coordinata per scongiurare il rischio di chiusura delle attività agricole e zootecniche, che rappresentano un patrimonio economico, sociale e ambientale per la Puglia e per l’Italia”.
Splendido ha quindi chiesto quali misure concrete abbia già attivato la Regione per fronteggiare l’emergenza idrica nel Gargano, con particolare riferimento al sostegno di agricoltori e allevatori; a che punto si trova l’iter per l’ottenimento delle risorse richieste a Governo e Ue e quali tempistiche sono previste per lo stanziamento dei fondi destinati all’area garganica. Quali iniziative intende introdurre la Regione per sostenere economicamente le imprese che stanno affrontando gravi difficoltà a causa dei costi elevati dell’approvvigionamento idrico. Se è in programma, anche in collaborazione con il Parco Nazionale del Gargano, il potenziamento del servizio di fornitura di acqua tramite autobotti pubbliche, almeno per le realtà aziendali più esposte all’emergenza”.
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